Il richiamo di Cthulhu, storia e manuali del GDR horror cosmico

Il richiamo di Cthulhu, storia e manuali del GDR horror cosmico

Candido Romano Pubblicato il 10/30/2024

Il richiamo di Cthulhu è un gioco di ruolo di genere horror, che pone l’accento sull’investigazione e sulla narrazione. Basato sulla cosmologia creata da H. P. Lovecraft, si svolge in un mondo oscuro e misterioso, popolato da orrori cosmici e culti segreti.

Per capire il tono di questo particolare gioco di ruolo, basta citare le parole dell’autore, scritte nell’incipit di un suo saggio del 1927: “L’emozione più antica e più forte dell’umanità è la paura, e il tipo di paura più forte è la paura dell’ignoto”. L’horror cosmico si distingue quindi dall’horror classico proprio perché si concentra sulla paura di ciò che è sconosciuto, per gli abissi insondabili, dove l’essere umano è vittima di un ordine cosmico del tutto cieco.

A differenza di altri giochi di ruolo classici come Dungeons & Dragons, Il richiamo di Cthulhu si distingue quindi per la sua atmosfera orrorifica e per il focus sullo stato mentale dei personaggi, trasportando i giocatori in un viaggio dove la minaccia più grande è perdere la propria sanità mentale di fronte all’ignoto.

Il famoso scrittore H.P. Lovecraft, creatore dell’immaginario legato a Chtulhu.

Questo gioco di ruolo è basato come sempre su un manuale stampato, che funge da guida centrale per le regole, la storia e la creazione dei personaggi. La prima edizione è stata pubblicata nel 1981 dall’editore Chaosium e ideata da Sandy Petersen, utilizzando il sistema Basic Role-Playing (BRP) già usato per RuneQuest, che prevede l’uso di dadi con varie facce da usare assieme per i tiri percentuali, in modo da determinare il successo delle azioni. I personaggi, chiamati Investigatori, sono costruiti con caratteristiche che enfatizzano abilità investigative, conoscenze arcane e la resistenza mentale al terrore.

Il richiamo di Cthulhu ha subito una grande evoluzione nel corso degli ultimi 40 anni, diventando un pilastro nel panorama dei giochi di ruolo horror. La fervida mente di Lovecraft non ha ispirato solo il gioco di ruolo, ma una vasta gamma di prodotti correlati tra cui videogiochi, miniature e giochi di carte, entrando di diritto nella cultura popolare e affascinando generazioni di appassionati di horror e mistero.

Dove tutto è iniziato: la storia de Il richiamo di Cthulhu

Come è accaduto successivamente per Vampiri: la masquerade, i giochi di ruolo da tavolo subiscono una grande evoluzione già dall’inizio degli anni ’80, grazie all’esplorazione di nuovi territori oltre il fantasy tradizionale. È in questo periodo che Chaosium, una casa editrice già conosciuta per giochi come RuneQuest, decide di puntare sull’orrore cosmico, dando vita a una delle creazioni più innovative dell’epoca. In realtà il primo concept de Il richiamo di Cthulhu deriva dal gioco Dark World, commissionato dalla stessa Chaosium ma mai pubblicato.

Uno dei mostri immaginati dalla mente di H.P. Lovecraft. Tutti i diritti sono riservati.

Nel 1981, sotto la guida di Sandy Petersen, Chaosium pubblica quindi Il richiamo di Cthulhu. A differenza di altri giochi di ruolo del tempo, che si concentravano su eroi valorosi e battaglie epiche, Il richiamo di Cthulhu mette i giocatori nei panni di persone comuni, cioè detective, medici, giornalisti, professori, studenti e artisti, che lottano per mantenere la propria sanità mentale mentre affrontano orrori indescrivibili. Questa scelta rivoluzionaria sposta l’attenzione dal combattimento all’indagine e al terrore psicologico, esplorando i temi della follia e dell’insignificanza dell’umanità di fronte alle forze cosmiche.

Immagini delle copertine del manuale di Call lof Chtulhu. Tutti i diritti sono riservati.

Il gioco è ambientato in un mondo dove l’ignoto e l’incomprensibile sono all’ordine del giorno, e i giocatori devono affrontare mostri antichi, cercando di sopravvivere a rivelazioni che possono distruggere la loro sanità mentale. I giocatori assumono quindi il ruolo di investigatori alla ricerca di indizi, al posto di esplorare dungeon alla ricerca di tesori e mostri.

