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Dopo un mese di partite, i Mondiali 2018 sono giunti al termine. Non è stato solo l’anno della Francia, che ha conquistato la sua seconda stella dopo i mondiali giocati in casa nel 1998. Il design e l’aspetto retrò di questa competizione sono stati un tratto distintivo e hanno contribuito a rendere indimenticabile la competizione calcistica organizzata dalla Russia.
Il poster ufficiale
Iniziamo dal principio: il poster ufficiale di questa 21a edizione dei Mondiali di calcio FIFA. Realizzato da Igor Gurovich dello studio Ostengruppe, si rifà alla corrente artistica del costruttivismo russo degli anni ‘20 e ‘30. L’artista si è ispirato in particolare alle opere di Dziga Vertov e dei fratelli Stenberg. Il protagonista di questo poster è il leggendario calciatore russo Lev Yashine. Considerato da molti uno dei migliori portieri della storia, Lev rimane tuttora l’unico portiere ad aver ricevuto il Pallone d’oro! È quindi logico che sia diventato il simbolo e l’ambasciatore del paese ospitante. Lo si può ammirare nella divisa tradizionale mentre effettua una parata. Il pallone è diviso in due parti, da un lato è il classico pallone di cuoio dell’epoca mentre dall’altra diventa il globo terrestre con la Russia vista dal cielo. Sullo sfondo, raggi luminosi simboleggiano “l’energia del torneo” e l’attenzione del mondo intero rivolta all’evento.
Infine, il cerchio verde rappresenta l’erba dei 12 stadi nelle 11 città ospitanti.
Le maglie
Avete avuto una sensazione di déjà vu guardando le maglie delle squadre di questo campionato russo? Niente di strano, come altrove, anche sui campi da calcio la moda è un eterno ritorno. Molte maglie delle squadre nazionali sono infatti ispirate a precedenti campionati. È in particolare il caso della Adidas, che ha realizzato le divise di diverse squadre selezionate per il Mondiale 2018 e che si è ispirata a maglie leggendarie di precedenti campionati.
Vediamo in primis la maglia della Nationalmannschaft: presenta molte similitudini con la divisa indossata dalla Germania unificata del 1990 che ha vinto i mondiali in Italia nello stesso anno. I colori della bandiera tedesca presenti nelle righe sono stati qui sostituiti da varie tonalità di nero.Per l’Albiceleste del 2018 e per portare fortuna ai compagni di squadra di Lionel Messi, il fornitore ufficiale si è ispirato alla maglia dell’Argentina del 1993, che aveva vinto la Copa América.Per quanto riguarda i Diables rouges, la loro nuova maglia è ispirata alla divisa del Belgio del 1994. È stato usato lo stesso disegno jacquard senza la striscia bianca.
La pubblicità
Passiamo ora alla pubblicità e iniziamo questa sezione con una campagna realizzata dalla rete britannica BBC SPORT. BBC Sport ha scelto di utilizzare un classico della cultura russa, l’arazzo, per realizzare uno spot di animazione al contempo vintage e ultramoderno nel quale si possono intravedere alcune delle maggiori imprese di questo evento planetario.
Anche McDonald’s e il marchio peruviano di birra Cristal hanno proposto in occasione di questi Mondiali in Russia, una comunicazione fatta di pubblicità colorate che ricordano lo stile grafico molto carico e inconfondibile dei poster di propaganda dell’Unione Sovietica.
McDonald’s:
Cristal:
Nella stampa
Questo stile è stato adottato anche dalla rivista So Foot che ha chiesto all’illustratore brasiliano Cristiano Siqueira di realizzare la copertina del suo numero dedicato ai Mondiali di calcio 2018. I grandi personaggi del calcio mondiale vengono rappresentati come gli eroi sovietici.
Le agenzie e i grafici
Infine per concludere l’argomento dei Mondiali 2018 e del design retrò, soffermiamoci sui lavori di un’agenzia e di un grafico:
L’agenzia è Lovegunn. Britannici e appassionati di calcio, hanno creato una serie di poster che mescolano fotografia, forme geometriche ed effetti tipografici.
Il grafico è Tom Anders Watkins. Ha realizzato un poster per ogni paese presente ai Mondiali in Russia. Il suo lavoro è una commistione di tipografia e grafica. I 32 visual mettono così in risalto i colori delle bandiere e i canti dei tifosi.