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Ormai è praticamente certo: l’intelligenza artificiale è la tecnologia che più cambierà il nostro modo di vivere e lavorare nel prossimo futuro. A partire dal lancio di ChatGPT – l’intelligenza artificiale che sembra poter rispondere a ogni nostra domanda – l’interesse per questo e altri esempi di intelligenza artificiale sta esplodendo.
Esperti del settore e investitori tendono già le orecchie, ma anche gli utenti, le aziende e semplici curiosi hanno iniziato a seguire con interesse i trend delle app basate sull’intelligenza artificiale.
Piattaforme e app di intelligenza artificiale non si propongono solo di tenerci compagnia e rispondere alle nostre domande più disparate, ma molto probabilmente ci aiuteranno in molti altri modi: miglioreranno l’esperienza delle ricerche online, supporteranno le imprese nel customer care, permetteranno di creare e ottimizzare articoli, illustrazioni e video, suggeriranno codici di programmazione e offriranno consigli su come aumentare produttività dei cicli aziendali.
Ma quali sono le app basate sull’intelligenza artificiale attualmente in commercio? Qual è la tecnologia che le fa funzionare? E cosa fanno di preciso? Scopriamo dettagli e novità dei prodotti già usciti e di quelli che stanno per essere lanciati.
Ecco tutti gli esempi di intelligenza artificiale, le app e le piattaforme da seguire nei prossimi mesi.
- ChatGPT – attualmente il chatbot più famoso al mondo, basato su un’intelligenza artificiale conversazionale
- Google Bard – l’alternativa di Google a ChatGPT, pensato per rivoluzionare il mondo dei motori di ricerca
- Midjourney – un esempio di intelligenza artificiale per la creazione di immagini da un comando testuale
- DALL·E 2 – un’altra app di intelligenza artificiale text-to-image da seguire con attenzione
- Writesonic – la tecnologia dell’intelligenza artificiale applicata alla creazione di articoli e contenuti per i social media
- Synthesia – un esempio di intelligenza artificiale per la creazione di video di presentazione
- GitHub Copilot – un’app che aiuta gli sviluppatori a scrivere i codici sorgente di un software grazie all’intelligenza artificiale
ChatGPT
Da dove potevamo iniziare, se non da qui? ChatGPT è l’app di intelligenza artificiale che ha attirato più commenti e interesse negli ultimi mesi. Il blogpost con cui è stata lanciata nel novembre 2022 è già da molti considerato un evento storico per la tecnologia, al pari della presentazione del primo iPhone nel 2007.
Tecnicamente ChatGPT è un chatbot, ovvero un’app di intelligenza artificiale conversazionale. L’app comprende il linguaggio naturale e risponde coerentemente alle domande poste dagli utenti utilizzando lo stesso linguaggio. A ChatGPT si può chiedere un po’ di tutto e in maniera del tutto naturale, come: “Mi puoi tradurre questo testo?” o “Che cos’è la rivoluzione francese?”. Tra le richieste che ogni giorno vengono fatte dagli oltre 600 milioni di utenti che lo utilizzano ogni mese molte riguardano poesie, codici di programmazione, saggi su determinati argomenti, compiti delle scuole superiori o conversazioni filosofiche.
Attualmente ChatGPT si basa sul modello GPT-3.5, una rete neurale artificiale che è stata allenata grazie a centinaia di miliardi di testi online. L’app di intelligenza artificiale è stata sviluppata da OpenAI, un’azienda fondata da Elon Musk e Sam Altman, con cospicui investimenti da parte di Microsoft.
Ovviamente ChatGPT, al momento in cui scriviamo [marzo 2023], ha anche delle limitazioni. Il database di allenamento infatti si ferma al 2021: questo vuol dire che ChatGPT ignora cosa sia successo negli ultimi due anni. Particolare vero? Inoltre è un’intelligenza artificiale esclusivamente testuale: non può né comprendere né generare immagini, video, comandi vocali. Anche se probabilmente alcune di queste barriere saranno superate con il prossimo aggiornamento al modello GPT-4.
Attualmente il software è accessibile gratuitamente online da qui, previa iscrizione. Purtroppo a causa dell’alto volume di richieste è spesso difficile utilizzarlo.
In sintesi, ChatGPT è:
- Un’app basata sull’intelligenza artificiale conversazionale (chatbot)
- Reagisce a input testuali fornendo risposte articolate in linguaggio naturale
- È unicamente basata sul testo, non comprende audio o immagini
- Al momento è gratuita
Google Bard
Google Bard è annunciato come la risposta di Google a ChatGPT. Attualmente [marzo 2023] quest’app di intelligenza artificiale non è stata ancora resa pubblica ed è accessibile solo a un numero ristrettissimo di utenti.
