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Mascherine antivirus: proteggono, ma solo rispettando distanze e igiene
Uno dei modi per combattere il COVID19 è indossare mascherine antivirus.
Lo dice l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), lo dicono i medici, gli istituti di ricerca e diversi stati stanno imponendo ai propri cittadini di indossare mascherine antivirus per contenere la diffusione del nuovo coronavirus.
Nonostante sia uno strumento utile a limitare la diffusione del covid19, c’è un acceso dibattito attualmente in corso sulle mascherine antivirus. Questo perché, il semplice uso della mascherina, non è sufficiente a proteggere dal contagio. L’azione antivirus della mascherina c’è solo se questa viene indossata nel modo corretto e se vengono rispettate anche le linee guida anti contagio diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Per combattere il covid19, infatti, bisogna rispettare tutte le seguenti pratiche:
- Mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro dalle altre persone nei luoghi pubblici
- Non toccarsi naso, bocca e occhi quando ci si trova in luoghi pubblici
- Indossare correttamente le mascherine protettive in pubblico
- Lavare frequentemente e accuratamente le mani con soluzioni alcoliche o con acqua e sapone
Quindi le mascherine protettive combattono il virus solo se si rispettano tutte le indicazioni igieniche di prevenzione. Se indossiamo la mascherina, ma trascuriamo le altre norme di comportamento, rischiamo di vanificare la sua efficacia di barriera protettiva. È importante sottolinearlo.
In questo articolo vedremo in concreto come le mascherine contrastano il covid19 e tipi principali di mascherine antivirus in commercio.
Mascherine antivirus: come funzionano e come limitano la diffusione del covid19
Fino ad oggi l’OMS non si è espressa a favore dell’obbligo di indossare le mascherine imposto da alcuni stati a tutti i cittadini. Ma c’è da dire che la stessa OMS si è riservata di modificare il suo parere in corso d’opera, e sta seguendo attentamente le pratiche di prevenzione adottate dai singoli stati alle prese col covid19 in tutto il mondo.
La funzione principale delle mascherine antivirus è quella di limitare la diffusione delle goccioline di saliva (le famose “droplets”, in inglese) che sono il principale veicolo di trasmissione del virus sia da parte delle persone con sintomi conclamati, sia da parte dei cosiddetti “asintomatici”, ossia di quei soggetti che, pur non mostrando i sintomi più evidenti del covid19 (raffreddore, tosse, febbre), sono ugualmente contagiosi.
Per essere efficaci, le mascherine antivirus devono coprire interamente bocca e naso, dal momento che da lì escono le goccioline di saliva attraverso gli starnuti, i colpi di tosse e parlando. Queste goccioline sono pericolose perché possono entrare in contatto con naso, bocca e occhi delle persone sane vicine, oppure possono depositarsi sulle superfici di oggetti contaminandole. Ecco perché è così importante indossare mascherine protettive contro il Covid19.
Ogni mascherina è un “antivirus”: che sia più o meno sofisticata, che possegga più o meno strati, che abbia valvole o filtri, in ogni caso la mascherina è uno dei migliori alleati a disposizione in questo momento, assieme al distanziamento sociale, fino all’arrivo di una cura efficace o di un vaccino contro il covid19.
Mascherine antivirus: i diversi tipi in commercio e la loro efficacia
Le mascherine antivirus in commercio, che sono di diversi tipi, ostacolano la diffusione delle goccioline contagiose e svolgono la funzione di barriera. Ci sono diversi tipi di mascherine attualmente in commercio, e ciascuno ha un suo specifico livello di protezione dal coronavirus.
Le mascherine protettive si dividono in diversi tipi.
- Mascherine in tessuto per uso non sanitario
- Mascherine chirurgiche
- Mascherine di alta protezione (KN95, FFP2 e FFP3)
Vediamo in sintesi le loro caratteristiche.
1.Mascherine in tessuto per uso non sanitario
Sono mascherine antivirus che possono essere prodotte utilizzando qualsiasi tipo di tessuto. Non hanno una funzione medica e non possono essere indossate dal personale sanitario. Sono mascherine in tessuto che devono essere comode e coprire completamente naso e bocca. Il loro utilizzo va bene per chi deve uscire per fare la spesa o in luoghi pubblici nei quali sia possibile rispettare agevolmente le distanze di sicurezza di almeno un metro. Il tessuto funge da barriera e limita la diffusione delle goccioline di saliva. Possono essere lavate facilmente e sterilizzate dopo il loro uso.
2.Mascherine chirurgiche
Sono le mascherine di colore blu usate spesso dai medici e dai dentisti. Queste mascherine proteggono non tanto chi le indossa, quanto chi sta attorno, in quanto hanno la capacità di trattenere efficacemente le goccioline di saliva che possono essere contaminate. Hanno una efficacia di filtraggio in uscita superiore rispetto alle mascherine non sanitarie in tessuto, ma anche per queste mascherine la funzione è quella di evitare che il contagio si propaghi. Quindi non sono consigliate per il personale medico. E sono usa e getta: quando diventano umide dopo il primo utilizzo vanno gettate.
