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Era il 27 ottobre 1954 quando in un cinema della popolosa città giapponese di Nagoya uscì in anteprima un film destinato a rimanere scolpito nell’immaginario collettivo. Sullo schermo della fumosa sala venivano proiettate le immagini di un gigantesco lucertolone radioattivo. Il mostro aveva tutte le caratteristiche per non passare inosservato: era alto 50 metri, aveva una misteriosa origine oceanica ed era stato risvegliato da test atomici. E ora, dopo aver distrutto un villaggio di pescatori, si stava dirigendo verso Tokyo! Nasceva così 70 anni fa, il mito immortale di Godzilla.
Ideato e realizzato nel giro di pochi mesi, Godzilla detiene ancora oggi un record da Guinness dei primati: è infatti il franchise cinematografico più longevo di sempre. La sua produzione inizia nel 1954 e arriva fino ad oggi con ben 38 film – di cui 33 giapponesi e 5 hollywoodiani. L’ultimo capitolo del franchise è uscito proprio nel 2024, in occasione del 70esimo compleanno del mostro giapponese: Godzilla e Kong – Il nuovo impero.
Ad accompagnare la lunga storia del mostro nipponico per eccellenza ci sono anche molti, stupendi prodotti stampati: su tutti le innumerevoli locandine – giapponesi, americane, europee – che raccontano non solo di epoche ed estetiche diverse, ma anche di modi differenti di interpretare il messaggio incarnato dall’atomico mostro primordiale!
Quali sono le più belle locandine di Godzilla? Eccone alcune.
La prima locandina di Godzilla, in assoluto
A volte i personaggi fantastici più riusciti vengono al mondo abbastanza in fretta. Succede così: sembrano emergere spontaneamente da un sentimento comune e vanno dritti a colpire la sensibilità del pubblico. Questo è stato sicuramente il caso di Godzilla.
Il mito di Godzilla nasce da una produzione andata male: la Toho film – all’epoca il colosso della cinematografia giapponese – doveva girare un film di guerra, ma le cose non funzionarono. Nel frattempo, nel marzo 1954, accadde un incidente che scosse l’opinione pubblica di tutto il Giappone. Le radiazioni scaturite da un test atomico americano nel Pacifico colpirono la Lucky Dragon Number 5, una nave giapponese di pescatori, causando la morte di un marinaio.
Fu questo evento, che ricordava il troppo vicino passato atomico del Giappone, a fornire la prima ispirazione del film Godzilla: visto che la produzione del film di guerra era andata male, gli sforzi si concentrarono sullo sviluppo di una pellicola che parlasse di un mostro marino risvegliato dai test atomici. Addirittura, un mostro reso ancora più distruttivo dalle radiazioni. Alla fine dell’ottobre dello stesso anno, il primo Godzilla era già nei cinema. A firmare la regia fu Ishirō Honda!
La locandina della versione statunitense di Godzilla: un film assai diverso
In Giappone, Godzilla riscosse un buon successo: fu l’ottavo film più visto del 1954. Non rimaneva ora che farne un prodotto internazionale!
Nel 1956 uscì dunque la versione statunitense di Godzilla. Il film era stato pesantemente ritoccato rispetto all’originale giapponese, tanto che meritava un nuovo titolo: Godzilla, King of the Monsters! Questa è la locandina originale americana.
Per rendere appetibile il film al pubblico americano, infatti, furono girate – in una manciata di giorni – alcune scene aggiuntive. Comparve addirittura un nuovo protagonista: un reporter americano, interpretato da Raymond Burr, inviato in Giappone per coprire la notizia dell’attacco del gigantesco mostro!
Ne risultò un film meno cupo rispetto all’originale giapponese, ma fu questa versione che venne maggiormente distribuita nel resto del mondo contribuendo a creare il mito mondiale di Godzilla!
Le atomiche locandine di Godzilla!
La differenza principale tra il Godzilla giapponese e quello americano era però una: nella produzione statunitense furono appositamente evitati – o addirittura rimossi – i riferimenti più espliciti alla bomba atomica e ai test nucleari.
D’altronde erano stati proprio gli statunitensi – appena nove anni prima dell’uscita del film – a sganciare su Hiroshima e Nagasaki la bomba atomica, in grado di portare nelle città la stessa devastazione immaginata in Godzilla.
Non tutte le versioni occidentali del film erano però pronte a eludere del tutto l’origine atomica del terribile mostro e il suo messaggio antinucleare. Almeno per quanto riguarda le locandine. Nella locandina originale francese del 1956, ad esempio, una serie di strilli sottolineano che Godzilla il seminatore di panico è una terribile conseguenza dell’esperienza atomica.
Allo stesso modo, un gigantesco fungo atomico compare sullo sfondo della locandina italiana della ri-edizione di Godzilla del 1977. Questa edizione è unica nel suo genere (tanto da risultare introvabile fino a pochi anni fa) e dalla curiosa storia. A realizzarla fu il regista e grande ammiratore di Ishirō Honda, Luigi Cozzi. Il suo intento era quello di avvicinarsi alla cupezza dell’originale giapponese, pur dovendo prendere le mosse dalla versione americana per una questione di diritti.
Cozzi aggiunse così scene di repertorio di Hiroshima distrutta dalla bomba atomica, nuove musiche e il colore tramite l’applicazione di particolari gel. Un particolare sistema sonoro faceva addirittura tremare le poltrone al pesante passo del mostro radioattivo!
