Riepilogo Contenuti
Attraente e piacevole alla vista
Oltre ad offrire un’ampia scelta di piatti e bevande, un buon menu costituisce un’estensione dell’identità del ristorante, ben strutturato e facile da leggere nonché, si spera, appetitoso. Di seguito ne riportiamo alcuni con proposte etniche e culturali decisamente diverse tra loro.
Köksbordet di Hörte Brygga, Hörte Harbour, Svezia.
Design: Björn Berglund
Köksbordet è un ristorante a conduzione familiare che serve pietanze realizzate a chilometro zero in un’atmosfera amichevole e rilassata. A Björn Berglund, designer noto per la sua caratteristica scrittura a mano, viene dato il compito di crearne l’identità. Pertanto, dato che Köksbordet significa letteralmente “tavolo da cucina”, egli disegna intenzionalmente le “o” a mo’ di tavolo rotondo, mentre il movimento ondulato della parola simboleggia la stretta vicinanza del ristorante al mare.
Una volta stabilito il logo, l’attenzione di Berglund converge su una palette di colori ottenuta dagli ingredienti naturali serviti presso il ristorante, collaborando poi con l’illustratrice Fanny Schultz, la quale si cimenta nelle immagini. “Adoro lavorare in progetti di grandi dimensioni se trovo il giusto partner. La qualità complessiva che ne risulta è decisamente migliore”, afferma. Le illustrazioni sono presenti nei menu, nei biglietti da visita e sul sito web.
“Sostanzialmente il menu riprende il resto dell’identità, ma per me è importante che sia facile da consultare e che faccia venire l’acquolina ai clienti, pronti per l’ordine”, spiega Berglund, il quale ha disegnato un semplice template in modo che i proprietari potessero facilmente aggiornare le proposte del menu, giorno dopo giorno, e stamparle mediante una stampante standard.
Common Bowlery, San Pedro, Messico.
Design: La Tortilleria
Common Bowlery invita i clienti a selezionare gli ingredienti e creare la propria ciotola di prelibatezze. Il menu offre una vasta gamma di frutta, verdura e legumi per consentire ai clienti di combinare e abbinare gli alimenti in base ai propri gusti. Per il ristorante, La Tortilleria ha creato un sistema identitario completo, a partire da un nome che si adatta alle proposte culinarie e in seguito ideando un logo unico nel suo genere che incorpora uno stile di scrittura a mano personalizzato per la parola Common, e un sans serif deciso per Bowlery.
Zita Arcq, co-fondatrice de La Tortilleria, dice: “Quando abbiamo creato i colori del marchio, sapevamo fin dall’inizio che non volevamo utilizzare le tipiche tonalità verdastre ampiamente abusate dai ristoranti salutari. Al loro posto, abbiamo sviluppato una tavolozza cromatica ispirata ai limoni e alla menta. Questa fusione armoniosa si è rivelata una combinazione vincente ed è stata impiegata su tutte le app di comunicazione nonché per lo stile d’arredo, menu inclusi”.
Counter Reformation, Palm Springs, California.
Design: Roberto de Vicq de Cumptich
Questo wine bar/ristorante si trova all’interno del lussuoso Parker Hotel, il quale ospita anche altri due ristoranti. “Quando il proprietario mi propose delle idee per il nome, tirò fuori quello di Counter Reformation, così iniziammo a lavorare sull’idea dei temi religiosi in chiave ironica“, spiega il designer Roberto de Vicq de Cumptich, rinomato in tutto il mondo per le identità che associa al mondo della ristorazione. “Palm Springs è un posto unico abitato da gente di mentalità aperta che apprezza la stravaganza del branding”.
E il marchio di certo non si risparmia sull’umorismo. Ad esempio, il sottobicchiere emula un’ostia, il conto viene servito in un vecchio innario cavo, l’ingresso presenta degli affreschi raffiguranti delle mani in preghiera che reggono una bottiglia di liquore. De Cumptich è arrivato al punto di ricreare per i menu personaggi reali tratti da vecchi manoscritti medievali, dando così vita a un’opera magistrale che sicuramente suscita più di una risatina da parte dei clienti.
El Vez, Ft. Lauderdale, Florida.
Roberto de Vicq de Cumptich
El Vez è un ristorante messicano con sedi a New York City e Philadelphia. Dopo aver inaugurato il loro terzo esercizio a Ft. Lauderdale in Florida, i proprietari hanno collaborato con de Cumptich per determinarne l’identità. “Ai proprietari piace mescolare lo spirito della città con la cultura e il folclore messicani, motivo per il quale ogni ristorante è caratterizzato da un tema diverso. Ft. Lauderdale è una meta turistica balneare popolata soprattutto in primavera, quindi volevamo trasmettere l’edonismo delle spiagge assolate tipiche di questa località”, spiega.
“Quando si progetta una serie di menu, questi devono essere immediatamente identificabili e avere un tema comune che li caratterizzi. Il tema ‘Giorno dei Morti’ è un po’ un cliché che spesso ci si aspetta di vedere in un ristorante messicano, ma osservando più da vicino è possibile capire ciò che fanno gli scheletri, e la cosa fa sorridere”, osserva de Cumptich. “Vogliamo che i clienti scherzino con noi e si divertano”.
Ogni menu raffigura una posizione diversa e il designer ammette di aver dovuto attenuare alcune delle raffigurazioni. A fare da sfondo ai disegni vi è un mosaico geometrico stampato su gradiente caldo o freddo per ricordare le tecniche di stampa popolari presenti in Messico.