Riepilogo Contenuti
“Senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno.”
Erasmo da Rotterdam, Elogio della Follia
Che mondo avremmo davanti a noi, senza un pizzico di follia?
Un mondo ordinario, tradizionale, stanco e appiattito.
E quali traguardi avrebbe raggiunto l’uomo senza la voglia di rischiare, di sperimentare, di seguire un’intuizione o un sogno?
Ben pochi, probabilmente.
Fabrizio Salani ha fatto della ricerca per l’ignoto un marchio di fabbrica: non solo nella sua veste di cacciatore di antichi volumi ammantati dal mito, ma anche come imprenditore desideroso di riproporre un classico dell’abbigliamento maschile sovvertendone i canoni e riportandolo a nuova vita con uno slancio estroso e unico.
Le due passioni di Fabrizio, quella per il mondo degli antichi manoscritti misteriosi e quella per il mondo delle cravatte, sublimano così nella sua collezione di 10 esemplari unici che ridefiniscono un oggetto d’abbigliamento tradizionale, con un pizzico di follia.
Una follia buona, creativa e operosa.
Uno slancio imprenditoriale coraggioso, ma soprattutto studiato, calcolato e curato fin nei minimi dettagli. Un progetto costruito passo dopo passo, con un’idea ben chiara in mente, che si è materializzata con il supporto di Pixartprinting.
Oggi vi proponiamo una storia di stampa davvero unica, da leggere tutta d’un fiato.
Una storia d’impresa che ci ricorda come la creatività non abbia limiti, se non quelli autoimposti, e come, senza un granello d’ispirazione audace, il mondo sarebbe meno appagante da esplorare e da vivere.
Buona scoperta a tutti!
La collezione di cravatte di Fabrizio Salani
Chi è Fabrizio? Parlaci di te: sogni, aspirazioni e attitudini. Un ritratto sintetico, ma fedele!
Mi presento: sono Fabrizio Salani, felicemente sposato da 25 anni con Daniela e padre orgoglioso di Mattia nostro figlio dodicenne. Nel 1° Marzo del 1989 ho iniziato a lavorare nel negozio di famiglia (aperto da mio padre a Biella nel 1967) che con il tempo è diventato un punto di riferimento biellese per la stampa digitale, la riproduzione, il print on demand e altre lavorazioni di supporto agli uffici, ai professionisti della grafica, alle ditte tessili e molte altre realtà professionali del territorio. Nel Marzo del 2018 ho aperto un secondo punto vendita in Liguria a Loano. Ho due hobbies: la ricerca di opere antiche e misteriose e la cravatta. La prima di queste due passioni mi ha portato fama mondiale con il ritrovamento della pagina finale dell’unica copia antica del manoscritto Voynich, definito il libro più misterioso del mondo; un mito di livello mondiale che nelle conferenze che mi vengono richieste in giro per l’Italia, mi piace descrivere come “la Gioconda” dei libri. In questi 16 anni di “cercatore di tesori” (così mi identificano i mass-media) ho trovato il cosiddetto “foglio Salani” la stampa più antica di un’opera del Veronese, la pergamena di Raffaello della “Madonna del pesce” e tanti altri capolavori che presentano sempre nella loro storia, un alone di mistero più o meno velato.
Prima di iniziare, puoi spiegare ai lettori cos’hai realizzato grazie al nostro supporto?
Grazie al Vostro supporto altamente professionale, ho concretizzato l’idea di unire le mie due passioni, realizzando 10 modelli di cravatte di forma classica più 2 slim, che riproducono le opere antiche e misteriose scoperte in anni di ricerche nei mercati d’antiquariato italiani ed europei e non solo. Le storie che accompagnano le immagini sono tutte assolutamente autentiche e storicamente note (ma solo agli addetti del settore) ed ora vengono portate alla visione di chiunque voglia distinguersi e circondarsi di un alone di mistero e di cultura. Lo stile è moderno, ma allo stesso tempo classico e inusuale, mai noioso o banale, assolutamente unico e subito riconoscibile, adatto in ogni occasione. La vostra professionalità, a cui mi affido ormai da parecchi anni come supporto, mi ha permesso di realizzare non solo il tessuto delle cravatte grazie alla vostra stampa a colori 720 DPI sublimazione termica su poliestere da 235 g/m2, ma anche il libretto illustrativo in A5 con pinzatura metallica, il cartoncino di garanzia e il biglietto da visita che accompagnano la cravatta nel suo confezionamento.
Torniamo al principio. Come è nata l’idea che ti ha portato a realizzare questo progetto? Ha una storia particolare?