Un riferimento più sottile ai test nucleari è quello che notiamo in questa rarissima locandina ceca del 1957 realizzata dall’artista e pubblicitario František Kardaus. Un atomo fa infatti da decorazione grafica all’intero poster.
La locandina destinata al pubblico tedesco invece, pur non facendo menzione della potenza atomica, doveva risultare assai scioccante. Le città tedesche, infatti, stavano affrontando la ricostruzione dopo i bombardamenti a tappeto che avevano interessato l’ultima parte della guerra: un tipo di distruzione riecheggiata dal poster cinematografico di Godzilla.
Immagine: etsy.com
Mentre il riferimento alle armi atomiche compare di nuovo nella locandina tedesca del secondo film del fortunato franchise “Godzilla il re dei mostri”.
Le curatissime locandine polacche di Godzilla
Nel corso delle epoche, Godzilla è stato annunciato nei modi più diversi. Ci sono locandine vintage e fumettistiche. Altre sono assai popolari, ad effetto, forse al limite del kitsch. Ma Godzilla ha anche ispirato locandine di design, eleganti e abbastanza sorprendenti. In particolare – in maniera assai curiosa – lo sono quelle realizzate in Polonia.
Questo ad esempio è il poster cinematografico creato per il primo Godzilla, proiettato nel paese nel 1957. La locandina è realizzata dalla designer polacca Alicja Laurman-Waszewska.
Questa è la locandina polacca degli anni Settanta dedicata all’ottavo capitolo del lungo franchise: “Il figlio di Godzilla”.
Un’altra particolare locandina polacca del 1977 del film “Godzilla contro i giganti (Godzilla vs. Gigan)”.
Altre tre sorprendenti locandine polacche dei film del franchise Godzilla. Da sinistra “The War of the Gargantuas” del 1966, “Godzilla vs. Hedorah” del 1971 e “Distruggete Kong! La Terra è in pericolo!” del 1975.
Le locandine più belle di Godzilla, decennio dopo decennio
Chissà se Ishirō Honda e la Toho Film, lavorando al primo Godzilla, erano consapevoli di star fondando non solo un fortunato franchise, ma anche un vero e proprio genere cinematografico: quello dei film di mostri (in giapponese Kaiju). Fatto sta che i loro personaggi fantastici sono riusciti a superare barriere culturali e politiche, sopravvivendo ai decenni e arrivando fino ad oggi. E con loro, migliaia di locandine diverse.
Nel 2004, in occasione dei 50 anni di Godzilla, un professore di storia giapponese iniziò a collezionarne le locandine. Oggi ne ha oltre 5000 pezzi! Continuiamo dunque con un’altra piccola carrellata di locandine di Godzilla, nelle sue incarnazioni successive al film originale, in diversi paesi del mondo, fino ad arrivare al 2024.
Di seguito, la locandina spagnola del secondo film del franchise: “Il re dei mostri”. Questo è il primo film della serie in cui Godzilla affronta un altro mostro, un gigante radioattivo a quattro zampe!
Durante i mitici anni Ottanta, Godzilla risorge in un vero e proprio cult: “Godzilla 1985”.
Nel 1992, Godzilla si trova di fronte un’ulteriore terribile creatura, questa volta alata. La locandina di “Godzilla vs. Mothra” ci regala un prezioso dipinto a olio di Noriyoshi Ohrai, prolifico creatore di poster anni Ottanta (tra cui ricordiamo Star Wars, Mad Max e i Goonies!).
Il mito di Godzilla alla prova del nuovo millennio. Ecco la locandina di “Godzilla 2000”, uscito nel 1999.
Due locandine di “Shin Godzilla”, la ventunesima incarnazione del terribile mostro nipponico proiettata nelle sale di tutto il mondo nel 2016.
Nel 2023 esce “Godzilla Minus One” in cui il nostro mostro preferito torna nella sua ambientazione originale: gli anni Cinquanta. La pellicola, prodotta ancora dalla Toho Film per la regia di Takashi Yamazaki nel 2024 si aggiudica l’Oscar per i migliori effetti speciali. Si tratta del primo Oscar per un film di Godzilla che diventa così un premio ancora più significativo: è il riconoscimento ufficiale al valore di tutto il franchise. Ecco la locandina che ha accompagnato questa pellicola al cinema.
Arriviamo così all’ultimo capitolo della saga – ovviamente solo per il momento: “Godzilla x Kong: The New Empire” esce nel 2024 per celebrare i 70 anni del lucertolone. Qui la locandina cinese, a sinistra, e quella occidentale a destra.
Ma di tutte le locandine di Godzilla, la più bizzarra rimane forse una (e con questa curiosità chiudiamo la nostra carrellata). La locandina di cui parliamo è questa.
Si tratta della locandina rumena dedicata al primo film di Godzilla, uscito nel paese dell’est Europa nel 1956. Chissà se gli autori del poster avranno avuto l’occasione di vedere il film prima di realizzarla: a essere citata è l’origine dinosauresca del mostro, ma in maniera così didascalica da risultare quasi fuorviante. Più che Godzilla sembra… una notte al museo!
E voi che ne pensate? Qual è la vostra locandina preferita del classico dei mostri per eccellenza: Godzilla?