Per ora sappiamo che Google Bard, come ChatGPT, è un’app di intelligenza artificiale conversazionale, più comunemente detta chatbot. Anche se non si hanno ancora i dettagli precisi riguardo le sue potenzialità, Google Bard dovrebbe essere in grado di rispondere coerentemente a input di diverso tipo da parte degli utenti, in forma di conversazione. In particolare, Google sta lavorando all’integrazione di Google Bard con il suo motore di ricerca in modo da rivoluzionare l’esperienza delle nostre ricerche su internet, rendendole più affidabili e vicine al nostro linguaggio. Allo stesso modo ChatGPT è in procinto di essere integrata con Bing, il motore di ricerca principale concorrente di Google.
Google Bard è costruita sulla tecnologia LaMDA (Language Model for Dialogue Applications), una famiglia di reti neurali artificiali applicate al linguaggio e sviluppate da Google a partire dal 2020.
In sintesi, Google Bard è:
- Un chatbot simile a ChatGPT, sviluppato da Google
- È stato annunciato nel febbraio 2023, ma non è ancora pubblico
- Migliorerà l’esperienza di ricerca su Google
Midjourney
Semplificando molto, Midjourney è la versione per immagini di ChatGPT.
Midjourney èun’appdi intelligenza artificiale del tipo AI text-to-image, ovvero intelligenze artificiali che creano delle immagini a partire da un input testuale dell’utente. L’utente, ad esempio, può chiedere al software di realizzare l’illustrazione di una donna in bicicletta nello stile di Picasso o un paesaggio alpino con elementi cyberpunk.
Dopo aver avviato il primo prompt (in gergo si chiama così l’input testuale dell’utente) l’app restituisce quattro immagini pronte per essere rielaborate ulteriormente fino a raggiungere il risultato desiderato: ad esempio si può chiedere al software di eliminare degli elementi come gli edifici sullo sfondo, di utilizzare un particolare formato o di applicare uno stile totalmente diverso.
Midjourney è stato lanciato nella sua versione beta (che rimane la versione attualmente disponibile) nel luglio del 2022 da un piccolo laboratorio indipendente basato a San Francisco. L’intelligenza artificiale si basa sul machine learning ed è stata allenata su uno sterminato database di immagini digitali.
Già nei primi mesi di vita questa app basata sull’intelligenza artificiale ha attirato interesse e critiche. La copertina di giugno 2022 dell’Economist è stata realizzata con Midjourney, mentre un attento dibattito su questioni legali, etiche e filosofiche attorno all’uso di questo tipo di intelligenza artificiale è stato portato avanti dall’artista digitale LRNZ e da alcuni colleghi.
È possibile attivare un free trial di Midjourney o utilizzarlo con una licenza a pagamento. Potete accedere a Midjourney da qui.
In sintesi, Midjourney è:
- Un’app di intelligenza artificiale che crea immagini a partire da un testo
- Permette di rielaborare le immagini aggiungendo dettagli, stili o parametri tecnici
- È tutt’ora in versione beta ma utilizzabile con piani a pagamento o con una versione gratuita
DALL·E 2
Come Midjourney, anche DALL·E 2 è un’app basata sull’intelligenza artificiale per la creazione di immagini del tipo text-to-image.
Presentata nel 2021 da OpenAi, la stessa azienda proprietaria di ChatGPT, attualmente l’app è giunta alla sua seconda versione, già potenziata e aggiornata rispetto al software di base. Il network neurale artificiale che lo fa funzionare è stato allenato su un corposo database di immagini accoppiate a un testo di descrizione.
DALL·E 2 sfrutta dunque la stessa tecnologia di ChatGPT con la differenza che interpreta il linguaggio naturale e genera delle immagini corrispondenti. Ad esempio, inserendo il comando “un gorilla che gioca al computer” l’app genera un’immagine realistica. L’app può essere utilizzata non solo per creare da zero un’immagine specifica ma anche per modificarla grazie a dei semplici dei comandi testuali: se il gorilla come personaggio non ci piace più si può chiedere all’app: “sostituisci il gorilla con un giovane adolescente”.
Al momento Midjourney e DALL·E 2 sono i due esempi principali di intelligenza artificiale del tipo text-to-image: sarà quindi utile e interessante seguirne lo sviluppo per capire se si differenzieranno. Per ora le differenze principali tra le due app si notano soprattutto nello stile, con DALL·E 2 che tende a restituire immagini più fotografiche e realistiche rispetto a Midjourney.
È possibile accedere a DALL·E 2 da qui. È possibile creare le prime immagini gratuitamente e comprare crediti aggiuntivi per aumentarne la capacità.
In sintesi, DALL·E 2 è:
- L’app di intelligenza artificiale di riferimento per il text-to-image, insieme a Midjourney.