L’idea nasce dalla lettura di un articolo di alcuni anni fa in cui si parla di cravatte come di un complemento di abbigliamento obsoleto, finito, ingessato, non più desiderabile perché considerato superato. Non potevo accettarlo perché la cravatta è il particolare che per prima si nota in un vestito, è da sempre il biglietto da visita dell’uomo di classe. Giacca e camicia con l’evidenza di piccoli, scialbi bottoni bianchi, senza cravatta, sa di uomo trasandato, poco attento ai particolari. Mi sono domandato il motivo per cui questo accessorio antico di secoli non è più “di moda” (solo in Italia perché nel resto del mondo le vendite sono in costante aumento) e ho trovato la risposta nello stile della cravatta, mai rinnovato, sempre troppo banale, geometrico o a tinta unita o con fantasie astratte decisamente kitch, noiose e desuete. Così ho deciso di mettere sulla cravatta “una storia” che rendesse questo complemento d’abbigliamento non fine a sé stesso, ma aggiungesse un alone culturale e misterioso allo stesso tempo. La filosofia è quella di intrattenere, con argomenti culturali e misteriosi, le persone che chiederanno informazioni sulle immagini rappresentate sulle cravatte. Un modo alternativo, intrigante e stuzzicante di tenere una conversazione con amici, a tavola, in una riunione, con il proprio partner, durante un momento di svago, durante un colloquio di lavoro e in molte altre situazioni della vita. La curiosità, innata in tutti noi, viene stimolata dal mistero che si cela nelle immagini, creando un mix unico, culturalmente innovativo ed enigmatico. Nel mio sito: https://cncfsalani.wixsite.com/website, così come nel depliant illustrativo da voi stampato, ogni cravatta è accompagnata dalla spiegazione della storia e del mistero dell’opera rappresentata.
Una volta trovata l’idea giusta, hai dovuto fissare un obiettivo. Qual era il tuo scopo?
Non so se questa si può considerare l’idea giusta, ma è la mia idea e come si dice:… se un uomo non rischia per le proprie idee, o vale niente l’uomo o valgono niente le sue idee. Se qualcuno pensa che realizzo tutto questo per cercare veloci e facili introiti, soldi e fama, sta sbagliando di grosso. Ho 54 anni e so benissimo che il “tutto e subito” è solo un’utopia giovanile, basata sul facile successo di poche persone che si contano sulle dita di una mano, nei confronti di migliaia che invece non ce la fanno. Il duro lavoro, la perseveranza, l’esperienza, i successi e i fallimenti (indispensabili per crescere), quella è la via che ho sempre seguito e che non intendo abbandonare. Lo scopo finale è l’orgoglio personale di avere realizzato un sogno.
Come hai realizzato in concreto il tuo progetto? In quante e quali fasi hai diviso il tuo lavoro? Raccontaci il processo col quale hai dato forma alla tua idea e come l’hai resa pronta per essere stampata.
Inizialmente, grazie ai macchinari dei miei negozi, ho scansito in alta definizione le opere antiche in mio possesso, in seguito ho realizzato al computer grafico i “tagli” dei soggetti da stampare sulle cravatte, per adattarli alla forma a freccia e al nodo del collo, senza snaturare le immagini originali, realizzando dopo vari tentativi (parecchi!) i 10 modelli definitivi. La seconda fase è stata quella di testare i media di tessuto che meglio si adattavano alla mia idea e nel vostro ho trovato l’ottimale. Nelle fasi successive mi sono concentrato su nome e stile base del brand, perché fosse il più accattivante possibile, ma allo stesso tempo conservasse un alone di mistero. Ho ideato la spilla metallica, il depliant illlustrativo, tutti i testi, il cartoncino della garanzia, il biglietto da visita, la scatola per il confezionamento delle cravatte e il sito web. Ho cercato e testato vari sarti per la realizzazione delle cravatte e orafi per la spilla con il nome del brand, fino a quando ho trovato i professionisti giusti, i primi nel biellese e l’orafo a Firenze. All’inizio di febbraio ho dato il via al progetto definitivo con la realizzazione dei primi 100 esemplari su richiesta.
Come hai sfruttato la stampa on demand per finalizzare il tuo progetto? Quali materiali hai scelto e perché?
