5 fantastiche riviste cartacee

5 fantastiche riviste cartacee

Alessandro Bonaccorsi Pubblicato il 2/19/2018

Nonostante l’avanzata del digitale, i magazine cartacei stanno resistendo. Succede quello che sta succedendo anche nel mercato della musica, in cui il vinile sta recuperando terreno e molte persone lo acquistano per godere di una fruizione più approfondita (in termine di suoni) e più “lenta”, fatta di emozioni e sensazioni che l’ascolto digitale non riesce ancora a dare.

Una cosa simile accade nel mondo dei magazine: mentre quelli di massa perdono vendite (ma non lettori) a scapito del digitale, molti magazine di settore, se non proprio di nicchia, continuano a resistere e, anzi, aumentano le vendite, diventando spesso esemplari in quanto a produzione e promozione.

Tra questi magazine rientrano sia alcuni di grande diffusione, sia alcuni di nicchia o quasi autoprodotti che hanno diffusioni mondiali (seppure di poche migliaia di copie).

Diciamo che il digitale soddisfa soltanto un paio di sensi per ora: visto e udito (quando i contenuti sono arricchiti di video o di musica), ma non possono competere con i magazine cartacei per quanto riguarda tatto e olfatto. Il gusto non rientra tra i sensi coinvolti, a meno che non si voglia mangiarne le pagine…

Dunque, compresa questa cosa, editori e designer hanno cercato di migliorare i magazine e di renderli sempre più appetibili, attraverso la soddisfazione di ulteriori sensi, oltre alla vista: usando innovative tecniche di stampa, rilievi, verniciature e quant’altro hanno reso le pagine e le copertine espressive anche al tatto.

L’elenco che proponiamo è per forza di cose ridotto e prende in considerazione anche un paio di riviste che sono fuori stampa o che sono cambiate nel corso degli anni, ma l’idea è che ognuno di noi possa comprarsela in edicola o trovarla in un mercatino o a casa di uno zio e guardarla, esaminarla, studiarla per poi, magari, progettare la propria idea di rivista, anche autoprodotta.

Ci sarà sempre bisogno di cose da sfogliare, da toccare, da annusare e non siamo fatti di sola lettura o di sola visione.

Quindi, siano sempre benedetti i magazine!

La brossura

La prima cosa da notare è che i magazine importanti e che vogliono differenziarsi dalla massa usano la rilegatura in Brossura, non lo Spillato. Assomigliano ai libri, non sono usa e getta e spesso possono permettersi una costola. Quindi, invece di stare nel portariviste, ti chiedono di poter essere messi in libreria.

DOMUS

Lo so, pare scontato, ma la rivista fondata da Gio Ponti nel 1928 continua ad essere un riferimento importante non solo per architettura e industrial design, ma per tutto il mondo editoriale delle riviste.

Compie 90 anni, ne sono stati stampati più di 1000 numeri, è venduta in tutto il mondo e soprattutto non si è mai dimenticata di mantenere un alto livello di grafica e di stampa, chiamando a collaborare negli anni graphic designer e illustratori prestigiosi (un esempio la serie di copertine-ritratto realizzate da Lorenzo Mattotti nel 2010).

Crediti: https://www.domusweb.it https://lorenzomattotti.blogspot.it/p/illustrations.html

WIRED

In Italia ha attraversato momenti esaltanti ed altri molto meno, ma resta una delle riviste di riferimento per chi vuole scoprire nuove tecniche di stampa, verniciature fluo e coloratissime, rilievi e quant’altro.

È una rivista che parla di innovazione e tecnologia e sia nella grafica che nella stampa cerca di affermarlo con forza, tracciando la via, soprattutto nella versione internazionale, per un modo di fare grafica che ha fatto scuola sia nell’impaginazione che nell’utilizzo intensivo, e spesso geniale, delle infografiche.

Crediti: https://mag.wired.it/

IL – Intelligence & Lifestyle

È il magazine maschile de Il Sole 24Ore (quotidiano economico italiano) che, con una trovata azzardata ma vincente, si compra in edicola per tutto il mese a 50 centesimi e non è allegato al quotidiano (come capitava agli inserti tipo Il Venerdì di Repubblica).

Nei primi anni ricalca la grafica elegante e un po’ austera, con richiami vittoriani e da vecchio quotidiano, de Il Sole, ma con l’arrivo di Francesco Franchi alla direzione artistica diventa la rivista italiana più premiata al mondo: vince premi per i suoi contenuti e per la grafica, tanto da far diventare lo stesso Franchi una star del Graphic Design mondiale.

Il formato grande, la plastificazione e la brossura lo rendevano una rivista importante, ma la direzione grafica di Franchi lo fa diventare un laboratorio di sperimentazione efficace e innovativa sul design editoriale.

Le infografiche qui trovano una ragion d’essere speciale, perché tutto può essere descritto attraverso la visualizzazione dei dati, anche la letteratura.

Vale la pena recuperare qualche arretrato e studiarne attentamente i layout, l’uso dei colori (pochi e sempre con quel panna sporca dello sfondo, a richiamare una carta pregiata e vecchia) e dei font, l’equilibrio delle doppie pagine, il modo in cui le illustrazioni dialogano con le griglie e le colonne.

Una vera scuola.

Credits: https://www.francescofranchi.com/projects/editorial

NOVUM

Un’altra rivista storica, nata in Germania nel 1924 in pieno periodo Bauhaus, e sopravvissuta in ottima forma fino ad oggi. Si occupa di Graphic Design attraverso dei numeri monografici e rispetto ad altre riviste specifiche del settore (tipo Graphic, Progetto Grafico o Eye) strizza l’occhio agli ultimi trend del visual design, risultando godibile e accattivante anche quando approfondisce i temi.

Un po’ difficile da trovare nelle edicole italiane (se non in libreria o nelle grandi città), si può acquistare online.

https://novum.graphics

NAUTILUS

L’ultimo esempio è una delle più belle riviste uscite negli ultimi anni, sia per contenuti che per direzione grafica. Nautilus è una rivista di divulgazione scientifica, progettata benissimo e con un uso spettacolare dell’illustrazione.
Il magazine è venduto negli States, ma seguirne le uscite anche solo sul web è un toccasana per capire quanto una bella rivista con grandi contenuti e cura grafica possa ancora vendere molte copie e creare un pubblico appassionato.

Credits https://magpile.com/nautilus/ https://glandien.de/nautilus/

In conclusione, per seguire e scoprire i più bei magazine del mondo si può seguire la Society of Publication Designers, la più importante associazione USA del settore, che annualmente premia le riviste. https://www.spd.org
Ultima segnalazione per il sito MagPile https://magpile.com/ una sorta di community per appassionati di magazine, dove scoprire, acquistare e leggere qualsiasi rivista possa venirvi in mente, di qualsiasi parte del mondo!