- Tendenzialmente ha uno stile più realistico e fotografico rispetto ai concorrenti
- È stata lanciata da OpenAi, l’azienda proprietaria di ChatGPT
Writesonic
Writesonic è un’app basata sull’intelligenza artificiale per la creazione e l’ottimizzazione di testi e articoli: una sorta di copywriter digitale che sfrutta un motore AI.
Utilizzando modelli di elaborazione del linguaggio naturale (Natural Language Processing) e il machine learning, Writesonic si propone di realizzare articoli più o meno complessi, contenuti per i social media e testi per l’advertisement online. L’app sfrutta l’intelligenza artificiale anche per migliorare testi già scritti, ottimizzando ad esempio le parole di ricerca o aiutando a gestire le immagini da allegare all’articolo.
La prima versione di Writesonic, ancora abbastanza rudimentale, è stata lanciata nel 2020 dal suo creatore, l’informatico indiano Garg Samanyou, con l’idea di combinare le potenzialità dell’intelligenza artificiale con la creatività umana. Nel frattempo l’azienda Writesonic ha anche realizzato la propria alternativa aChatGPT: il chatbot Chatsonic.
Come ChatGPT, anche ChatSonic è un’app basata sull’intelligenza artificiale di tipo conversazionale che risponde a degli input testuali. Rispetto al più famoso concorrente, ChatSonic però è in grado di rispondere anche generando delle immagini e di comprendere anche gli ordini vocali. L’app inoltre è stata allenata su un database aggiornato al giorno d’oggi, al contrario del database di ChatGPT che è fermo al 2021.
Si può provare Writesonic gratuitamente entro un certo limite di parole, dopodiché è necessario attivare dei piani a pagamento. Qui si accede all’app.
In sintesi, Writersonic è:
- Un’app basata sull’intelligenza artificiale per la creazione e l’ottimizzazione di articoli
- Serve per creare o ottimizzare articoli, blogpost, contenuti per social media e pubblicità
- La stessa azienda propone anche ChatSonic, un chatbot alternativo a ChatGPT
Synthesia
Synthesia è una piattaforma per la creazione di video che si basa sull’intelligenza artificiale. L’app è stata fondata nel 2017 da un gruppo di ricercatori provenienti dalle università di Stanford, UCL, TUM e Cambridge.
Synthesia funziona molto semplicemente tramite browser: inserendo un input testuale si realizzano video di presentazione (al momento decisamente statici) in cui un avatar recita il testo fornito dall’utente. Il vantaggio per le aziende è quello di poter realizzare molti video senza dover coinvolgere un intero team video e impiegare strumentazioni costose come microfoni e telecamere.
Dietro al funzionamento dell’app c’è un’intelligenza artificiale che adatta il parlato al movimento delle labbra degli avatar e sintetizza voci simili a quelle naturali (ecco un esempio di un video promo di un’applicazione finanziaria).
Attualmente in Synthesia è possibile scegliere tra oltre 85 avatar basati su attori veri e 120 lingue (tra cui ovviamente l’italiano). In alcune lingue si può anche variare l’accento. Per accedere a una demo o contrattare un preventivo adatto alle vostre necessità è necessario contattare l’azienda. La versione base costa 26€ al mese.
In sintesi, Synthesia è:
- Un’app basata sull’intelligenza artificiale per la creazione di video promo
- L’intelligenza artificiale sintetizza voci naturali e sincronizza il parlato con il labiale degli avatar
- Per richiedere una versione demo è necessario contattare l’azienda
GitHub Copilot
Sapevate che le app basate sull’intelligenza artificiale possono aiutare gli stessi sviluppatori nel loro lavoro? GitHub Copilot, ad esempio, è una piattaforma di supporto agli sviluppatori nella creazione di codici di programmazione: una sorta di aiutante programmatore.
In fase di compilazione di un software, l’app suggerisce all’utente diversi modi in cui il codice possa essere completato in modo da velocizzare e snellire il lavoro del programmatore. GitHub Copilot si basa sulla tecnologia GPT-3, la stessa alla base di ChatGPT: in questo caso però il modello di intelligenza artificiale è stato specificatamente pensato per comprendere e generare sia il linguaggio umano che quello di programmazione.
Al momento l’app non sembra andare oltre il ruolo di semplice assistente e non sembra essere in grado di occuparsi da sola di un sistema complesso. Ci riuscirà in futuro?
È possibile provare GitHub Copilot qui.
In sintesi, GitHub Copilot è:
- Un assistente basato sull’intelligenza artificiale per la compilazione di codici di programmazione
- L’intelligenza artificiale comprende e genera sia il linguaggio umano che i codici sorgente
- L’app al momento non sembra essere in grado di occuparsi autonomamente di sistemi complessi.
E voi avete già provato qualcuna di queste app basate sull’intelligenza artificiale? Che ne pensate di questi primi esempi?