Questo approccio alla narrazione, che si basa meno sull’azione e più sulla costruzione di atmosfere cupe e opprimenti, ha reso Il richiamo di Cthulhu una pietra miliare nei giochi di ruolo da tavolo, influenzando profondamente il genere horror nel corso dei decenni successivi.

Le regole del gioco: come iniziare con Il richiamo di Cthulhu?

Il richiamo di Cthulhu non è un gioco di ruolo competitivo, anzi, si basa molto sulla cooperazione: i partecipanti devono collaborare per svelare e fermare trame oscure, spesso orchestrate da culti o entità ultraterrene.

Il primo passo da svolgere per giocare è quello di riunire due o più persone con cui giocare:

  • Una persona assume il ruolo del cosiddetto Custode (praticamente il “Master”), che crea la trama, descrive l’ambientazione e controlla i PNG, i personaggi non giocanti, inclusi cultisti e mostri. Ha la responsabilità di mantenere l’atmosfera del gioco e garantire che tutti i giocatori contribuiscano all’investigazione;
  • Gli altri partecipanti assumono il ruolo di giocatori, interpretando ciascuno un investigatore. Il giocatore deve contribuire alla scoperta degli indizi e a migliorare la conoscenza della situazione, finché tutti non sono in grado di identificare la persona o la causa del misfatto originale, che conduce potenzialmente a una sfida finale. Oltre a questo, i giocatori devono semplicemente sopravvivere.
Alcuni esempi di dadi usati per giocare di ruolo.

A questo punto, i giocatori creano i loro investigatori, definiti da vari attributi. Devono anche stabilire il background del loro personaggio, le motivazioni e la capacità di affrontare eventi che minano la loro sanità mentale. Ne Il richiamo di Cthulhu, ogni investigatore si trova ad affrontare orrori innominabili e forze al di là della comprensione umana, che possono portarlo alla follia o alla morte.

Oltre al Custode e ai giocatori che interpretano vari investigatori, per giocare sono necessari alcuni strumenti di base:

Immagine tratta dal manuale di gioco di “Il Richiamo di Chtulhu”. Tutti i diritti sono riservati.

– Il Manuale Base: un libro fondamentale che contiene tutte le regole di base, le meccaniche di gioco, incantesimi, mostri e il processo dettagliato per creare gli investigatori. Viene utilizzato dal Custode e dai giocatori per creare i personaggi. Esiste anche il Manuale dell’Investigatore, che possono utilizzare i giocatori per ottenere più informazioni su professioni ed equipaggiamenti, ma è un qualcosa di aggiuntivo.

Dadi con varie facce (D10, D4, D6, D8, D20) per risolvere le azioni;

Carta, gomma e matite per creare le schede personaggio e tenere traccia dei progressi;

Per chi è all’inizio, c’è a disposizione una guida introduttiva gratuita alla settima edizione da poter consultare, che contiene anche una scheda dell’investigatore da stampare e compilare.

Tutte le edizioni de Il richiamo di Cthulhu

Dal 1981 ad oggi sono state create 7 edizioni principali, pubblicate da vari editori come Chaosium e Wizards of the Coast: l’ultima, la settima, è stata pubblicata in Italia dalla Raven Distribution nel 2016. Ecco tutte le edizioni pubblicate negli Stati Uniti e successivamente in Italia:

1. Prima e Seconda edizione – 1981

La prima edizione di Il Richiamo di Chtulhu viene pubblicata nel 1981, seguita poco dopo dalla seconda edizione, nello stesso anno. La seconda edizione apporta alcune correzioni alle regole, migliorando la creazione del personaggio e la gestione dei punti magia.

In Italia il gioco arriva nella sua prima edizione solo nel 1990: pubblicata da Stratelibri, include la copertina della quarta edizione (nel 1990 già pubblicata negli USA) e come contenuti include la traduzione della terza edizione USA.

2. Terza edizione – 1983

La terza edizione rappresenta un miglioramento sostanziale: viene introdotta per la prima volta una copertina rigida e aggiunte le illustrazioni a colori. Inoltre, il manuale include una sezione “Companion” con nuove creature, avventure e informazioni.

Immagine tratta dal manuale di gioco di “Il Richiamo di Chtulhu”. Tutti i diritti sono riservati.

