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Fantasia, creatività, tecnica e un pizzico di follia!
Ecco gli ingredienti imprescindibili per realizzare un fumetto.
Sono tanti i fumettisti e disegnatori che scelgono Pixartprinting per dare vita alle loro creature mettendole su carta. Oggi vi raccontiamo la storia di Giorgia Catelan, che ha inseguito un’intuizione con determinazione e ha realizzato il suo fumetto autoprodotto.
Una piccola grande soddisfazione che siamo pronti a condividere con voi!Ciao Giorgia! Parlaci di te, di cosa fai nella tua vita. Raccontaci sogni, aspirazioni e attitudini. Un ritratto sintetico, ma fedele!
Ciao! Mi chiamo Giorgia Catelan e sono una fumettista diplomata alla Scuola Comics di Padova.
Lavoro ormai da tre anni alla serie de LA BANDA, scritta da Rudy Salvagnini e pubblicata regolarmente sul mensile IL MESSAGGERO DEI RAGAZZI. Collaboro con altri bravissimi fumettisti e insieme ci turniamo nella realizzazione dei singoli episodi.
Poi sto cercando di scrivere nuove sceneggiature perché il mio più grande obiettivo è diventare una fumettista riconosciuta e affermata anche a livello internazionale. Tendenzialmente scrivo e disegno le mie storie, ma l’esperienza al Messaggero mi ha fatto capire che posso lavorare tranquillamente anche in gruppo su storie scritte da altri.
Prima di iniziare a raccontarci com’è nata la tua idea creativa, puoi spiegare ai nostri lettori che cosa hai realizzato grazie alle nostre stampe?
Grazie all’aiuto di Pixartprinting, sono finalmente riuscita a pubblicare il mio primo fumetto autoprodotto, GAP GENERATION e sono davvero soddisfatta delle vostre stampe, non smetterò mai di dirlo.
Riavvolgiamo il nastro dall’inizio. Quando è nata l’idea di realizzare questo fumetto? Raccontaci un po’ come sei arrivata a immaginare questo progetto.
Questa idea è nata letteralmente per caso. Nel 2015 ero alla ricerca di case editrici a cui mandare il mio portfolio e un giorno mi imbattei nelle BAMBOO EDITIONS, un editore francese che pubblica volumi composti da storie autoconclusive ironiche sui più svariati argomenti: dalle professioni, agli sport fino alla vita quotidiana.
In particolare, mi interessai a due serie: una, LES SISTERS di WILLIAM, racconta gli incontri/scontri tra due sorelle, un’adolescente e l’altra ancora bambina, mentre l’altra, MES COP’S di CAZENOVE e FENECH, è incentrata invece sulle disavventure comiche di un gruppo di ragazze adolescenti.Le storie e il modo di raccontarle, ossia appunto in pagine autoconclusive ma al tempo stesso concatenate in una sequenza logica, mi piacquero subito e iniziai anch’io a pensare a un fumetto simile.
Fu da quel momento che mi venne in mente di creare una serie con al centro un’adolescente in continuo, tragicomico conflitto con i suoi genitori e gli adulti in generale a causa delle sue passioni musicali e da lì nacquero Caterina, Bruno e tutti gli altri personaggi di Gap Generation.
Una volta trovata l’idea hai dovuto fissare un obiettivo. Cosa volevi ottenere con la tua idea?
All’inizio, il mio scopo era di creare un progetto ben organizzato da presentare agli incontri con gli editori di Lucca Comics 2016. Riuscii ad ottenere qualche colloquio ma, alla fine, la mia idea non venne accettata.
A quel punto, i miei piani cambiarono e iniziai seriamente a pensare all’autopubblicazione sul web. Avevo troppa voglia di disegnare GAP GENERATION e qualche rifiuto non mi avrebbe di certo fermata.Ora conosciamo l’idea del progetto e il suo scopo. Come hai fatto a realizzarla? In quante e quali fasi hai diviso il tuo lavoro? Raccontaci il processo col quale hai dato forma alla tua idea e l’hai resa pronta per essere lavorata e stampata.
Una volta decisa la strada dell’autopubblicazione, per prima cosa pianificai con cura le date di uscita di ogni singolo episodio di GAP GENERATION sulle mie pagine Facebook e Tumblr. Mi imposi di non fare (troppi) ritardi sulla tabella di marcia e, tra mille dubbi, preoccupazioni e imprevisti lavorativi, la mia avventura indipendente iniziò nel settembre del 2017 e proseguì per tutto il 2018.
Il mio obiettivo, restava in ogni caso quello di raggruppare tutti gli episodi in un albo stampato alla fine della pubblicazione sul web. Per questo motivo, iniziai a informarmi e, grazie al suggerimento di alcuni miei amici, scoprii il Vostro sito. Lo trovai subito ben organizzato e molto intuitivo da usare, perciò mi convinsi a scegliervi per la stampa di GAP GENERATION.
E’ ora di stampare! Come hai sfruttato la stampa on demand per finalizzare il tuo progetto? Quali materiali hai scelto?
Per GAP GENERATION, ho scelto una rilegatura a punto metallico e la stessa grammatura di carta opaca sia per la copertina che per l’interno (170 gr se non ricordo male). Il tutto doveva avere l’aspetto di un classico albo a fumetti e direi che il risultato finale è davvero ottimo.Il fumetto è pronto! Ora va valorizzato. Che sensazione hai provato a vederlo tirato a lucido per le grandi occasioni?
Quando è arrivato il corriere non sapevo davvero cosa aspettarmi. Ero curiosa e al tempo stesso terrorizzata. Mille domande vorticavano senza sosta nella mia testa: i colori in stampa saranno fedeli a quelli da me scelti? Ho spedito il file con le giuste dimensioni? Mancherà qualche pagina? Insomma, potete immaginare il livello di ansia mentre aprivo il pacchetto e… la meraviglia quando sfogliai il primo albo che presi in mano.
Era tutto perfetto, esattamente come me lo ero immaginata nei giorni precedenti! Credo sia la prima volta in vita mia che sono davvero soddisfatta di una stampa. Grazie ancora!
Quali altri progetti hai per il futuro? Vuoi rivelarci qualcosa?
Al momento sono in una fase di rallentamento del lavoro. Dopo un anno così impegnativo, ho deciso di riprendere, con molta calma, alcuni progetti che sono rimasti in stand-by.
Sto scrivendo nuove sceneggiature e, ovviamente, riprenderò tra un paio di mesi la stesura del secondo capitolo di GAP GENERATION. Nuove disavventure attendono Caterina, le sue amiche e il povero Bruno!