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Che cosa deve contenere una buona storia di pirati? Sicuramente un viaggio per mari esotici, un tesoro da cercare – magari segnato con una bella X su di una mappa –,un ammutinamento, sicuramente un pirata con una gamba sola. Ebbene, tutti questi ottimi ingredienti non sono sempre stati lì: a inventarli e inserirli per la prima volta in maniera magistrale in un libro è stato uno scrittore scozzese alla fine dell’Ottocento. Questo libro ancora oggi incarna una tra le storie per ragazzi più famose al mondo… stiamo parlando de L’Isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson.
Ma quali di questi pirateschi elementi sono finiti in copertina? E quali sono le cover più belle in quasi 150 anni di storia del romanzo per ragazzi per eccellenza? Scopriamolo in questo articolo.
Alzate le vele, si salpa!
Le prime edizioni e l’aneddoto della mappa perduta
Prima di diventare un libro, L’Isola del Tesoro uscì a puntate in una rivista per ragazzi chiamata Young Folks. Era il 1881. La storia di pirati più famosa al mondo era stata inventata dal giovane scozzese Robert Louis Stevenson in un piovoso pomeriggio passato in brughiera insieme al suo figliastro. In formato libro, L’Isola del Tesoro uscì il 14 novembre 1883 pubblicato dalla casa editrice londinese Cassel & Co.
Come sappiamo le copertine di fine Ottocento non erano di certo entusiasmanti (con qualche clamorosa eccezione[1] ). In questo caso già alla fine del secolo alcune edizioni sfoggiavano copertine decisamente avventurose. Come quella dell’edizione illustrata e limitata pubblicata da Cassel & Company nel 1899. Sulla copertina color blu mare spicca il combattimento tra il giovane Jim Hawkins e un ammutinato, sul pennone della Hispaniola, la nave dove si svolge parte del romanzo.
Negli Stati Uniti la prima edizione esce invece nel 1884, pubblicata dalla casa editrice di Boston Roberts Brothers. Rispetto alla “collega” inglese, questa copertina è decisamente invitante (si tratta anche della prima edizione illustrata): sulla cover compaiono alcuni elementi grafici, una bussola e la nave dei pirati. All’interno del volume, prima del frontespizio, appare la famosa mappa del tesoro.
Proprio riguardo la mappa del tesoro, vi raccontiamo un aneddoto assai curioso. A disegnare la mappa fu Lloyd Osbourne, il figliastro di Robert Louis Stevenson, il giorno in cui insieme al patrigno fantasticarono sui primi elementi della storia. L’iconica mappa stimolò la loro fantasia diventando un elemento cardine del libro. Quando però Stevenson spedì il suo manoscritto alla casa editrice di Londra, la mappa finì perduta! Disperato Stevenson si mise a crearla con l’aiuto di suo padre – ingegnere e stimato costruttore di fari – seguendo le indicazioni del suo stesso romanzo.
Le copertine con le illustrazioni di Edmund Dulac
Nel 1927 uscì in Inghilterra una particolare edizione de L’Isola del Tesoro contenente delle tenui illustrazioni (e allo stesso tempo avventurose), con dettagli curati e una certa influenza orientale nel tratto. A realizzarle fu l’illustratore francese – naturalizzato inglese – Edmund Dulac e a pubblicare il volume, in sole 50 copie numerate, fu l’editore londinese Ernest Benn.
Edmund Dulac è considerato uno dei principali rappresentanti del cosiddetto periodo d’oro dell’illustrazione, a cavallo tra Ottocento e Novecento. Ha illustrato molti capolavori della letteratura, tra cui alcune storie da Le mille e una notte, La tempesta di Shakespeare, La bella addormentata e poesie di Edgar Allan Poe.
Nei decenni successivi queste illustrazioni finirono molto spesso in copertina, in edizioni di tutto il mondo!
