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La personalizzazione è un tema chiave per l’espressione della propria personalità. In ogni circostanza, e in quasi ogni settore del mercato, siamo alla ricerca di qualcosa di personalizzato. Questo perché vogliamo sentirci unici e diversi da tutti gli altri.
Allo stesso modo, anche le aziende vogliono differenziarsi le une dalle altre. Soprattutto a livello di branding, l’unicità e la riconoscibilità sono elementi chiave per la buona riuscita della comunicazione e per il successo commerciale. Proprio per questo motivo nascono i marchi, elementi grafici con il principale scopo di rendere una azienda od organizzazione riconoscibile.
Nel vastissimo universo del branding troviamo diversi elementi grafici che aiutano le aziende a rendersi immediatamente riconoscibili, a colpo d’occhio. Quando pensiamo agli elementi grafici più famosi, per identificare un brand, ricordiamo subito i loghi.
Questi sono figure, che rappresentano un prodotto, un servizio, un’azienda od organizzazione. Un logo è tipicamente è costituito da un simbolo o da una versione o rappresentazione grafica di un nome. Qui ne potete vedere alcuni tra i più o meno riusciti.
Possiamo dividere i loghi in due tipologie:
1. Simboli o icone
2. Logotipi
I simboli
I simboli sono immagini semplici ed intuitive che rappresentano una azienda. Questi possono essere di tipo figurativo, associativo oppure astratto. Questo tipo di loghi devono essere riconoscibili istantaneamente, memorabili e funzionare quando riprodotti in qualsiasi dimensione.
I logotipi
I logotipi o marchi denominativi rappresentano una azienda tramite il suo nome (o tramite il suo acronimo) utilizzando solo il lettering. Lo stile tipografico del logotipo è unico e si deve differenziare dai possibili omonimi. Anche in questo caso la leggibilità è la chiave della riuscita di un logotipo.
Nello sviluppo dell’immagine coordinata di una azienda, oltre al logo, vanno inseriti altri elementi grafici, tra cui uno o più font da utilizzare su tutti gli elementi della identità. Negli ultimi anni si è sviluppata la tendenza delle grandi aziende di disegnare (o far commissionare) un font personalizzato, al posto di sceglierne uno già esistente ed acquistarlo presso una fonderia.
I font personalizzati sono stati introdotti una decina di anni fa nell’industria tecnologica. Lo scopo era quello di risparmiare denaro, non dovendo pagare la licenza di font esistenti. Ad oggi, lo scopo non sembra più essere quello del risparmio, ma è invece legato alla personalizzazione.
Un font ad hoc comunica l’identità dell’azienda in ogni stralcio di testo. È sicuramente tra gli strumenti più importanti per incorporare l’individualità del brand in qualsiasi medium.
Nonostante la commissione per un font personalizzato possa costare fino a 100.000 dollari per le grandi aziende, nel lungo periodo potrebbe risultare anche un risparmio economico. Vediamo 4 esempi di brand che hanno deciso di realizzare il proprio font personalizzato.
Youtube: un font immediato e iconico
YouTube, la piattaforma online di intrattenimento video più famosa al mondo, ha subito un “brand refresh” nel 2017. L’anno successivo l’azienda ha deciso di introdurre un font personalizzato, il YouTube Sans (https://saffron-consultants.com/projects/youtube).
Nel caso di YouTube, il punto di partenza per il nuovo font è stato il bottone “Play”. Questo è stato perfezionato in modo da rendere angoli e curve armoniosi.
La forma delle lettere è ispirata proprio a questo bottone: arrotondato per abbinarsi a i contorni esterni dell’icona, e con tagli diagonali ripresi dal triangolo centrale.
Lo scopo principale di questo font è quello di esprimere al meglio l’estetica dell’azienda stessa. Questo carattere tipografico è particolare ed espressivo, ma allo stesso tempo semplice ed incisivo, proprio come l’anima di YouTube.
Giochi Olimpici – Londra 2012: un font che richiama gli Dei
Nel 2012 si sono svolti i Giochi della XXX Olimpiade a Londra. Per questa colossale serie di eventi è stata creata una identità comprensiva di moltissimi elementi. Il più importante tra tutti è il marchio.
È stato disegnato un simbolo che rappresentasse i numeri 2, 0, 1, e 2, in una composizione quadrata. L’ispirazione proviene dallo spirito della città e dalla sua anima architettonica. La caratteristica più importante di questo logo è la flessibilità: poter dialogare con loghi dei partner e degli sponsor, e poter essere utilizzato come spazio per inserire immagini e contenuti multimediali.
