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Per par condicio, visto che abbiamo ripercorso la storia del logo di Burger King, parliamo anche del suo acerrimo nemico: McDonald’s. Il suo logo è uno dei più famosi al mondo, ma forse non tutti sanno com’è nato e quale aspetto aveva prima di adottare l’iconica M. Perché sì, c’è stato un tempo in cui il logo di McDonald’s era tutt’altra cosa…
Una storia epica
Chi di voi ha visto il film The Founder conoscerà già molto bene questa storia.
Inizia con Dick e Mac McDonald, due fratelli trasferiti in California in cerca di fortuna. Nel 1940 aprono il loro primo ristorante barbecue a San Bernardino, vicino a una stazione di servizio. Fin qui nulla di sorprendente. Se non fosse per il loro Speedee Service System: un sistema innovativo di organizzazione del lavoro che permette di preparare gli hamburger a una velocità della luce e di venderli a un prezzo davvero competitivo: 15 centesimi!
Siamo all’inizio dell’era dei fast-food, del self-service e del cibo a prezzi abbordabili.
Ora veniamo al terzo protagonista di questa storia: Ray Kroc, venditore porta a porta di frullatori Multimixer per frappè. Nel 1954 Ray Kroc riceve un ordine di ben 8 Multimixer dai fratelli McDonald. Incuriosito, decide di montare in macchina e andare a vedere con i propri occhi il ristorante barbecue da cui ha ricevuto questo grande ordine. E rimane impressionato dallo Speedee Service System, nel quale intravede enormi possibilità di guadagno. Chi ha visto il film, sa già come prosegue l’avventura dei nostri tre protagonisti: Ray Kroc diventa agente di franchising del ristorante e il marchio McDonald’s inizia a espandersi sempre di più. Oggi è un’azienda che conta oltre 36.000 ristoranti in tutto il mondo.
E il logo? Com’è cambiato nel tempo? Com’era quello scelto dai fratelli McDonald? Ripercorriamo alcune tappe della sua evoluzione.
Dai primi loghi di McDonald’s a oggi
Siamo nel 1940 e McDonald’s è ancora un ristorante barbecue senza troppe velleità. Il logo lo dimostra: un rettangolo con il testo su tre livelli, nero su fondo bianco. Molto classico, molto lontano dall’identità di oggi.
Nel 1948 viene ridisegnato: scompare la parola “barbecue” e compare “hamburger”, i fratelli sembrano decisi a puntare tutto su un prodotto che sta diventando di grande tendenza. Viene aggiunta la specifica “buy em by the bag”, per rimarcare la possibilità di consumare anche da asporto. In bold (e ripetuto due volte) c’è il prezzo super competitivo. È un logo ricco di dettagli, che vuole mettere in risalto tutti i punti di forza del ristorante: originalità dell’offerta e della modalità di consumo e risparmio.
Nel 1953 qualcosa cambia. Anzi, cambia tutto. Viene introdotta la mascotte Speedee, un simpatico chef con la faccia che ricorda tanto un hamburger. Sopra di lui la scritta McDonald’s è in stampatello minuscolo e in rosso. Questo logo, seppur ancora molto distante da quello di oggi, è interessante perché introduce alcuni elementi che rimarranno nel tempo:
- il colore rosso, che attira l’attenzione e stimola l’appetito;
- la sensazione felicità che ci trasmette.
È il 1961 e siamo arrivati a un momento di svolta per McDonald’s, il momento in cui compaiono per la prima volta i famosi “Golden Arches”. Per il progetto di un punto vendita a Downey, in California, i fratelli McDonald fanno realizzare due giganteschi archi dorati all’estremità della struttura. Così da renderla più visibile anche da lontano. Il logo del 1961, progettato dal direttore creativo Jim Schindler, è ispirato proprio a questo dettaglio architettonico. Non solo: viene introdotto anche il giallo, un colore che infonde il buonumore e che rimarrà nell’identità visiva dell’azienda.
Nel 1968 il logo viene nuovamente ripreso e semplificato: gli archi si incontrano per formare la lettera M. Siamo arrivati all’antenato del logo di oggi.
LOGO 1968 crediti a: https://loghi-famosi.com/mcdonalds-logo/
Da qui in avanti il logo rimane invariato nei suoi elementi principali, anche se continuano i ritocchi: varia la posizione del testo, lo spessore della M, si alternano diversi colori dello sfondo, prima bianco, poi rosso, poi di nuovo bianco… fino ad arrivare al verde scuro, che compare nel 2007 per sottolineare l’impegno della catena per uno sviluppo più sostenibile.
Ora facciamo un bel salto temporale e arriviamo più o meno a oggi, al 2020. Scommettiamo non vi sarà sfuggito il (geniale) ritocco temporaneo al logo apportato durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. McDonald’s ci invita a mantenere il distanziamento così.
Ben fatto McDonald’s!