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Parigi ha scelto il logo per i prossimi giochi olimpici
I Giochi Olimpici e Paralimpici estivi e invernali non sono solo eventi sportivi. Rappresentano un simbolo globale che, come la Coppa del Mondo di calcio, è uno degli eventi più diffusi e seguiti in tutto il mondo. Pertanto, non è facile riunire e accontentare tutti con un’unica identità, in particolare gli abitanti del paese in cui si svolgono i Giochi. Il logo dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 è un esempio perfetto poiché appena svelato, ha diviso i grafici e più in generale tutti i francesi. All’inizio, la città di Parigi aveva presentato un logo per la candidatura molto simbolico con doppia lettura, una Torre Eiffel che componeva il numero 24. L’idea era quella di creare un segno di riconoscimento per mettere in risalto la città di Parigi e la Francia. E cosa poteva esserci di meglio di “la Lady di Ferro” immediatamente riconoscibile in tutto il mondo?
Un logo che ha suscitato commenti e dibattiti
Ma per il nuovo logo, l’obiettivo era diverso. La città ha voluto raccontare la sua visione dei Giochi da trasmettere al mondo, offrire un nuovo modello di Giochi attraverso un’identità che colpisca e lasci il segno. Il 21 ottobre scorso, il nuovo logo è stato presentato durante una serata al Grand Rex di Parigi. E possiamo dire che è radicalmente diverso dal precedente. Creato dall’agenzia Royalties-Ecobranding, il nuovo emblema dei Giochi di Parigi combina tre simboli: un cerchio d’oro che rappresenta una medaglia d’oro, la fiamma Olimpica che sventola e un volto femminile, quello di Marianne. I primi due rappresentano ovviamente lo sport e le Olimpiadi mentre l’ultimo è un’allegoria della Repubblica francese. La tipografia usata per scrivere “Paris 2024” è allo stesso tempo raffinata ed elegante. Fa riferimento al periodo Art Déco tra le due guerre e alle Olimpiadi di Parigi del 1924, dove per la prima volta fu creato un logo per questo evento. E sotto ci sono gli anelli olimpici o i tre agitos paralimpici. Questa è la prima volta che l’emblema sarà comune ai Giochi Olimpici e Paralimpici, a parte questa piccola distinzione.
In ogni caso, il logo non ha mai ottenuto un giudizio positivo unanime, specialmente sui social network in cui i commenti lasciati sono tantissimi. Alcuni hanno effettivamente criticato l’assenza della Torre Eiffel, un simbolo considerato essenziale a Parigi. Altri ritengono che la dimensione sportiva sia completamente assente da questo logo o si rammaricano per il fatto che i Giochi Olimpici siano rappresentati da un semplice volto. Gli utenti di Internet hanno anche scoperto che c’è una forte somiglianza con il logo dell’applicazione di incontri Tinder e altri ci hanno visto addirittura il logo di un’insegna di un salone da parrucchiere.
Frédéric Tourrou, graphic designer di Tolosa noto con lo pseudonimo di “Beasty” che ha collaborato, tra l’altro, con il brand di orologi Tag Heuer e con l’app VTC Heetch, ha commentato: “Stiamo parlando di sport in questo caso, non della settimana della moda. Almeno, con la Torre Eiffel, c’era questo sentimento di elevazione, di volontà di superare se stessi. Quest’ultimo logo, è piatto, non c’è dinamismo”.
Anche lo studio di grafica e design Graphéïne ha fortemente criticato questo logo: “Come possiamo creare una cosa simile nel 2019, un logo di genere, femminile e sexy??? Un taglio a caschetto e labbra seducenti!!! Non ci posso credere. I Giochi Olimpici non sono un salone di bellezza”. Secondo Julie Matikhine, Direttrice del marchio Paris 2024, il logo ha riscosso immediatamente grande successo: “All’inizio avevamo circa cinquanta proposte, ma siamo davvero rimasti colpiti da quello che potete vedete adesso. Il volto si è evoluto. È stato perfezionato, ma il progetto iniziale era questo. Abbiamo solo contribuito a farlo ingrandire”.
Non solo Parigi: gli altri loghi dei giochi olimpici controversi
Pertanto, non è sempre facile accontentare tutti con un semplice logo, che deve essere unificante e trasmettere i valori dello sport, la volontà di superare se stessi e la fratellanza tra le nazioni. Ma quello di Parigi del 2024 non è l’unico ad essere stato chiacchierato. Alcune persone a volte vedono in questi loghi dei Giochi Olimpici simboli o messaggi subliminali che vi sono più o meno sottilmente nascosti. Quello delle Olimpiadi di Londra 2012, per esempio, aveva suscitato molte controversie: il Comitato Olimpico iraniano vedeva in esso le lettere “S”, “I”, “O” e “N” e quindi il simbolo di un latente sostegno a Israele, mentre altri ci hanno visto una posizione sessuale.
Il logo di Pechino 2008 era stato additato molte volte di voler denunciare la repressione del regime cinese e le sue deboli disposizioni in merito al rispetto per i diritti umani. Inoltre, si riteneva che quello di Montreal 1976 rappresentasse il gesto del dito medio. E infine, quelli di Rio 2016 e di Tokyo 2020 sono stati accusati di plagiare altri loghi.