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Confezionare articoli di lusso può rivelarsi complicato, in quanto si rischia di cadere nell’esagerazione e di far passare il prodotto in secondo piano. Al contrario, è il prodotto il vero protagonista, mentre il packaging funge da guardia del corpo, ovvero è lì per proteggerlo e far capire ai consumatori che è importante. Un packaging ben progettato la dice lunga su prezzo, valori e posizionamento del prodotto rispetto ad articoli analoghi.
Il lusso è spesso associato ad articoli di alta qualità, ma non sempre è così. Un prodotto o servizio di lusso è qualcosa di speciale che comunemente non acquisteresti, come un gioiello, un liquore pregiato o un trattamento di bellezza. A seguire vedrai che le confezioni di questi articoli presentano diverse forme, colori e trame, il tutto a vantaggio del prodotto.
Alchemy Oils
Design del brand: Sheridan&Co.
L’oliatura dei capelli, antica pratica ayurvedica indiana, è stata riesumata da Alchemy Oils mediante l’utilizzo di ingredienti naturali puri e nutrienti volti a stimolare la resistenza e la crescita dei capelli. Alchemy ha semplificato un processo dispendioso in termini di tempo creando soluzioni per tutti i tipi di capelli. Per promuovere il loro marchio di benessere e indirizzarlo ai millennial, hanno assunto Sheridan&Co per rinnovare la presenza del brand, packaging incluso.
“L’obiettivo era quello di considerare un approccio visivo più lussuoso che onorasse la provenienza ayurvedica del marchio, gli ingredienti puri e la promozione dei rituali della cura di sé. Nello specifico, il design realizzato avrebbe dovuto trovare il favore sia dei consumatori che delle consumatrici senza tuttavia alienare le sfumature uniche delle diverse tribù”, afferma Michael Sheridan, presidente e CEO di Sheridan&Co.
Sfruttando la palette di colori pastello già esistente, i designer hanno impiegato colori diversi per ciascun”aroma” di prodotto, pur mantenendo il sofisticato serif in maiuscolo per le descrizioni. Le etichette sono apposte direttamente sulle boccette confezionate all’interno di cilindri in cartone, conferendo una sensazione di pregio grazie al logo Alchemy in lamina d’oro, un sottile riferimento al prezioso nettare color miele racchiuso nel flacone in stile “Piccolo chimico”.
“Alchemy Oils si rivolge a un pubblico per lo più Millenial: la loro idea di stile di vita e bellezza è lontana dalla sontuosità, dalla superficialità e dall’eccesso tipici delle generazioni che li hanno preceduti. L’industria della bellezza è sempre più influenzata da attivisti che lottano per rappresentazioni più variegate di persone provenienti da ogni estrazione culturale e orientamento sessuale. L’accettazione di difetti e idiosincrasie sta assumendo i connotati di un movimento emancipatore. I consumatori hanno abbracciato una cultura dell’imperfezione, della vulnerabilità e della diversità. Ciò si riflette nell’aumento dei messaggi promozionali a favore di un’immagine di sé “onesta”. La proposta naturale di Alchemy Oils si sposa bene con questo ethos; di conseguenza, la soluzione di design doveva catturare lo spirito dell’epoca e relazionarsi con una mentalità anti-perfezionista”, osserva Sheridan.
Verk
Design del brand: Studio Ahremark
Verk è un produttore di orologi svedese incentrato sull’essenza della puntualità e ispirato al patrimonio del design scandinavo. Verk, che in svedese significa “opera d’arte” e “orologio”, adotta un approccio artistico e semplicistico all’arte orologiera, realizzando orologi funzionali ed estetici adatti all’uomo e alla donna moderni.
L’azienda ha assunto Studio Ahremark per creare una forte identità visiva e un packaging elegante che li avrebbero aiutati a distinguersi in un mercato altamente competitivo, offrendo un’esperienza di lusso ai consumatori. Il designer Hannes Ahremark afferma: “Il design nordico è fortemente basato sull’idea di semplicità e funzionalità. È una lunga tradizione quella di voler creare soluzioni di design che siano facilmente accessibili, democratiche e rispettose dell’ambiente”.
Ci racconta: “Visivamente, l’approccio era basato sull’idea di utilizzare, per quanto possibile, un unico foglio di carta per il marchio. Riduzione e semplicità aiutano a chiarire gli aspetti comunicativi e spesso minimizzano gli sprechi. Tale soluzione lineare si fonda anche sull’idea secondo cui l’orologio è concepito per essere l’elemento centrale, pertanto il packaging non dovrebbe attirare tutta l’attenzione su di sé. In questo senso la confezione si fa tela e l’orologio assurge a dipinto”.
La tipografia ha aiutato i designer a procurarsi i materiali robusti e tattili, trasformando infine le loro idee nel packaging risultante, il quale presenta un marchio denominativo stampato a caldo. “L’idea alla base del colore dorato sta nel fatto di aver utilizzato colori che ricordassero i materiali già presenti sugli orologi, invece di introdurre tonalità più “artificiali” al mix. In tal senso, abbiamo creato un’identità visiva e un packaging che integrassero l’orologio anziché competere con esso”, osserva Ahremark.
Aggiunge: “Era importante che la confezione e tutto il materiale stampato fornito con l’orologio avessero un aspetto e uno stile rigorosamente coerenti e unificanti. La realizzazione dei materiali si è basata su un modello di riferimento e un unico insieme di dimensioni standard. Al momento di stabilire i requisiti e gli obiettivi iniziali, il design ha preso naturalmente forma all’interno di tali confini. L’idea era sempre quella di creare un’esperienza di lusso in cui anche l’elemento più piccolo avrebbe ricevuto la giusta attenzione”.