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Iridescente e cangiante, il colore della madreperla è un mistero naturale. Originata dal materiale con cui sono ricoperti i lati interni dei gusci di conchiglie, la madreperla è stato uno dei primi modi coi quali l’umanità ha realizzato gioielli e ornamenti.
Si dice anche che questo colore ispiri la creatività e l’intuizione, forse proprio per i suoi riflessi delicati e sorprendenti. Il madreperla e tutte le sue tonalità sono inoltre simbolo di eleganza e di lusso. Non è strano quindi che sia utilizzata a diverse latitudini e per i motivi più disparati.
Oggi scopriamo qualcosa di più su questo materiale e sul suo caratteristico colore. Benvenuti nel mondo marino del madreperla!
Che colore è il madreperla?

Solitamente con madreperla ci si riferisce al materiale che si trova all’interno di alcuni gusci di conchiglie. In natura, la madreperla è un materiale di un particolarissimo colore bianco iridescente – ovvero che presenta riflessi cangianti e mobili: rosa, verde, bianco, blu! Si crede che queste tonalità della madreperla abbiano un effetto calmante e che stimolino la creatività e l’intuizione.
Quando viene stampato o utilizzato in forma artificiale per arredamenti e grafiche, con colore madreperla si intende perlopiù un colore bianco chiaro, sfumato con un sottotono nocciola, decisamente elegante.

Il codice colore Pantone per la madreperla è 12-1006 TPX. Se volete utilizzarlo in un progetto digitale, il codice HEX del colore madreperla è #f7edec.
L’origine della madreperla
Perdonateci una piccola digressione scientifica, ma l’origine del materiale da cui prende il nome il colore madreperla è così affascinante che sarebbe un peccato non raccontarla. La madreperla è infatti un materiale organico, ovvero prodotto da esseri viventi. In particolare sono alcune specie di molluschi marini che ne laminano l’interno delle loro conchiglie: il tutto avviene abbastanza misteriosamente, ma a quanto pare il processo inizia quando un granellino di sabbia o altro materiale esterno entra in contatto con i tessuti più morbidi del mollusco. Per proteggersi il mollusco crea questi strati di carbonato di calcio e di una proteina, la conchiolina.
Molti molluschi marini realizzano questa copertura particolare all’interno delle loro conchiglie, ma i più famosi e ricercati si trovano nelle acque tropicali del Mar Rosso, nel Golfo Persico, a Ceylon, nelle Indie olandesi, fin lungo le coste dell’Australia, in Cina, in Giappone.
Estrarre e lavorare la madreperla è tutt’altro che semplice: bisogna liberare le conchiglie dalla crosta esterna e tagliare il materiale pensando già al suo utilizzo. La madreperla iridescente viene poi pulita, o a mano o tramite speciali macchinari. Nonostante questo, fin dall’inizio dei tempi l’umanità ha apprezzato la madreperla, incuriosita dal suo particolare colore, utilizzandola per oggetti speciali e ornamenti.
Madreperla, il colore che da millenni affascina l’umanità
Presente nelle conchiglie di alcuni molluschi e nello strato interno delle perle, la madreperla è stata uno dei primi materiali che gli esseri umani hanno utilizzato per decorare. Le conchiglie dai colori più belli venivano bucate e indossate come ornamenti, mentre i primi artefatti in madreperla sono stati ritrovati in quella che oggi è la Turchia e datano a circa 8.000 anni fa.

In Cina la madreperla era utilizzata per impreziosire mobili ed oggetti decorativi. E una recente ricerca ha scoperto che la madreperla era utilizzata dagli antichi romani per decorare le proprie ville nella penisola iberica. Anche durante il Rinascimento la madreperla era una materiale usato e ricercato, soprattutto per rappresentare scene religiose, ma anche in intarsi e altre decorazioni.
A partire dal Seicento un’altra moda coinvolge la madreperla: quella dei bottoni. I bottoni in madreperla divennero così famosi che all’inizio dell’Ottocento l’industria dei bottoni usava oltre 100 tonnellate di ostriche ogni anno.
Ma la fascinazione per la madreperla e per il suo colore cangiante si trova in ogni epoca e latitudine, e per gli usi più diversi. Ecco qui una carrellata di esempi da tutto il mondo e da epoche diverse.




Arredamenti, vestiti e design, il colore madreperla oggi
La madreperla e il suo elegante colore continuano a ispirare oggigiorno chi lavora nell’arredamento, nel design e nella moda. Nelle passerelle, infatti, non è raro trovare creazioni color madreperla. Ne ha fatto largo uso ad esempio la casa di moda Chanel nel 2011 con abiti iridescenti e fondali a tema.

Una delle stiliste contemporanee che fa più grande uso della madreperla – e delle perle – è la britannica Simone Rocha. Nel 2014 Rocha applicò delle perle (finte) a colletti, polsini e gambaletti della sua collezione e da quel momento non ha più smesso. Ci sono ad esempio una borsa che assomiglia a una perla gigante e degli eleganti orecchini che sfruttano il colore madreperla.
Chanel usa il madreperla non solo in passerella, ma anche in occhiali da sole vintage. In molti modelli si nota infatti il logo Chanel, la famosa doppia c, in forma di inserto color madreperla.

Se ci allontaniamo dalle passerelle, troviamo altri interessanti esempi nel design e nella cultura pop. Fender – l’iconico brand di chitarre elettriche – ha usato inserti madreperla per il battipenna di alcuni modelli di una delle sue migliori chitarre: la Stratocaster. Uno stile “anni Ottanta” molto ricercato anche da cultori contemporanei dell’epoca: in alcuni casi però l’amore per questo materiale scade nell’eccesso, come nel caso di una chitarra totalmente madreperla.
Nell’arredamento invece il colore madreperla è quasi sempre unicamente sinonimo di eleganza, a volte con un tocco retrò. Spesso viene usato nei bagni di alta classe, in formato mosaico, per inquadrare specchi o dare luminosità ad alcuni accessori. In altre occasioni, finiture madreperla impreziosiscono pavimenti e mobili.

E voi cosa pensate del colore madreperla? Lo usereste nel vostro prossimo progetto di design?