3.Mascherine di alta protezione (FFP2, FFP3, KN95 e N95)
Sono le mascherine antivirus a più alto livello di protezione. Sono indossate soprattutto dal personale sanitario, costretto a non poter rispettare le distanze di sicurezza per via della necessaria vicinanza ai pazienti per svolgere i trattamenti terapeutici. Sono mascherine appositamente studiate per filtrare l’aria in entrata e in uscita in modo superiore rispetto alle altre mascherine. La loro capacità filtrante è elevatissima e sono le uniche mascherine antivirus che proteggono (qualora sprovviste di valvole) sia in entrata che in uscita. Le mascherine antivirus FFP2 dotate di valvole, infatti, filtrano solo l’aria in ingresso, ma non quella in uscita. Quindi proteggono solo chi le indossa e non chi è vicino. Anche queste sono mono uso. In questo preciso momento l’OMS suggerisce di riservare le mascherine ad alta protezione (FFP2, FFP3, N95 e KN95) al personale medico e invita le persone a adottare le altre tipologie. Soprattutto in virtù della difficoltà diffusa nel trovare le mascherine antivirus in questo momento.Mascherine antivirus: il problema della scarsa reperibilità e il movimento #masks4all
In futuro dovremo indossare quotidianamente le mascherine per spostarci nei luoghi pubblici o per andare al lavoro.
Questo è già diventato un obbligo in alcuni stati del mondo. Questa enorme richiesta di mascherine antivirus comporta un problema: le mascherine sono molto difficili da trovare. La richiesta è ingente e avviene in contemporanea in quasi ogni parte del globo. A volte è difficile trovare anche le mascherine protettive più semplici. Per questo motivo tantissime aziende stanno riconvertendo le proprie produzioni per produrre mascherine e contribuire a soddisfare la grande richiesta.
Alcuni paesi che, inizialmente, non avevano insistito sull’adozione collettiva delle mascherine, progressivamente ne hanno promosso l’utilizzo per le uscite in pubblico dei cittadini. Di più: molti hanno addirittura incoraggiato le persone a proteggersi con mascherine “fatte in casa”, condividendo video tutorial che spiegano come approntare mascherine antivirus fatte in casa recuperando oggetti di uso comune.
Questo perché emergono evidenze scientifiche secondo le quali indossare una mascherina, anche di tipo non medico, funge da barriera per la diffusione delle goccioline di saliva che sono il veicolo principale di diffusione del virus per le persone. Le mascherine, anche in semplice tessuto, sono quindi un’utile barriera antivirus che protegge soprattutto gli altri. Se tutti la indossiamo, e manteniamo le distanze di sicurezza e adottiamo le altre norme igieniche di prevenzione, aumentiamo il livello di sicurezza collettiva e facciamo una buona azione per tutti. E se tutti ci tuteliamo a vicenda indossando mascherine protettive, allora il rischio di contrarre il covid19 si abbassa notevolmente.
In America è nato persino un movimento chiamato #Masks4All che promuove la produzione di mascherine fatte in casa, anche artigianalmente, perché ogni tipo di mascherina è un vero e proprio “antivirus”. Il sito di #Mask4all raccoglie testimonianze video e scritte tratte dalle disposizioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), dagli studi scientifici intergovernativi e dalle pubblicazioni delle più importanti testate internazionali sulla necessità di munirsi di mascherine protettive per combattere la diffusione del virus.
Mascherine antivirus in tessuto: anche Pixartprinting scende in campo e le produce
Vista la difficoltà nel trovare mascherine per proteggere dal covid19, Pixartprinting ha riconvertito la sua linea produttiva per fabbricare due tipi di mascherine antivirus:
- le mascherine anvitirus semplici in tessuto
- le mascherine antivirus filtranti trumask® pro
Mascherine antivirus in tessuto di Pixartprinting: barriera meccanica semplice e lavabile
Sono mascherine antivirus in tessuto monostrato (poliestere) che non sono dispositivi di protezione individuale, né sanitario. Ciononostante, per un uso quotidiano e rispettando le distanze di sicurezza e le norme igieniche, aiutano a proteggere la collettività in quanto riducono la diffusione delle goccioline di saliva potenzialmente contagiose. Sono inoltre lavabili in lavatrice. Puoi acquistarle qui.
Mascherine antivirus estive: leggere e in tessuto filtrante triplo strato
Mascherine antivirus filtranti trumask® pro di Pixartprinting: protezione, comodità e design
Le mascherine antivirus filtranti trumask® pro mantengono i pregi delle mascherine in tessuto e ne aumentano l’efficacia filtrante e protettiva dalle microparticelle e dal virus. Le mascherine filtranti trumask® pro sono realizzate con filtro integrato in nanofibre per filtrare le polveri sottili nocive, i batteri e le microparticelle contaminate. Hanno un’efficacia filtrante del 90%. Sono lavabili in lavatrice a 60 gradi e riutilizzabili. Inoltre curano l’estetica. Ciascuna trumask® pro è colorata con colori e trame che le rendono anche belle da indossare. Le trovi qui.