Tra gli elementi creati per l’identità dei trentesimi Giochi Olimpici è stato creato un font ad hoc. 2012Headline (https://fonts2u.com/london-olympics-2012.font) è stato progettato per l’utilizzo in titoli e scritte di grande dimensione ed importanza.
Questo carattere tipografico si ispira ad un altro font del 1997, il Klute, disegnato basandosi sulla scrittura gotica e su antichi graffiti. Da qui si capisce la scelta di ispirarsi a questo font: la forma delle lettere riporta al mondo degli antichi greci ed ai Giochi Olimpici Antichi.
E se i più scettici si chiedono allora il perché della “o” completamente tonda, possono trovare risposta nel collegamento con i cerchi olimpici, simbolo per eccellenza dei Giochi.
Prada: un font personalizzato che amplia il logotipo
Prada è una tra le case di moda più famose al mondo. Nato a Milano nel 1913, e tutt’ora nelle mani della nipote del fondatore Miuccia Prada, è un brand che ha saputo farsi riconoscere nel corso della storia.
Il logotipo dell’azienda è rimasto pressoché invariato dalla sua fondazione. Lo stile tipografico del marchio è rimasto lo stesso, pur subendo rifiniture nel corso del tempo. Questo logo è tra i più riconoscibili nel mondo della moda, iconico ed unico.
Nel 2012, Prada in collaborazione con uno studio di design, ha deciso di lavorare su un font personalizzato. È nato così il Prada Candy (https://www.designspiration.net/save/6530643175848/), un progetto tutt’ora in evoluzione.
Il motivo della nascita di questo progetto deriva dalla volontà di espandere la notorietà del logotipo. Ampliare la risorsa principale del brand ed applicarne la sua unicità su tutti i materiali di comunicazione.
Con il passare del tempo, questo carattere tipografico ha assunto il compito di riportare nell’universo del brand Prada i nuovi prodotti, o quelli che più si distanziavano dall’idea del brand. Ha quindi lo scopo di aggiungere una connessione extra con il brand.
A livello tecnico, il font è stato disegnato per l’utilizzo solo in maiuscolo e su poche parole. Questo ha permesso di mantenere connessione con il logotipo, e di non perdere originalità, standardizzandolo.
Apple… Il testo c’è, e si vede!
Alcune aziende utilizzano solo un logotipo, altre usano un logotipo insieme ad un simbolo. Sono pochissime le aziende che possono permettersi di usare semplicemente un simbolo, senza tipografia. Apple è una di queste. La sua notorietà è tale che la famosa mela è sufficiente per riconoscere il brand.
Questo simbolo è cambiato pochissimo dalla fondazione dell’azienda, ed è sempre stato molto riconoscibile. Raramente infatti l’azienda appone la parola “Apple” accanto al simbolo.
A livello di tipografia, l’azienda ha utilizzato per molti anni il font Helvetica. Sicuramente il font più celebre, è noto per la sua chiarezza e semplicità.
Nel 2013 Apple ha deciso di realizzare il proprio font, il San Francisco (https://developer.apple.com/fonts/). Azienda nota per lo stile essenziale e minimalistico, il carattere realizzato è un sans serif, che a colpo d’occhio sembra molto simile all’Helvetica.
Ancora una volta, dietro alla scelta della creazione di questo font troviamo la personalizzazione. L’azienda rinforza la propria identità creando un font che andrà su ogni dispositivo prodotto, e quindi visualizzato da miliardi di persone al mondo.
Insieme all’elemento di unicità, Apple ha agito seguendo ragioni pratiche. San Francisco è infatti un carattere studiato nei minimi dettagli per migliorare la leggibilità su schermo. Le forme delle lettere sono ideali per l’utilizzo su dispositivi elettronici, e specialmente di piccole dimensioni.
In conclusione quindi, anche se Apple ha un logo che si discosta dagli esempi precedenti, la necessità di un font ad hoc è la stessa. Il simbolo è molto forte e istantaneamente riconoscibile, ma un custom font è necessario per trasmettere la personalità dell’azienda su tutta la sua immagine coordinata.
Questo carattere rispecchia inoltre un duplice aspetto: sia il minimalismo di Apple, sia la funzione pratica della leggibilità.