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Illustrazioni applicate al packaging: esempi efficaci
Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta del mondo dell’illustrazione cercando i luoghi, i prodotti, le situazioni in cui viene utilizzata ed esposta. Dopo aver visto come viene usata nei punti vendita, è la volta dei prodotti in vendita; parleremo di come le illustrazioni possano essere protagoniste della grafica di prodotto, spesso elemento fondamentale per la decisione di acquisto.
Una premessa è d’obbligo: l’illustrazione viene percepita come elemento che dà artisticità ed esclusività ad un prodotto; a volte è destinata ad un pubblico infantile oppure dimostra semplicità e autenticità del prodotto. Per questo viene utilizzata molto per vestire prodotti artigianali e organici. Dal punto di vista tecnico, l’illustrazione è ovviamente molto più utilizzata in packaging o etichette di carta, ma grazie alle sofisticate tecniche di stampa, in uso ormai da qualche decennio, illustrazioni complesse e con molti colori vengono riprodotte anche su alluminio, plastica e cartone.
Illustrare il prodotto o produrre interesse?
La domanda sull’utilità dell’illustrazione in questo ambito è doverosa: serve davvero a creare interesse? Diciamo che in una strategia di marketing complessa, usare le illustrazioni aiuta a posizionarsi sul mercato e ad essere riconoscibile. All’interno di un negozio significa anche creare un punto di attenzione per il potenziale consumatore; cosa che succede più raramente nei supermercati e nella GDO in generale, dove le persone si fidelizzano ai marchi e guardano molto di più ai prezzi. Negli Hard Discount non troverete packaging illustrati perché le persone percepirebbero quel prodotto come di fascia troppo alta e quindi lo lascerebbero sullo scaffale.
Creatività per il cibo
Iniziamo la nostra panoramica dal settore alimentare, dove vedremo come l’illustrazione si presti bene a rendere riconoscibili alcuni prodotti, trasmettendo al consumatore le proprie caratteristiche peculiari.
Un esempio vincente del connubio tra disegno e grafica fu il redesign della linea di tè Clipper da parte dell’agenzia inglese Big Fish nel 2008 che ha iniziato a tracciare il trend soprattutto nel mercato di te e tisane, staccandosi dalle didascaliche immagini di fiori optando per una confezione iconica e riconoscibile. Anche se non lo si può considerare un vero e proprio lavoro di illustrazione, per ogni designer di packaging questo progetto rappresentò una svolta.
Il primo prodotto che mostriamo è un tè taiwanese, in cui sono illustrati sulle confezioni i paesaggi delle zone di origine delle foglie.
L’espediente di mostrare il luogo di origine del prodotto con l’illustrazione viene utilizzato in molti altri casi, laddove la provenienza è da zone esotiche o tropicali, come, ad esempio, per caffè, tè e cioccolate.
Il caffè colombiano Querida, “fatto da e per le donne”, ha invece deciso di mettere il pack al servizio del progetto, commissionando delle illustrazioni che celebrino la femminilità.
L’ampio mercato delle tavolette di cioccolata è un terreno privilegiato per l’illustrazione, sia per la semplicità degli imballi, sia perché l’origine degli ingredienti di base determina il sapore caratteristico del prodotto.
Interessante perché completamente diverso dal tipico uso bozzettistico delle illustrazioni fatto negli esempi precedenti, è quello de “Les Chocolate des francais”, produttore francese che ha puntato su confezioni con immagini colorate, che strizzano l’occhio ad un pubblico giovane che ama collezionare immagini (e divertirsi!).
In Italia sono interessanti le caratterizzazioni non scontate dalla boutique creativa Happycentro di Verona per i prodotti Sabadì: cioccolato di Modica e caramelle.
Esplorando sempre l’ambito alimentare, in Estremo Oriente si fa molto uso di immagini divertenti per confezionare i prodotti.
Esempio sono i singolari i lavori della designer e illustratrice taiwanese Jieni Kao che rimandano all’immaginario Kawai.
Tornando in Europa, dove il linguaggio visivo tra adulti e infanzia è ben distinto, prendiamo gli esempi di due designer che hanno lavorato in particolare modo per packaging di biscotti.
Usa illustrazioni astratte e palette di colori ridotta l’illustratore Óscar Bastidas per il progetto di branding del negozio di biscotti artigianali “Del Cielo” di Madrid, sparpagliando disegni e pattern su ogni prodotto di comunicazione, scatole comprese.
Sono divertenti e giocose le illustrazioni che realizza Elena Resko, artista di base a Berlino, per vari prodotti, dai biscotti al cioccolato.
Bere divertendosi
Un altro settore del reparto alimentare dove le illustrazioni giocano un ruolo determinante è quello delle bevande, soprattutto succhi di frutta e birre, che devono caratterizzarsi in un mercato ampio, in cui i prodotti sono spesso molto simili tra loro per gusto e denominazione.
In particolare, i produttori di birra artigianale sono un esempio di come l’illustrazione possa creare un rapporto di fiducia con i consumatori abituali, che si riconoscono nello stile suggerito dal brand.
Questo è un esempio di bottiglia “pazza” per il brand Bagaboo, realizzata dal designer Victor Stavila.
Le lattina di birra disegnate da Jack Forrest per la fabbrica di birra australiana “Love at First Sight” (“amore a prima vista”) usano un design “ammiccante”.
Sempre dal mondo della birra arrivano le lattine riccamente illustrate del marchio Three Taverns Brewery (Georgia, USA), realizzate da Metaleap Creative.
Aziende e illustratori che amano i pack illustrati
Il packaging illustrato non è soltanto un’esigenza di mercato, ma una scelta di comunicazione ben precisa che caratterizza alcune aziende.
Marchi importanti come Sephora usano molto l’illustrazione, ad esempio, per rendere unici i gift pack natalizi e di fine anno. Una delle artiste coinvolte è la pluripremiata Malika Favre, star dell’illustrazione mondiale.
Per terminare questa breve panoramica, vedremo i lavori di un paio di illustratori che usano il disegno come strumento principale.
Il primo è il sofisticato disegnatore Greg Coulton che ha realizzato lavori per il Whiskey Jameson, per il Longtooth Gin, per le birre Samuel Adams e per tanti altri marchi, donando sempre un aspetto adulto e mascolino ai prodotti.
Il secondo è l’artista francese Jean Jullien che con il suo tratto ironico, irriverente e sfrontato, riesce con dei semplici disegni a rendere unici i packaging che disegna: è il caso delle candele d’artista per il negozio Colette di Parigi, per le bibite Blume e per il latte di Paris Baguette.
Osare per essere riconoscibili
Rendere i prodotti più attraenti grazie alle illustrazioni è un trend ormai consolidato in tutto il mondo; in Italia, dove resistono ancora strategie commerciali più tradizionali, non se ne fa largo uso, ma probabilmente nei prossimi anni vedremo un’esplosione di pack sofisticati, colorati, divertenti, ammiccanti, sfrontati, fantasiosi. E ci divertiremo di più nella fase di acquisto.
Per poter realizzare packaging di questo tipo è sufficiente coinvolgere un progettista grafico specializzato in questo tipo di lavorazioni e un illustratore per realizzare le immagini; poi si può scegliere tra uno dei formati offerti dal nostro sito e mandare in stampa la propria serie esclusiva di prodotti.