Riepilogo Contenuti
Una delle esperienze editoriali più sorprendentemente creative che ci siano al mondo, arriva dall’arido e, in genere, monocromatico settore della finanza, in particolare dei piani pensionistici.
Negli Stati Uniti è un tema di primaria importanza, dato il particolare sistema pensionistico e di welfare così diverso da quello europeo e ci sono molti consulenti, agenzie, compagnie che lavorano in questo reparto.
Per questo motivo esiste un magazine dedicato completamente all’argomento dei piani pensionistici, pubblicato dal 1993 a cadenza bimestrale: PlanSponsor.
Il magazine, insieme al suo più recente compagno di pubblicazioni, PlanAdviser, è uno degli esempi più mirabili di come investire parte del budget nella progettazione visiva può essere un punto di forza formidabile per un giornale. Sotto la direzione creativa di Soojin Buzelli, PlanSponsor si è affermato a suon di premi e riconoscimenti come uno dei migliori prodotti editoriali al mondo per quello che riguarda l’uso dell’illustrazione, vincendo premi dalla Society of Illustrators di New York, da Communication Arts, dalla Society of Publication Designers.
Contenuti verticali e grafica essenziale
PlanSponsor ha contenuti specifici e mirati ad un pubblico di riferimento molto preparato, in cerca di notizie aggiornate e innovative. Ogni rivista settoriale deve avere buoni contenuti per diventare un riferimento del proprio settore, ma il rischio è sempre quello di pensare troppo ai contenuti, quindi, per quel che riguarda la grafica, al testo scritto e poco, pochissimo, alle immagini, raschiando spesso il fondo degli image stock più scontati.
Una rivista che parla di piani pensione rischierebbe di avere ad ogni pagina modelli canuti che sorridono passeggiando o facendo footing in parchi verdissimi, vestiti di morbide tute di felpa. L’idea geniale di PlanSponsor, portata avanti magistralmente da tanti anni dalla sua bravissima art director Soojin Buzelli, è stata quella di far entrare l’immaginazione, la fantasia più sfrenata, la mitologia, il colore, la grafica d’avanguardia in un ambito di questo tipo, grazie all’utilizzo dei più grandi illustratori sul mercato.
Basta guardare l’esempio che mostriamo di seguito: l’illustratore Tran Ngayan ha interpretato liberamente il tema dell’articolo, ovvero una “indagine sulla gestione della transizione”.
Quando hai un’illustrazione fantastica, la grafica deve semplicemente restare in secondo piano, al massimo lasciando che i titoli giochino con l’immagine e i suoi colori.
Illustrazioni immaginifiche ma coerenti
Un’altra particolarità di PlanSponsor e della sua direzione creativa è come queste illustrazioni così fantastiche, surreali, oniriche, si leghino perfettamente ai temi trattati, tutt’altro che fantastici ed evocativi.
Come si vede negli esempi che mostriamo di seguito, i titoli degli articoli rappresentano la guida del brief dell’illustratore, che dovrà sbizzarrirsi su di un concetto semplice espresso in poche parole. Questo modo di lavorare evita all’illustratore di dover leggere l’articolo e di entrare troppo dentro a termini tecnici, che rischierebbero di influenzarlo e di portarlo a rappresentare i soliti cliché visivi legati al mondo della finanza.
Il risultato invece è un caleidoscopio scintillante in cui colori e figure danzano dentro a visioni immaginifiche.
Copertine d’impatto
Pur essendo una rivista distribuita in abbonamento e negli eventi organizzati dal gruppo editoriale, PlanSponsor utilizza benissimo le illustrazioni anche in copertina, creandone di memorabili.
L’illustrazione viene poi richiamata e spesso espansa nella doppia pagina che tratta l’argomento principale di quel numero, così come annunciato in copertina.
Lavorare con gli illustratori
Indubbiamente il merito di una rivista così ben fatta è del suo art director, Soojin Buzelli. Gli illustratori la adorano, amano lavorare con lei e lasciarsi andare ad alcune delle commissioni più pazze della loro carriera.
PlanSponsor e il suo gemello PlanAdviser compendiano la migliore illustrazione degli ultimi trent’anni, spaziando in una varietà di stili e provenienze geografiche.
Per chi si interessa di illustrazione, sulle pagine di questi magazine pensionistici si sono alternati tantissimi grandi nomi americani e non di quest’arte: a partire dal più grande di tutti, Brad Holland per arrivare a nomi prestigiosi come Yuko Shimizu, Chris Buzelli, James Yang, Victo Ngai, Rednose Studio, Gerard Dubois e altri artisti da tutto il mondo, fino a molti italiani, tra i quali Gianluca Folì ed Elisa Macellari.
Basta fare una ricerca su Google, digitando ad esempio “plansponsor illustrations” per vedere apparire quanto di meglio l’illustrazione mondiale possa offrire.
“Se vuoi essere il migliore, devi curare l’aspetto visivo”
Potremmo concludere con questa frase la panoramica sul magazine PlanSponsor che rappresenta un esempio di come un prodotto editoriale possa diventare famoso e importante anche se tratta di temi che interessano a pochi.
La cura degli aspetti visivi (grafica e immagini), insieme a contenuti di qualità, sono la chiave per realizzare un magazine di successo. Il caso di PlanSponsor lo conferma ampiamente: pur non brillando nei layout grafici, nell’uso dei font e nell’impaginazione, costruendo le pagine con una gabbia semplice, quasi basica, l’utilizzo magistrale delle illustrazioni lo rende interessante e divertente da leggere e sfogliare, che per un magazine è fondamentale.
In un mondo di magazine noiosi sulla finanza, PlanSponsor è una bolla colorata, anzi psichedelica, che speriamo non esploda mai!
Fonti delle immagini utilizzate:
https://www.thebillmayer.com/blog//2018/service-stars-plansponsor
http://www.jamesyang.com/plansponsor-magazine-take-me-to-the-pilot
http://cargocollective.com/tianhuamao/Illustration/Plansponsor