Riepilogo Contenuti
“Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno”
Guy de Maupassant
Il viaggio come esperienza totale, fuori dalla fretta famelica dei nostri tempi.
Un momento di crescita personale, di accrescimento spirituale, d’incontro con la bellezza creata dalla mano dell’uomo e con quella progettata dalla paziente saggezza della natura. Il viaggio come esaltazione della meraviglia che anima una collina coperta di ulivi, un tramonto che dà sul mare o un loggiato che adorna un minuscolo borgo.
Una vera missione, quasi una vocazione, quella per l’esplorazione dei luoghi più belli della nostra Italia al ritmo di una lenta camminata o di una salutare pedalata. Un percorso che il Touring Club Italiano ha iniziato nel 1894 e che non si è mai interrotto, coinvolgendo e accompagnando centinaia di migliaia di visitatori, di generazione in generazione, fino ai nostri giorni.
E non è un caso se, questa vocazione, si è trasformata in una delle realtà editoriali stampate più famose di sempre. Impossibile non aver mai incontrato almeno una delle innumerevoli pubblicazioni del Touring Club Italiano dedicate alle infinite bellezze della nostra penisola.
Queste guide contengono lo spirito di chi propone una forma di viaggio slegata dalle mode, dagli autoscatti o dalle geolocalizzazioni diffuse sui social network. Incoraggiano caldamente verso un viaggio che richiede i propri tempi per essere preparato, vissuto e assaporato. Perché solo attraverso questa modalità di fruizione possiamo davvero tornare arricchiti negli occhi, nella mente e nel cuore.
È da questa felice e illuminata intuizione che il Touring Club Italiano è partito oltre un secolo addietro per dare impulso alle prime ciclovie, ai cammini pedestri, ai parchi nazionali, alla segnaletica stradale, alle mappe, alla rete viaria per collegare agevolmente i diversi snodi turistici dello stivale.
Il Touring non è solo un’istituzione culturale, ma è anche un motore silenzioso che, coi suoi appassionati volontari, tiene in vita e rende accessibili al pubblico numerosissimi luoghi dal valore artistico e architettonico inestimabile. E lo fa perché il viaggio, la scoperta e l’esplorazione sono le spezie che danno sapore alla nostra vita. Sono momenti che aprono finestre ideali su mondi antichi e dimenticati, che attendono solo di essere svelati dalla nostra attenta presenza.
In un mondo che viaggia a velocità supersonica, e a colpi di tweet e di condivisioni istantanee, le pubblicazioni stampate e i contenuti digitali diffusi dal Touring Club Italiano continuano a proporre una visione del viaggio alternativa rispetto al turismo di massa. Un approccio che s’impernia sui piedi che calpestano, sui pedali che girano e sui sensi che vagano impadronendosi della merce più rara e preziosa al mondo: il nostro tempo.
E quando il tempo è riempito dalle percezioni e dagli stimoli di un momento slegato dai social, ma immerso nella realtà sensoriale, è allora che la nostra capacità di meravigliarci ci dona un barlume di ricordi eterni. E quei ricordi senza tempo, incastonati nella nostra memoria, sono il vero tesoro che il viaggio può donarci.
In questa intervista con Silvestro Serra, direttore della rivista “Touring: il nostro modo di viaggiare”, parleremo di guide turistiche, del grand tour, del #Digitouring, di itinerari nascosti e imperdibili, di influencer e di turismo lento.
Siete pronti a partire con noi?
Buon ascolto a tutti!
Le inconfondibili guide del Touring Club Italiano
Per gentile concessione del TCI, ecco alcune delle ultime copertine della rivista “Touring: il nostro modo di viaggiare” che da più di un secolo informa e incuriosisce i soci iscritti da tutta Italia.
I murales del Touring Club
Un pizzico d’arte, anche contemporanea, non poteva mancare anche nella sede staccata del TCI in quel di Milano, in via Cornelio Tacito 6. Un murale che incarna lo spirito del Touring Club, eologiando l’esplorazione in bicicletta e ricordandone il ruolo d’ìmpulso nella creazione del ciclo turismo.