Lavorando a Biella in stretto contatto con le aziende tessili famose in tutto il mondo, ho avuto modo di testare le mie immagini su vari tessuti dalla seta al cotone, dall’acrilico al poliestere e la qualità di stampa trovata sul vostro materiale è superiore a tutti quelli da me provati. Essendo la mia idea indirizzata più sul contenuto che sul “contenitore”, ho bisogno che le immagini siano le più fedeli possibili all’opera antica. La stampa su seta non mi offriva questa qualità del tratto inoltre è difficile, come ho materialmente constatato, realizzare manualmente una cravatta sartoriale con un’immagine che non accetta deformazioni, nemmeno minime, perché ogni cravatta è interamente imbastita, cucita, piegata, stirata e rifinita a mano dal sarto! La stampa su cotone risulta troppo grezza con l’immagine stampata a caldo tipo patch (decisamente improponibile) e l’acrilico è troppo ruvido al tatto e rigido, mentre il vostro poliestere ha un debole effetto seta, non così lucido come la seta stessa che stona con le immagini delle opere antiche originarie realizzate su supporto cartaceo o pergamenaceo. Mi piace molto (e questa idea è piaciuta molto a tutti quelli a cui l’ho presentata) utilizzare un materiale moderno come il vostro poliestere di qualità stampato a colori a sublimazione termica 720 DPI, su cui imprimere opere antiche di 200, 500 anni e in alcuni casi anche di più, assolutamente inedite, con un mistero insito nella loro storia e non riproducibili da altri, salvo violazione dei diritti di chi le possiede, cioè del sottoscritto, essendo l’unico proprietario delle opere riprodotte. Tenendo presente che tutte le cravatte sono da me firmate e numerate a mano, come delle opere d’arte e rifinite con una spilla metallica galvanizzata oro e smalto rosso (realizzata da Mauro, un orafo fiorentino) con le iniziali del mio brand.
Ora sfruttiamo i prodotti realizzati! Nel tuo caso una linea di cravatte indiscutibilmente originali. Che sensazione hai provato mentre le reggevi tra le mani?
Un’idea che si materializza, soprattutto se spronata dalla passione, è qualcosa di entusiasmante, elettrizzante. È una grande soddisfazione: adesso sai che ce l’hai fatta! Quando stringi tra le mani il prodotto finale, costato tanto impegno, non solo economico ma di coordinazione, organizzazione, studio, parecchi mesi di lavoro, ricerca, sviluppo, per trovare il materiale migliore, i professionisti migliori (tutti i sarti sanno cucire ed orlare, ma vi siete mai chiesti quanti sappiano realizzare a “regola d’arte” una cravatta partendo dalla sola fascia di tessuto?). Poi bisogna confezionare il prodotto, perché come per un’opera d’arte occorre un’adeguata cornice che la esalti o come si dice “vesta il quadro”. La cravatta ha bisogno di una confezione che la valorizzi e un must in più, l’idea di aggiungere una spilla, un particolare che la differenzi dal solito classico prodotto. Cercare l’artigiano migliore che fosse in grado di realizzare la spilla del logo così come l’avevo ideata, in metallo galvanizzato oro, smalto color rubino e doppia chiusura a farfalla, anche questo ha richiesto il suo tempo. Il prodotto finito, tangibile, ecco quello ti ripaga di tutta la fatica, di tutti gli sforzi, di tutto l’impegno anche se sai di essere solo all’inizio dell’avventura. È adrenalina pura!
Questo è solo l’inizio! Quali altri progetti hai per il futuro? Vuoi svelarci qualcosa?
Essere arrivato fino a qui, per me è già un successo. Se questa idea incontrerà il favore del pubblico, continuerò con un’estensione della “linea”, studiando e progettando la realizzazione di T-shirt, polo e giubbotti, con la mia idea di tessuto, di bassorilievo, di trame colorate e texture marchiate a caldo, per esaltare l’effetto delle opere antiche e misteriose che a tutt’oggi ho trovato. Per quanto riguarda la promozione del brand, ho iniziato ad installare site permanent, delle vetrinette-led espositive con le cravatte, in esercizi di classe che si distinguono a livello nazionale ed internazionale per le loro caratteristiche professionali, come la Pasticceria Canterino di Biella classificata “miglior colazione d’Italia” dalla famosa guida gastronomica “Gambero Rosso” con tre tazzine e tre chicchi per 10 anni consecutivi, altre esposizioni saranno realizzate in hall e spazi espositivi di famosi hotels e casinò. Nell’immediato futuro, mi è stata chiesta di organizzare una mostra/esposizione delle opere antiche in mio possesso affiancando la genesi delle cravatte per ogni opera, completando il tutto con pannelli esplicativi e video dei vari processi di ideazione e lavorazione del prodotto, partendo dai prototipi per giungere al prodotto finale. Che lo spettacolo abbia inizio, io sono pronto.