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Fin dai primi Giochi Olimpici moderni, svoltisi nel 1896 ad Atene per iniziativa del barone Pierre de Coubertin, l’immagine ha giocato un ruolo fondamentale nel promuovere l’evento sportivo più grande del mondo. Inizialmente i manifesti ufficiali di ogni edizione avevano lo scopo di fornire informazioni pratiche sulle competizioni, ma col tempo i simboli hanno prevalso sul testo, e oggi i manifesti servono a rafforzare l’identità e i valori dell’evento, grazie alla maestria degli artisti che li progettano.
Parigi 2024 non potrebbe essere da meno, ed è per questo che presenta due manifesti colorati che riecheggiano lo slogan “Games wide open” (“Giochi aperti, inclusivi) e l’ambizione del progetto, che non è altro che avvicinare tutta la cittadinanza allo sport.
La città-stadio di Ugo Gattoni
I poster sono stati realizzati in collaborazione con l’illustratore francese Ugo Gattoni, e sono il ritratto onirico di una città-stadio, al cui interno sono collocati i monumenti della capitale, i simboli della Francia, alcune strutture sportive sedi delle competizioni, vari sport e personaggi. Questo paesaggio spettacolare invita lo spettatore a immergersi e scoprire una serie di dettagli e scene in miniatura che, combinati, formano un insieme affascinante.
Per affrontare questa immensa sfida, l’artista, le cui illustrazioni sono caratterizzate dal surrealismo e dalla profusione di dettagli, ha lavorato nel suo studio dal 19 settembre 2023 al 19 gennaio 2024, dedicando un totale di 2.000 ore alla creazione dei due poster che diventeranno un simbolo permanente dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024.
Una versione utopica e fantasy di Parigi
Per la prima volta nella storia dei giochi estivi, i poster olimpici e paralimpici sono stati creati utilizzando un design a dittico: ciascuno può funzionare in modo indipendente, ma possono essere combinati per formare un’unica immagine che racconta la storia completa di Parigi 2024.
I manifesti ci immergono in una versione utopica e fantastica di Parigi, una città allegra, festosa e colorata. La composizione è formata da numerosi microelementi e piccole scene, in modo tale che lo spettatore possa camminare e immergersi liberamente in questo microcosmo, scoprendo ad ogni visione nuovi dettagli che aprono le porte a narrazioni diverse.
Alcuni degli elementi che si possono vedere sui manifesti sono simboli olimpici, come gli anelli, gli “agitos” e le medaglie, nonché emblemi di questa edizione di Parigi 2024: le mascotte, l’arrivo della torcia olimpica a bordo della barca a vela Belem, le imbarcazioni della cerimonia di apertura sulla Senna, le diverse strutture delle gare, ecc. Non possono assolutamente mancare i monumenti simbolo della “città della luce”, come la Torre Eiffel, la metropolitana o l’Arco di Trionfo.
In questa versione immaginaria di Parigi, che si ispira al movimento art déco, lo sport è ovunque in città, creando ponti tra passato e presente, tra la Parigi dei Giochi del 1900, quella dei Giochi del 1924 e cento anni dopo, quella dei Giochi del 2024. Sono presenti molte delle 32 discipline sportive che prendono parte all’evento, incluse nuove forme olimpiche come la break dance, l’arrampicata, lo skateboard e il surf.
I manifesti di questa nuova edizione dei Giochi Olimpici possono essere acquistati al Museo d’Orsay e sul sito del negozio di Parigi 2024, dove possono essere scaricati anche in formato digitale. Sono disponibili anche nei negozi fisici ufficiali di Parigi 2024, nei negozi FNAC e in alcuni supermercati. Se si preferisce l’immagine in formato digitale, si può scaricare
I manifesti delle Olimpiadi della Cultura
Inoltre, la città celebra le Olimpiadi della Cultura, un’impresa di collaborazione artistica composta da eventi e spettacoli che rendono omaggio alla ricchezza della cultura francese fino all’8 settembre 2024, il giorno della cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi di Parigi 2024. In ogni edizione della competizione sportiva più grande del mondo, il Comitato Organizzatore sviluppa un programma di “Poster artistici” a completamento del manifesto ufficiale dei Giochi.
Gli artisti selezionati per questa occasione sono il pittore e scultore Adam Janes, l’artista multidisciplinare Clotilde Jiménez, la pittrice Gilles Elie, il duo di fotografi Elsa & Johanna, il designer Pierre Seinturier, la designer e illustratrice Fanny Michaëlis e la fotografa Stéphanie Lacombe. Tutti loro hanno partecipato alla creazione di un corpus originale di 14 opere d’arte per esprimere valori come inclusione, uguaglianza e innovazione.