3. Quarta edizione – 1989

La quarta edizione apporta altri miglioramenti grafici e di impaginazione. Sandy Petersen, l’autore originale, non partecipa a questa edizione, che viene realizzata internamente in Chaosium.

Immagine tratta dal manuale di gioco di “Il Richiamo di Chtulhu”. Tutti i diritti sono riservati.

4. Quinta edizione – 1992 (USA) e 1996 (Italia)

La quinta edizione segna un’evoluzione significativa rispetto alle versioni precedenti. Viene espanso il contesto del gioco, con l’introduzione di nuove epoche in cui ambientare le avventure, come quella contemporanea e il 1890. L’edizione italiana del 1996 è una delle più apprezzate per la sua completezza e chiarezza, nonostante alcune piccole pecche grafiche.

5. Sesta edizione – 2004

Un’edizione di passaggio, che prende i contenuti dell’edizione pubblicata in occasione del ventesimo anniversario del gioco (2001). Viene giudicata una delle edizioni peggiori dal punto di vista grafico, soprattutto per le scelte di un font confusionario e un’impaginazione troppo carica di elementi.

6. Settima edizione – 2016


L’ultima edizione de Il Richiamo di Cthulhu viene pubblicata nel 2016 e porta con sé un rinnovamento significativo sia nei contenuti che nella produzione. Con 432 pagine a colori e un regolamento aggiornato, questa edizione offre un’esperienza di gioco più moderna e accessibile.

Immagine tratta dal manuale di gioco di “Il Richiamo di Chtulhu”. Tutti i diritti sono riservati.

Manuali stampati de Il richiamo di Cthulhu: come sono fatti?

Il libro principale della settima edizione de Il richiamo di Cthulhu è il Manuale Base. Come per tutti gli altri giochi di ruolo moderni è un manuale di pregio, che deve essere sfogliato e riletto più volte dal Custode. Ecco le specifiche:

  • Il libro ha una una rilegatura cartonata con copertina rigida;
  • Il volume è composto da 432 pagine, tutte a colori e con magnifiche illustrazioni stampate su carta lucida.
ScreenshoUno dei mostri immaginati dalla mente di H.P. Lovecraft. Tutti i diritti sono riservati.

Per quanto riguarda l’organizzazione del testo nella gabbia, a parte una piccola introduzione iniziale, le informazioni sono organizzate in questo modo:

  • Pagine a due colonne: la maggior parte delle pagine sono organizzate in testi posizionati a due colonne;
  • Box con statistiche e immagini: sempre all’interno delle due colonne, spesso si vedono box di colore differente che riportano statistiche o illustrazioni.
Immagine tratta dal manuale di gioco di “Il Richiamo di Chtulhu”. Tutti i diritti sono riservati.

Ogni colonna presenta perlopiù testo, interrotto solo da alcuni moduli, come ad esempio le tabelle che spiegano le specifiche di determinati personaggi, oggetti, regole o mostri.

Il libro è ricco di testi, comunque ben leggibili, con titoli grandi e immagini che difficilmente escono fuori dalla gabbia a due colonne. A parte alcune pagine dedicate, quando sono presenti i testi non si vedono illustrazioni fuori gabbia, come viste per altri giochi di ruolo.

Immagine tratta dal manuale di gioco di “Il Richiamo di Chtulhu”. Tutti i diritti sono riservati.

Il libro inizia con un immancabile omaggio a Lovecraft, poi si passa a una introduzione del mondo di Cthulhu e ai primi consigli per chi non ha mai giocato di ruolo.

Immagine tratta dal manuale di gioco di “Il Richiamo di Chtulhu”. Tutti i diritti sono riservati.

Si prosegue con la spiegazione dei Miti di Cthulhu e poi con la lunga sezione dedicata alla creazione degli investigatori.

Immagine tratta dal manuale di gioco di “Il Richiamo di Chtulhu”. Tutti i diritti sono riservati.

Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio all’interno del mondo de Il richiamo di Cthulhu, un gioco di ruolo da tavolo che esplora gli abissi della mente umana e l’orrore cosmico, in cui gli esseri umani sono solo pedine nell’intricato schema dell’universo.

Speriamo che questo articolo possa ispirare qualche lettore a sperimentare il gioco e, perché no, a cimentarsi nella creazione di un proprio gioco di ruolo, magari reinventando ancora una volta le regole e aprendo nuove strade nel mondo dell’immaginazione.