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In un momento in cui il concetto di “customer experience” (esperienza cliente) è entrato a pieno titolo nella strategia di marketing delle aziende, è incomprensibile che ci siano ancora produttori di packaging determinati a complicarci la vita. È successo a tutti almeno una volta. Riceviamo un pacco di un prodotto che abbiamo acquistato online, oppure ci fanno un regalo, e non c’è modo di aprire la scatola o ci facciamo male anche solo a provarci. Può sembrare esagerato, ma secondo uno studio dell’azienda di packaging DS Smith, gli spagnoli, ad esempio, trascorrono 49 giorni della propria vita alle prese con l’imballaggio dei pacchi, e il 90% ammette di aver provato frustrazione quando non sono riusciti ad aprirlo.
Se una cosa così semplice è difficile per la maggioranza della popolazione, il problema si moltiplica per chi ha una disabilità o qualche tipo di limitazione fisica. Grazie alla ricerca di una soluzione è nato il paradigma del packaging inclusivo, che si basa sullo sviluppo di prodotti facilmente accessibili per il maggior numero possibile di individui, indipendentemente dalla loro età, livello culturale o capacità fisiche e cognitive, senza la necessità di creare versioni adattate. Per fare ciò, si utilizzano elementi di design grafico, che permette di riconoscere rapidamente la funzione del prodotto, e di struttura, che ne consentono la facilità d’uso.
Ti mostriamo alcuni dei design più innovativi attualmente esistenti o prossimi ad essere presentati sul mercato.
Contenitori facili da aprire e leggibili per persone anziane
La maggior parte dei paesi del mondo sta registrando un aumento del numero e della percentuale di persone anziane. Il rapporto “World Population Outlook 2019”, delle Nazioni Unite sostiene che il numero di persone di età superiore agli 80 anni triplicherà entro il 2050. Tuttavia, il design del packaging spesso trascura le sfide legate all’età come la perdita di forza e la difficoltà di presa a causa di artrite, reumatismi o malattie come il Parkinson. Pertanto, i pacchetti devono essere più piccoli, più gestibili e più facili da aprire.
L’azienda nordamericana Consumer Convenience Technologies ha realizzato il primo coperchio a vite in alluminio al mondo, con la particolarità di ridurre del 40% la forza necessaria per aprire un barattolo. È dotato di un pulsante che, se premuto, rompe il vuoto del contenitore per girare più facilmente il coperchio. Dopo aver utilizzato il prodotto, basta premere nuovamente il pulsante per chiudere il coperchio in modo che il contenuto non fuoriesca.
Le persone anziane, inoltre, hanno problemi a leggere il testo o le istruzioni del prodotto a causa delle dimensioni, quindi è importante utilizzare caratteri grandi e leggibili. Possono essere incluse anche immagini o illustrazioni rappresentative per una migliore identificazione del prodotto. Di questo ha tenuto conto Boxed Water nella creazione dei suoi tetra brik di acqua, che oltre ad essere realizzati con il 90% di materiali riciclati, fanno uso di testi concisi e con grandi caratteri.
Marchi e codici per persone affette da deficit visivi
Per le persone non vedenti o con un certo grado di disabilità visiva, non c’è modo di distinguere tra due prodotti diversi se questi presentano la stessa confezione, come una lattina di soda e una lattina di birra o un flacone di shampoo e uno di balsamo. Il packaging inclusivo offre soluzioni per riconoscere e facilitare l’uso di un prodotto, come l’etichettatura braille.
Bodega y Viñedos Maires ha optato per questa pratica per le quattro bottiglie dei suoi vini Ademán. Questa azienda vinicola a gestione familiare spagnola ha voluto rappresentare le diverse fasi della vita delle persone attraverso i gesti (“gesto” si traduce “ademán” in lingua spagnola, da cui il nome del vino) stampati sulle etichette. Il Roble è rappresentato da una giovane mano che fa il simbolo della tripla nel basket; il Crianza, da due mani mature intrecciate in segno di riflessione; la Selección Especial dalle mani di un agricoltore che fanno il gesto di timeout e per il bianco è stato scelto il saluto vulcaniano della serie “Star Trek”. A sua volta, il sistema braille rende più facile per le persone con disabilità visive riconoscere ogni bottiglia.
Herbal Essences, dal canto suo, ha optato per un sistema di segni in rilievo per il confezionamento della sua linea bio. Una fila di linee per lo shampoo e due file di puntini per il balsamo, entrambe sul fondo dei flaconi. Dovendo riconoscere i segni solo al tatto, è un design universale, che include anche persone che non hanno avuto l’opportunità di imparare il braille.
La società Kellogg’s ha annunciato che tutti i contenitori per cereali venduti in Europa nel 2022 incorporeranno il codice NaviLens per rendere l’etichetta accessibile a persone con deficit visivi. Questa tecnologia, sviluppata dall’azienda spagnola NaviLens in collaborazione con l’Università di Alicante, include un quadrato di colori ad alto contrasto su uno sfondo nero. L’utente non ha bisogno di sapere esattamente dove si trova, semplicemente punta il telefono cellulare in direzione della scatola dei cereali a una distanza massima di tre metri. In questo modo, può scegliere i far leggere ad alta voce le informazioni su ingredienti, allergeni e riciclaggio o leggerle sul proprio dispositivo utilizzando strumenti di accessibilità.
Prodotti concepiti per un utilizzo universale
Il grande obiettivo del packaging inclusivo è che lo stesso prodotto possa servire a tutti, cosa che Unilever ha proposto con il Degree Inclusive, progettato in collaborazione con un team multidisciplinare di persone con disabilità diverse. Si tratta del primo deodorante inclusivo al mondo, pensato per persone con disabilità agli arti superiori e non vedenti, ma anche per uso generale. Presenta un tappo a forma di gancio in modo che possa essere aperto con una sola mano, include testo in braille sull’etichetta ed è progettato ergonomicamente nella parte inferiore.
Tutti hanno la pelle. È una caratteristica universale indipendentemente dal genere, dall’etnia, dalla razza e dall’età. Ma la maggior parte dei prodotti di bellezza sono specificamente rivolti a un gruppo di persone. Questo è il punto di partenza per il rapper e produttore musicale Pharrell Williams per creare un marchio inclusivo di creme per il viso, detergenti, scrub e idratanti, di genere neutro e dal nome Humanrace.
In breve, l’industria del packaging ha la responsabilità di immettere sul mercato prodotti adeguati alle esigenze di tutti i clienti. Rispettare questi tipi di attributi può anche essere la chiave per il successo di vendita, poiché quando il consumatore percepisce un marchio come inclusivo, la sua fedeltà aumenta. Al contrario, secondo lo studio di DS Smith, il 32% dei consumatori ammette che un packaging frustrante li ha portati a non acquistare più quella data marca. La buona notizia è che si registra una crescente sensibilità da parte delle aziende su questa tematica.