I segreti dietro Sans Forgetica, il font che aiuta la memorizzazione 

I segreti dietro Sans Forgetica, il font che aiuta la memorizzazione 

Candido Romano Pubblicato il 6/19/2019

Sans Forgetica è il primo font al mondo studiato appositamente per permettere di ricordare meglio ciò che si legge. Un carattere tipografico ribelle, che sovverte alcune regole del type design per raggiungere uno scopo ben preciso. È stato creato da un team interdisciplinare di designer e ricercatori australiani del Royal Melbourne Institute of Technology (RMIT), dalla School of Design e Behavioural Business Lab. Unisce teorie psicologiche e principi di design per aumentare sensibilmente la difficoltà nella lettura e quindi aumentare la memorizzazione. Il font aiuta a ricordare perché, in sostanza, è più “difficile” da leggere. Tra gli autori c’è anche il type designer Stephen Banham, che ci ha raccontato di più sulla progettazione di questo font.

Cos’è e come funziona Sans Forgetica

Si tratta innanzitutto di un font anticonvenzionale, “perché non si basa sulla chiarezza e bellezza estetica”, ci ha detto Banham. Applica invece un principio psicologico noto come “difficoltà desiderabile“, in primo luogo rendendo le lettere uniche. Questo avviene grazie alla sua particolare inclinazione allindietro, verso sinistra, decisamente inusuale per un font dedicato alla lettura. La seconda particolarità che subito si nota sono i caratteri incompleti che presenta, si vedono proprio delle interruzioni nelle forme: “le lettere formano una sorta di puzzle che rallenta la lettura, costringendo il lettore a completare mentalmente le forme rotte(principio di chiusura). I lettori in questo modo si soffermano più a lungo su ogni parola, dando al cervello più tempo per impegnarsi in un’elaborazione cognitiva più profonda, aumentando così la conservazione di tali informazioni”. Grazie alla memoria, infatti, il cervello conserva le informazioni e le richiama tramite i ricordi. Lo sviluppo di questo font è stato proposto a Banham proprio dall’università: “volevano dimostrare che il problema del richiamo delle informazioni poteva essere affrontato combinando due campi molto diversi (psicologia comportamentale e Type Design), questo per aiutare gli studenti a studiare meglio. Personalmente sono molto interessato a come il design possa essere utilizzato per attivare parti del cervello collegate alla memoria. Come type designer questo progetto mi ha costretto ad affrontare il processo di progettazione in modo contro-intuitivo, grazie all’’applicazione di un’idea da un campo completamente diverso (la psicologia) nel mio mondo”. L’unicità di questo carattere tipografico sta proprio in questo, nella commistione di discipline, che ha portato alcuni cambiamenti alle classiche regole di type design. Ad esempio la pendenza è verso sinistra, mentre di solito nel corsivo si è abituati a vederla verso destra. In tipografia gli unici nomi scritti con pendenza verso sinistra sono quelli dei fiumi sulle cartine, questo per far capire il grado di “stranezza” di Sans Forgetica.

I test su Sans Forgetica: funziona davvero?

Essendo una ricerca universitaria il carattere tipografico è stato sottoposto anche a dei test per valutarne lefficacia. Il team ha creato all’inizio della ricerca tre font diversi, con diversi gradi di difficoltà. Sans Forgetica è risultato essere quello più adatto a migliorare la memorizzazione. Rompe parte degli schemi classici ma fino a un certo punto, rallentando sì la lettura ma senza risultare di difficile comprensione, aumentando così la capacità di memorizzare meglio cosa si legge.
I test in particolare sono stati affrontati da circa 400 studenti universitari australiani, che hanno partecipato a un laboratorio e a un esperimento online condotto dal Behavioural Business Lab di RMIT. Per loro sono stati progettati tre nuovi caratteri secondo il principio della “difficoltà desiderabile” e testati chiedendo agli studenti di ricordare le coppie di parole presentate in quei caratteri. I font testati sono stati: un font Albion con spazi vuoti, un font Albion con spazi vuoti ma con inclinazione posteriore (Sans Forgetica) e un font Albion con spazi vuoti, un’inclinazione posteriore e un’asimmetria.Nell’esperimento di laboratorio, 96 partecipanti hanno esaminato coppie di parole: questi hanno ricordato più coppie di parole studiate con Sans Forgetica (69%) rispetto alle coppie di parole presentate negli altri due tipi di carattere (61%), ha detto Banham. Il miglioramento è sensibile, inoltre dato che i test si sono svolti sia in forma scritta che digitale (offline e online), l’efficacia è applicabile sia su un testo stampato che letto tramite uno schermo. Secondo gli psicologi cognitivi a parità di tempo di lettura sono maggiori le informazioni immagazzinate leggendo brevi testi scritti con questo font.Usare Sans Forgetica per lo studio o il business Sans Forgetica è gratuito, scaricabile dal sito ufficiale e già in molti lo stanno utilizzando in diversi ambiti: “le persone lo hanno persino testato in aree per le quali non è stato pensato, per esempio affrontando temi come la dislessia e la demenza e molto anche nellistruzione. Attualmente i ricercatori lavorano a un paper accademico, che una volta pubblicato potrebbe ispirare molti a utilizzare il font anche in ambiti differenti. Come viene dimostrato dalla ricerca, può essere utile per ricordare meglio piccole frasi, citazioni o informazioni schematiche. Potrebbe essere utilizzato, quindi, anche nel campo della comunicazione pubblicitaria, sia stampata che sul web, per imprimere più a lungo un messaggio nella mente di chi legge. Dai volantini alle brochure, dagli adesivi al packaging, un piccolo spazio potrebbe essere occupato da Sans Forgetica con un messaggio indimenticabile, o quasi: “non è comunque giusto vedere San Forgetica come una sorta di panacea. Mi è stato chiesto da persone se questo font poteva essere utile per smettere di dimenticarsi di perdere le chiavi della macchina. No, non serve a questo”, conclude ironicamente Banham.