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Packaging per piante
I negozi specializzati in piante hanno dovuto reinventare il loro packaging con criteri di sostenibilità a causa dell’ascesa del commercio elettronico.
Le persone che dedicano parte del loro tempo alla cura delle piante sanno benissimo che questa attività influisce positivamente sul benessere emotivo. Questo è il motivo per cui, durante il primo periodo di confinamento dovuto al Covid-19, la primavera del 2020, molte case si sono riempite di verde, secondo i risultati di un lavoro coordinato dal Grupo de Investigación de Naturación Urbana e Ingeniería de Biosistemas (Naturib) dell’Università di Siviglia (Spagna).
La chiusura degli esercizi fisici e il boom della vendita di piante hanno portato molti negozi specializzati ad iniziare a vendere online. Per soddisfare la domanda, il settore ha dovuto fare un grande sforzo per innovare il packaging, non solo nelle forme, ma anche nei materiali, in un mondo sempre più guidato dai criteri di sostenibilità.
Design che generano pochissimi rifiuti
Plantsome, ad esempio, utilizza nelle sue spedizioni scatole di tre dimensioni, che sono fatte di cartone ed evitano l’utilizzo di plastica al loro interno. Questo negozio di piante online canadese, nato per trasformare case e uffici in giungle urbane con piante tropicali, mira a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2025. Per fare ciò, affermano, stanno progettando strumenti che li aiuteranno a determinare con precisione la loro impronta di carbonio su una base quotidiana al fine di compensarla con modi innovativi.
Le questioni ambientali sono anche una preoccupazione per Plants in a Box, nel cui vivaio il 90% dei prodotti viene riciclato e vengono generati pochissimi rifiuti. L’azienda australiana incoraggia i suoi clienti a riutilizzare l’imballaggio in cui ricevono le loro piante per avvolgere oggetti o come elemento decorativo. Ma nel caso doveste buttarlo, non c’è problema perché è fatto con la bagassa, il residuo di materia che rimane dopo aver estratto il succo dalla canna da zucchero. E quello che sembra un involucro di plastica a bolle è in realtà amido di mais biodegradabile che si decompone facilmente.
Quando il packaging è un valore aggiunto
Oltre ad essere rispettosi dell’ambiente, alcuni design di packaging aggiungono valore all’oggetto potendo fungere anche da supporto. È il caso di Kayto Natural Design, azienda spagnola dedicata all’arte giapponese del kokedama, che sostituisce il vaso con una palla di muschio e vuole rappresentare equilibrio e perfezione. Sia per l’esposizione in occasione di eventi che per le spedizioni ai clienti, il kokedama si presenta in una struttura di cartone che si apre a forma di trittico.
Sulla stessa linea troviamo Tila, un progetto di tre studenti del Máster de Packaging de Elisava in Spagna, vincitore di un Pentaward nel 2019 e attualmente commercializzato con il marchio Bridepalla. Il packaging, creato appositamente per le tillandsie, meglio conosciute come piante d’aria, è costruito con un’unica struttura in cartone e un piccolo filo di PET riciclato che sospende la pianta nell’aria. È stato studiato appositamente per non sprecare alcun materiale, favorendone il montaggio.
Contenitori che si piantano
Per quanto spettacolari siano le piante, le aziende del settore le presentano spesso in vasi brutti, di plastica e non riutilizzabili. Quando le portano a casa, inoltre, molte persone le trapiantano e buttano il vaso originale. Questa è l’idea da cui sono partite Samantha Goh e Jacqueline Vu per il loro progetto Hush. L’imballo è realizzato con inchiostri vegetali e carta di semi, senza colla o collanti, quindi il contenitore può essere piantato direttamente nel terreno, evitando così ogni spreco.
L’azienda EcoQuchu, guidata da una biologa, si dedica alla progettazione, produzione e vendita di articoli piantabili e botanici. “Cuchu” o “cucho” è una parola usata nel nord della Spagna per descrivere il fertilizzante a base di letame stagionato e materia vegetale che viene tradizionalmente utilizzato per le piante perché fornisce materia organica e nutrienti al suolo. Uno dei suoi prodotti di punta è il kit con bombe di semi che vengono piantate direttamente nel vaso o nel terreno.
La filosofia di Garden Pocket, anche in Spagna, è quella di ispirare le persone a coltivare il proprio giardino interno di erbe, funghi, fiori o avviare il proprio orto urbano con prodotti che combinano design e sostenibilità. Per fare questo, l’azienda spagnola offre una vasta gamma di prodotti per il giardinaggio, dai contenitori in vetro e riutilizzabili in cui coltivare i narcisi ai kit per la coltivazione di erbe aromatiche.
Piante in abbonamento
Infine, vogliamo evidenziare un nuovo modo per riempire di verde la nostra casa, come l’abbonamento mensile alle piante, che è il sistema seguito dalle società californiane Succulent Studio e The House Plant Box. Per far sì che il volume non sia in contrasto con la sostenibilità, entrambe utilizzano imballaggi privi di plastica al 100% per le loro spedizioni. Le piante Succulent Studio, inoltre, sono coltivate biologicamente e sono piantate in fibra di cocco e in un vaso ecologico che finisce per degradarsi nel contenitore scelto dal cliente.