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Tutte le grandi aziende cercano di rendere riconoscibili i loro loghi. Per questo, scelgono con cura i colori, le forme e le tipografie utilizzate. E generalmente il tutto funziona alla perfezione. Avendoli costantemente sotto i nostri occhi, siamo in grado di riconoscerli e identificarli a prima vista. Ma paradossalmente, a furia di trovarsi di fronte questi loghi regolarmente ogni giorno, prestiamo loro meno attenzione e talvolta ci sfuggono messaggi e simboli subliminali che vi sono più o meno sottilmente nascosti. Andiamo quindi a scoprirli insieme.
FedEx
La società specializzata nel trasporto internazionale di merci ha sicuramente uno dei loghi più famosi. Molto semplice, presenta una freccia nello spazio negativo del logo, tra le lettere “E” e “X”. Questa freccia minimalista trasmette un’impressione di movimento, velocità e precisione. Tre criteri che corrispondono perfettamente ai valori dell’azienda. E neanche Tom Hanks nel film “Cast Away” può affermare il contrario.
Carrefour
Un altro logo che utilizza lo spazio negativo è quello dell’insegna della grande distribuzione Carrefour. Il logo del marchio di origine francese ha innanzitutto i colori del tricolore del Paese. Presenta poi due frecce che indicano due direzioni opposte e che esprimono l’idea di un incrocio (“carrefour” appunto in lingua francese). E infine, la lettera C, la prima lettera del nome dell’azienda, risulta ben visibile nello spazio negativo tra la freccia rossa e la blu.
RATP
Rimaniamo in Francia con il logo della società dei trasporti pubblici parigina, la RATP. Qui, il cerchio verde simboleggia il distretto di Parigi. La linea blu, d’altra parte, non rappresenta una linea della metropolitana ma la Senna che attraversa la città. Possiamo anche notare che questa linea forma la sagoma di un volto rivolto verso il cielo.
Toyota
Il logo Toyota è composto da tre ellissi che rappresentano tre cuori: quello del cliente, quello del prodotto e quello del progresso nel campo della tecnologia. Possiamo anche distinguere una “T” formata dalle due ellissi interne. Infine, queste diverse parti del logo formano le lettere della parola Toyota. Questo nome si ispira a quello della famiglia fondatrice Toyoda. Fu cambiato in Toyota perché, in giapponese, quest’ultimo nome si scrive con otto tratti grafici (numero portafortuna in Giappone), contro i dieci di Toyoda.
Toblerone
Il logo del marchio della cioccolata creata nel 1908 da Theodor Tobler si rifà alle sue origini. La montagna rappresenta innanzitutto il Cervino, uno dei simboli della Svizzera. In secondo luogo, possiamo trovare il nome della capitale svizzera nella parola “Toblerone”. Ma non è tutto! Possiamo anche scorgerne il simbolo, il profilo dell’orso nascosto nella montagna, mascotte ed emblema della città di Berna, città natale di Tobler.
Unilever
Un altro famoso logo con una moltitudine di simboli è quello di Unilever. Ne contiene addirittura 25 per l’esattezza. La multinazionale olandese-britannica produce infatti una grande quantità di merci di ogni tipo e ce le illustra attraverso tutti i pittogrammi che compongono la “U”, simbolo del marchio. Ognuno rappresenta un valore dell’azienda o un tipo di prodotto, come l’uccello che evoca la libertà o le ciocche di capelli che si riferiscono a una gamma di prodotti dell’azienda stessa.
Sony Vaio
Il logo Sony Vaio è molto più difficile da capire per coloro che non sono esperti di informatica. In effetti, la parola Vaio non viene dal nulla. L’onda formata dalla “V” e dalla “A” simboleggia il segnale analogico di base mentre la “i” e la “o” assomigliano ai numeri 1 e 0 che rappresentano la codificazione binaria e quindi il mondo digitale. “Vaio” vuole indicare l’evoluzione dall’era analogica a quella digitale.
BMW
Il marchio tedesco, creato nel 1916, originariamente produceva aeromobili. Ma in seguito al trattato di Versailles del 1919, che venne stipulato dopo la prima guerra mondiale, fu proibito all’azienda di continuare questa attività e si passò quindi alla produzione di motociclette e automobili. Pertanto, spesso ed erroneamente pensiamo che il logo rappresenti un cielo blu associato a un’elica rotante. In realtà si tratta dei colori della bandiera dello stato della Baviera distribuiti in senso opposto perché è illegale in Germania usare simboli nazionali in un marchio.
Adidas
Un altro marchio tedesco molto famoso è quello di Adidas, creato nel 1949 da Adolf Dassler. Il logo combina il nome del fondatore “Adi” con le prime tre lettere del suo cognome “Das”. Questo logo si è evoluto più volte nella sua storia, ma nella sua versione attuale, che risale al 1991, simboleggia una montagna stilizzata. Questa montagna illustra i valori del marchio: il gusto per la sfida e l’avventura, il coraggio e la voglia di progredire continuamente.
Airbnb
Infine, soffermiamoci su un logo di cui si è parlato molto nel 2014, quando il marchio era in fase di rebranding, quello della piattaforma online per l’affitto di alloggi e camere: Airbnb. Possiamo dire subito che rappresenta le lettere “A” di “Airbnb” e “B” della firma del marchio “Belong Anywhere”. Ma è anche composto da diversi simboli nascosti che trasmettono la politica e gli ideali della piattaforma stessa: persone per “people”, luoghi per “places” e amore per “love”.