Less is more – La filosofia dietro la citazione di Van der Rohe

Less is more – La filosofia dietro la citazione di Van der Rohe

Redazione Pubblicato il 10/9/2024

“Less is more”: dove nasce la famosa citazione?

La famosa citazione “Less is more” è indissolubilmente legata al nome di Ludwig Mies van der Rohe, uno dei più influenti architetti del XX secolo. Nato in Germania nel 1886, Van der Rohe è considerato uno dei padri del Movimento Moderno nell’architettura. La frase “Less is more”, che può essere tradotta come “meno è più”, incarna perfettamente la sua visione del design: un approccio minimalista e funzionale, dove l’essenzialità delle forme si traduce in bellezza ed eleganza.

Mies van der Rohe divenne famoso come direttore della Bauhaus, la celebre scuola di design tedesca che ha rivoluzionato il mondo dell’architettura e dell’arte. Sebbene la citazione “Less is more” sia spesso attribuita direttamente a lui, è interessante notare che le radici di questo concetto affondano ancora più profondamente nella storia della filosofia e dell’estetica, risalendo a pensatori come Platone, che vedevano la semplicità come una forma di perfezione.

La frase di Van der Rohe si affermò come uno dei mantra del design moderno durante il periodo in cui lavorava negli Stati Uniti, dove emigrò negli anni ’30 a causa del regime nazista. Qui continuò a sviluppare la sua idea di un’architettura pura, fatta di linee semplici e materiali industriali, lontana dagli ornamenti superflui.

Less is more: cosa significa la frase famosa?

“Less is more” non è semplicemente un invito a ridurre, ma una vera e propria dichiarazione di principio. Il significato di questa frase va oltre l’apparenza: si tratta di una filosofia che celebra la sottrazione come un atto creativo. Van der Rohe sosteneva che eliminare il superfluo permette di mettere in risalto ciò che è essenziale, conferendo un senso di ordine, armonia e tranquillità.

Questo concetto è stato applicato in vari campi oltre l’architettura, come il design d’interni, la moda e persino la comunicazione. L’idea è che la semplicità non equivalga a povertà di contenuto, ma al contrario, che un design pulito e senza fronzoli possa comunicare più efficacemente la sua funzione e bellezza intrinseca.

Un esempio concreto di questa filosofia è il famoso padiglione tedesco progettato da Van der Rohe per l’Esposizione Internazionale di Barcellona nel 1929. Questa struttura, conosciuta come il Padiglione di Barcellona, è un’icona dell’architettura moderna: pochi materiali, un uso raffinato dello spazio e una disposizione lineare che crea un ambiente sereno e contemplativo.

Less is more: la filosofia dietro la frase

La filosofia di “Less is more” si basa su alcuni principi chiave che guidano l’intero processo creativo:

1. Funzionalità: Ogni elemento deve avere uno scopo preciso. Se un dettaglio non aggiunge valore funzionale o estetico, deve essere eliminato.

2. Purezza delle forme: Le linee devono essere pulite e le forme semplici. Ciò permette di mettere in risalto la vera essenza dei materiali e delle strutture.

3. Materiali autentici: L’uso di materiali autentici, come il vetro, l’acciaio e il cemento, è fondamentale. Van der Rohe credeva che la bellezza risiedesse nella verità dei materiali e non nella decorazione superficiale.

4. Spazio come protagonista: Nella progettazione degli spazi, la distribuzione degli ambienti e la gestione della luce sono cruciali. Uno spazio ben progettato, con pochi elementi, permette alla luce di fluire e crea un’atmosfera accogliente e funzionale.

Questa filosofia trova la sua massima espressione nell’architettura, ma può essere applicata a qualsiasi forma di arte o design. L’idea centrale è che la semplicità consente una maggiore chiarezza di intenti e un impatto estetico più forte.

Less is more: dove trova applicazione?

Il principio del “Less is more” ha influenzato profondamente non solo l’architettura moderna, ma anche molti altri settori:

-Architettura: Numerosi edifici moderni, dai grattacieli agli edifici residenziali, riflettono i principi di Van der Rohe. L’uso di vetro e acciaio, la predilezione per gli spazi aperti e la riduzione degli ornamenti sono diventati tratti distintivi dell’architettura contemporanea.

-Design d’interni: Il minimalismo nell’arredamento è direttamente ispirato da questa filosofia. Mobili dalle linee semplici, spazi ben organizzati e la predilezione per pochi elementi decorativi ma significativi sono tutti esempi di come “Less is more” si traduca nel design degli interni.

-Moda: Anche nel mondo della moda, il minimalismo ha avuto un impatto significativo. Designer come Calvin Klein e Jil Sander hanno costruito la loro estetica su capi essenziali e senza tempo, lontani dalle mode passeggere.

-Tecnologia: Apple, sotto la guida di Steve Jobs, ha abbracciato pienamente il concetto di “Less is more”. I prodotti Apple sono conosciuti per il loro design essenziale e intuitivo, dove ogni elemento ha una funzione precisa e nulla è lasciato al caso.

– Comunicazione: In pubblicità e marketing, l’uso di messaggi chiari e concisi riflette la filosofia del “Less is more”. Campagne pubblicitarie di successo spesso si distinguono per la loro semplicità e per l’uso intelligente dello spazio bianco.

Conclusioni

“Less is more” non è solo una citazione famosa, ma un principio guida che ha rivoluzionato il design e l’architettura del XX secolo. La sua applicazione trascende i confini dell’architettura per influenzare moda, tecnologia, comunicazione e molti altri campi. La filosofia di Mies van der Rohe ci insegna che la semplicità non è sinonimo di mancanza, ma di raffinatezza e intenzionalità. Eliminare il superfluo permette di focalizzarsi sull’essenziale, dando vita a opere che resistono al tempo e alle mode.

In un mondo sempre più complesso, il richiamo alla semplicità espresso dal “Less is more” risuona più forte che mai, ricordandoci l’importanza di scegliere con cura ciò che davvero conta.