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#Printstories: Stefania e il primo albo a fumetti stampato
“Creature fantastiche e dove trovarle”Un titolo di grido che strizza l’occhio al fantasioso mondo ideato da J. K. Rowling, ma che ci offre un perfetto assist per una curiosa riflessione. Le creature bizzarre e immaginarie popolano gli antichi bestiari fin dai tempi dei greci, dei romani e del medioevo. Animali dalle più svariate forme e fattezze rappresentano da sempre le proiezioni umane per dare un senso agli accadimenti del mondo e ai tumulti dell’animo, per dare loro una forma. Creare, immaginare e intravedere nel mondo creature fantasiose è un esercizio che è impossibile non fare. Tant’è che pure tra i miti e le leggende urbane moderne si rincorrono storie di alligatori albini che crescono nelle immense gallerie di tunnel sotterranei nelle metropoli, oppure esseri simili a coyote, che si aggirano famelici al di fuori dei centri cittadini alla ricerca di greggi di capre da insidiare. Ma Stefania, con la sua immaginazione, ha voluto andare oltre. Le sue creature, i suoi mostri immaginari, sono parte di un percorso di crescita personale, interiore ed esteriore. Sono parte di un viaggio, di un’avventura che fa maturare nella mente, nel corpo e nello spirito. Il suo primo fumetto titolato “Moon” è questo e molto altro ancora. Il coronamento di un percorso di studio, di una fase della propria vita che da un lato esercita la sua funzione formativa e dall’altro apre la strada a un futuro creativo fatto di sperimentazione e di miglioramento personale e professionale. Stefania ha dato forma tanto alle creature immaginarie del suo albo a fumetti quanto alla conclusione di un percorso di formazione che la proietta nel mondo del lavoro creativo, fatto di narrazione, illustrazione e racconto. Addentriamoci in questo viaggio e scopriamo meglio come ha realizzato il suo fumetto, accompagnati dalla sua testimonianza. Buona lettura.