Le copertine vintage con i pirati e il temutissimo Long John Silver
Uno dei personaggi principali de L’Isola del Tesoro è Long John Silver. In un romanzo classico il pirata con la gamba di legno sarebbe il tipico antagonista, ma in questo caso Long John Silver è un personaggio complesso e anche per questo terribilmente affascinante. È sicuramente dalla parte dei cattivi, è scaltro tanto da farsi passare per innocuo cuoco di bordo, ha una certa etica e ha un rapporto particolare con il giovane protagonista Jim Hawkins. Silver ha un’altra caratteristica: si porta dietro un pappagallo dal bizzarro nome, Capitano Flint!
Ovviamente un personaggio iconico come Silver compare in molte copertine de L’isola del Tesoro, insieme alla sua ciurma di pirati. Ecco una carrellata di copertine vintage decisamente… piratesche!
Navi, pappagalli e pirati: le copertine Penguin de L’Isola del Tesoro.
In termini minimalisti, degne di una breve nota sono le copertine di alcune edizioni (inglesi e non) de L’Isola del Tesoro pubblicate del colosso dell’editoria Penguin. In questo caso si identifica la storia con icone che rappresentano alcuni elementi cardini usciti dalle pagine del libro di Stevenson.
Tra le scelte che ci piacciono di più c’è anche il pappagallo Capitano Flint, riproposto nella particolare versione deluxe rilegata con copertina di tela.
Le copertine Penguin inglesi e spagnole. Immagini: amazon.com, amazon.it
La copertina in linoleografia del grafico dei Radiohead, Stanley Donwood
Tra i nomi che si sono cimentati nella realizzazione di una copertina per L’Isola del Tesoro (in quasi 150 anni di storia) c’è quello di un artista che arriva da tutt’altro ambito. Si tratta di Stanley Donwood, famoso per la sua collaborazione con la band inglese Radiohead. Per l’elegante copertina, come spiega Donwood stesso, è stata utilizzata la tecnica della linoleografia, una tecnica incisoria fai-da-te che sfrutta il materiale del linoleum. Il disegno è stato poi colorato in blu e oro per rappresentare l’Oceano in tumulto, le nuvole all’orizzonte e una misteriosa isola in mezzo al mare.
La copertina è stata commissionata nel 2010 dalle edizioni White Books che all’epoca ha ristampato una preziosa serie di classici della letteratura, con copertine di design ed edizioni estremamente curate. Stanley Donwood ha realizzato le copertine dei dischi dei Radiohead fin dal 1994, occupandosi anche del design di altro materiale della famosa band britannica: copertine di libri, poster e altri prodotti artistici. Donwood è anche un apprezzato artista e incisore.
L’Isola del Tesoro, in giro per il mondo!
Quella creata da Robert Louis Stevenson è probabilmente la storia di pirati più famosa al mondo. Tanto che si ha notizia di una prima traduzione in cinese già nel 1904. E chi sa… forse esiste una traduzione nella lingua delle Samoa – l’arcipelago tropicale dove l’autore si rifugiò nei suoi ultimi anni di vita.
Noi chiudiamo questo articolo con una carrellata delle cover internazionali de L’Isola del Tesoro che abbiamo trovato più belle e curiose.
Iniziamo con la prima edizione francese del 1885 pubblicata da Hetzel, in copertina l’illustrazione di una rigogliosa giungla sull’Isola del Tesoro.
C’è poi un’edizione taiwanese del 2019: il giovane Jim Hawkins e Silver per mare.
La copertina dell’edizione araba pubblicata da Takween Publishing, con la silhouette dei due protagonisti.
Il Capitano Flint insieme a una serie di elementi iconici, nella copertina di un’edizione armena de L’Isola del Tesoro. Anno 2022.
Infine, la copertina di un’edizione russa. Ci piace molto l’idea di un Jim Hawkins sognante che immagina o ricorda la sua avventura per mare!
Immagine: https://www.labirint.ru/books/636207/point/gm/
E secondo voi qual è la copertina de L’Isola del Tesoro più bella? A quale siete più affezionati?
Link a “Le copertine di Viaggio al centro della Terra di Jules Verne”