Riepilogo Contenuti
I tipi di font acquistabili e le varie licenze
Quando parliamo di font dobbiamo fare una distinzione tra carattere tipografico (la famiglia) e il font (una sua variante). Il Garamond è un carattere tipografico (una famiglia di font), il Garamond grassetto (bold) è un font (una variante)[1]. Dal punto di vista digitale il font è anche il file attraverso il quale visualizziamo il carattere sul nostro computer. Il file del font contiene tutte le informazioni del font. Informazioni che vengono passate all’applicazione dove lo si utilizza. Informazioni su come disegnare i glifi, sulla dimensione delle lettere (con le tabelle di dimensione) e sulla crenatura (la spaziatura tra le lettere). Il file del font è un vero e proprio software e per utilizzarlo occorre una licenza. Quando si acquista un font si riceve (assieme al file del font) un file di testo con l’EULA (End User License Agreement, il “contratto di licenza per l’utente finale”). La licenza dice cosa si può fare e cosa non si può fare, ed è quasi sempre disponibile anche sul sito dell’azienda che vende il font. La licenza di un font e il suo costo sono legati al suo utilizzo (Desktop, Web o App). Nel caso di licenze Web il costo cambia in base alla visualizzazioni. Nel caso delle licenze Desktop, al numero di utenti che installeranno il file. Le licenze di solito non prevedono la cessione a terzi, in nessun caso. È possibile installare il font sul proprio computer (e magari una copia sul proprio portatile), ma non è possibile cederlo ad un collega. Per permette al collega di utilizzare il font bisogna possedere una licenza per più installazioni. Quasi tutte le licenze di base prevedono installazioni da 1 a 3 utenti. Oggi il formato più diffuso è l’OpenType (.otf). Se acquistate un font è molto probabile che riceverete un file con quell’estensione. L’OpenType è un evoluzione e un ibrido di due altri formati molto diffusi in passato: TrueType (.ttf) e PostScript (.ps). Acquistando invece una licenza per un font da utilizzare sulla propria pagina web si riceverà un file .woff (Web Open Font Format) e un file CSS con le istruzione per associarlo alla pagina web.Dove acquistare i font e quanto costano
Spesso si trovano font con due licenze diverse:- free for personal use
- commercial use
Modi per “testare” il font prima dell’acquisto
Prima di comprare un font è importante valutare e capire se il font fa al caso nostro. Sui siti dei rivenditori e delle varie type foundry è possibile analizzare lo specimen, il campionario del font, che oggi è un file PDF. Lo specimen è un file PDF dove sono elencate tutte le caratteristiche del font e mostrati i suoi glifi. (Date un’occhiata allo specimen del Graphik.) Negli specimen quasi sempre c’è una sezione dedicata alle funzioni OpenType, che prevede, tra le altre cose, varianti di uno stesso glifo e la gestione tabellare dei numeri. (Funzioni che è possibile abilitare dalla palette Carattere > Menù Opzioni > OpenType.) Oltre lo specimen molte type foundry permettono di scaricare una versione di “prova” del font. Una versione ridotta, con i glifi e le funzioni di base che è possibile installare sul proprio computer e usare nel progetto grafico sul quale si sta lavorando. Si può provare una versione più completa di un font, per qualche ora, anche con servizi tipo Fontstand e SkyFonts. Fontstand permette anche il noleggio. È possibile noleggiare un font per pochi mesi, con un grosso risparmio. Ci sono progetti che durano pochi mesi e il noleggio può essere un’ottima soluzione. Noleggio che può essere riattivato in qualsiasi momento. Un servizio a noleggio è anche quello di Adobe, legato all’abbonamento Creative Cloud. Con il proprio account è possibile installare (attraverso l’app di Adobe) tutti i font presenti su Adobe Fonts. Il tipo di licenza è simile a quella standard e include sia quella Desktop che Web. Per l’uso sul web Adobe Fonts fornisce un codice da inserire nella propria pagina. È possibile anche utilizzare font gratuiti con licenze commerciali[3], come quelli di Google Fonts. I font di Google possono essere scaricati sul proprio computer o usati su una pagina web aggiungendo un codice, come Adobe Fonts.Valutazioni da fare prima di comprare un font
Tra le cose da considerare e osservare quando si valuta l’acquisto (o l’uso) di un carattere tipografico per un proprio progetto:- Numero di varianti (regular, bold e relativi corsivi)
- Presenza di maiuscoletti
- Legature
- Funzioni OpenType
- Varianti del singolo glifo
- Accenti (alcuni font gratuiti o a basso costo non hanno sempre tutti gli accenti)