“Ogni giorno un nuovo umore!”
Le storie dei nostri clienti sono davvero tante!
Ciascuno ha provato la soddisfazione di toccare con mano la sua creazione, dopo un percorso di realizzazione più o meno lungo e tortuoso. Un percorso che è sempre personale e unico.
Oggi vi raccontiamo la storia dell’incredibile calendario che ha come protagonista il Lamentino: un mammifero acquatico bonaccione e autoironico nato dalla mente dell’illustratrice Roberta Ragona. La storia della genesi del Lamentino e di come si è poi trasformato in un progetto di business ci ha davvero stupiti e siamo certi che incuriosirà anche voi.
Siete pronti a tuffarvi assieme al Lamentino?
Ciao Roberta! Descriviti in breve per noi: chi sei e cosa fai nella tua vita? Sogni, aspirazioni e attitudini. Un ritratto sintetico, ma fedele!
Ciao! Mi chiamo Roberta Ragona, ma è più facile trovarmi come Tostoini. Sono un’illustratrice, vivo a Milano e sono nata a Cagliari. Il mio lavoro è molto vario: dai libri e prodotti digitali per bambini passando per editoria, advertising e comunicazione. Sono un’antropologa che disegna, con un debole per gli animali bizzarri.
Prima di raccontare com’è nata la tua idea creativa, puoi spiegare ai nostri lettori che cosa hai realizzato alla fine grazie alle nostre stampe?
I progetti che ho stampato con voi sono le mie autoproduzioni, per cui Pixartprinting è un po’ il partner storico dei miei esperimenti. Mi piace esplorare aspetti dell’illustrazione che mi interessa approfondire, o dare un tocco ancora più più personale rispetto alle tavole che sviluppo per i miei clienti, in cui il mio stile è al servizio dell’esprimere al meglio la loro voce. Con voi ho realizzato prodotti diversi, dalle cartoline agli adesivi passando per i quaderni e le t-shirt, ma il progetto più articolato finora è stato il calendario 2019 del Lamentino.
Torniamo alle origini. Quando è nata l’idea di realizzare il calendario del Lamentino? È nata per caso? Raccontaci un po’ come sei arrivata a immaginare questo progetto.
Il Lamentino è l’animale guida per questi tempi difficili. La differenza tra un lamantino e un lamentino è che uno dei due è un mammifero acquatico che vive in acque tiepide e poco profonde; l’altro, invece, è il portavoce del sentimento che si prova quando la vita quotidiana fa presente che no, neanche oggi è il tuo giorno. Nel 2018 ho realizzato un’illustrazione del lamentino ogni mese su Patreon, e il tutto è culminato con “A Year of Disappointment”, un calendario tutto dedicato al lamentino. Le prime illustrazioni del lamentino nel 2015 erano in italiano, ma sono passata all’inglese perché avevo la sensazione che il lamentino esprimesse uno stato d’animo abbastanza universale.
Una volta trovata l’idea giusta hai dovuto fissare un obiettivo. Cosa volevi ottenere con la tua idea? Qual era il fine ultimo?
Onestamente? In questo caso volevo creare qualcosa che mi permettesse di disegnare tanti, tantissimi mammiferi marini e rafforzare le mie competenze di impaginazione. Inoltre, volevo mettere a disposizione di chi l’avrebbe acquistato qualcosa di buffo, ironico, allegro ed empatico da guardare per un anno. Tutto ciò che è accaduto poi, partendo da questi desideri, mi ha regalato grandi soddisfazioni: dal vedere un calendario del lamentino appeso in una base di ricerca in Antartide a trovarlo segnalato sul Post tra il New Yorker e Sarah’s Scribbles.
Conosciamo l’idea dietro al progetto e il suo scopo. Ora bisogna realizzarla! Come hai fatto? In quante e quali fasi hai diviso il tuo lavoro? Raccontaci il processo che ti ha portato a dare forma alla tua idea e a renderla pronta per essere lavorata e stampata.
La fase di realizzazione delle illustrazioni è stata abbastanza agevole, avevo realizzato una tavola al mese ogni mese, per cui più di metà del materiale era pronto. A ottobre ho lanciato l’idea del calendario per raccogliere le prenotazioni e avere un’idea di massima della tiratura. Tra ottobre e la fine di novembre ho lavorato alle illustrazioni mancanti, rielaborato alcune immagini dei mesi precedenti per dare maggiore coerenza interna all’insieme e impaginato il calendario. Ci tenevo a spedire tutto prima delle settimane convulse che precedono il Natale, in cui il traffico postale è maggiore. La cosa che mi ha sorpreso è che dopo aver esaurito la prima tiratura e fatto una nuova ristampa, le persone hanno continuato a comprarlo per tutto gennaio e febbraio, per cui il ciclo di vita di un calendario è un po’ più lungo di quello che mi sarei aspettata.
E’ tempo di stampare! Come hai sfruttato la stampa on demand per finalizzare il tuo progetto? Quali materiali hai scelto e perchè?
La scelta della stampa on demand è stata una conseguenza del fatto di disegnare in digitale, con tirature ridotte ma una certa cura del dettaglio. Uno dei motivi per cui ho scelto Pixarprinting è la gamma delle carte, in particolare le carte riciclate o a ridotto impatto ambientale. Nel caso del calendario il formato è derivato in maniera naturale dal formato delle tavole.
I prodotti stampati vanno sfruttati al meglio! Che sensazione hai provato a vedere i calendari del Lamentino tra le tue mani, pronti per accompagnarci in un anno di avventure e (piccole) disavventure?
È stato fantastico! Lavorando in digitale il momento della stampa è sempre importante. Nei miei primi tempi da illustratrice ero più tesa: capire se avevo azzeccato la taratura dei colori, la scelta della carta, la composizione dell’immagine. Ora che ho un bel po’ di anni di esperienza all’attivo invece è più l’emozione e la soddisfazione di vedere qualcosa che esisteva solo nella tua testa realizzato su un supporto fisico, pronto a diventare parte della quotidianità.
Quali altri progetti hai per il futuro? Vuoi rivelarci qualcosa?
Mi sto dedicando a vari progetti per alcuni clienti che vedranno la luce nei prossimi mesi, ma nelle scorse settimane ho iniziato a lavorare a un albo illustrato, un progetto completo non solo da illustratrice ma anche da autrice. Nel frattempo non intendo rinunciare alle mie sperimentazioni negli ambiti più disparati: nell’ultimo periodo mi sono molto appassionata ai pattern e al surface design, per cui sono abbastanza dell’idea che i prossimi progetti che realizzerò attraverso Pixartprinting avranno proprio a che fare con quel settore!