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Negli anni Sessanta compare negli Stati Uniti una fantastica storia ambientata in un futuro lontano e su di un esotico pianeta sabbioso. Ci sono inquietanti vermi giganti e una popolazione indigena con profondi occhi blu le cui sorti sembrano essere governate da una spezia psichedelica. Il nome del pianeta è Dune.
Dune di Frank Herbert è oggi uno dei libri di fantascienza più di successo al mondo, con oltre 20 milioni di copie vendute e traduzioni in 20 lingue. È anche uno di quei libri che ha superato la carta stampata per divenire parte integrante del nostro immaginario collettivo, ispirando di recente l’acclamata trilogia cinematografica di Denis Villeneuve.
Insomma, Dune da oltre cinquant’anni appassiona generazioni di lettori e lettrici. Sapevate però che inizialmente Frank Herbert propose il suo libro a oltre venti editori che lo rifiutarono? E che una sorta di maledizione aleggiava su chiunque provasse a farne un film?
Oggi ripercorriamo la storia editoriale di Dune – dalla prima apparizione su una rivista di fantascienza alla pubblicazione di un’intera e fortunata saga – seguendo come al solito un filo conduttore a noi caro: le copertine dei libri di Dune. Quelle più belle, vintage e… aneddotiche.
Benvenuti sul pianeta sabbioso!
Le prime copertine di Dune, in versione rivista
La prima forma in cui compare Dune non è quella di un libro, bensì di una rivista. In particolare, fu Analog Science Fiction and Facts (spesso abbreviata in Analog) – una delle più longeve riviste di fantascienza pubblicata dal 1930 e ancora oggi attiva – a serializzare l’opera di Frank Herbert in diversi volumi apparsi tra il 1963 e il 1965 sotto i titoli “Dune World” e “The Prophet of Dune”.
Permetteteci un’eccezione alla regola: questa volta vogliamo raccontarvi anche le copertine di una rivista. E c’è un motivo ben preciso: a disegnarle fu John Schoenherr, un talentuoso artista naturalista statunitense.
John Schoenherr realizzò tutte le illustrazioni di Dune – aggiudicandosi per questo lavoro lo Hugo Award come miglior artista – e le copertine delle prime edizioni. Non deve essere stato semplice essere il primo disegnatore a mettere mano su un immaginario così potente e complesso come quello creato da Herbert. A quanto pare, Schoenherr ci riuscì egregiamente: a cinquanta anni di distanza, oggi il pianeta Dune – nelle sue molte incarnazioni contemporanee – è grossomodo quello disegnato dall’artista statunitense.
Lo stesso Frank Herbert fu estremamente contento di quella rappresentazione grafica del suo Dune, tanto che negli anni Ottanta commentò così: “Non riesco a immaginare una rappresentazione visiva del mio mondo più perfetta delle attente e accurate illustrazioni di John Schoenherr.”
La prima copertina di Dune, in formato libro
Dune fu pubblicato per la prima volta in formato di volume unico dalla casa editrice statunitense Chilton Books. E anche questa storia nasconde un aneddoto.
La Chilton Books, infatti, fino a quel momento aveva pubblicato soprattutto manuali d’auto e magazine d’affari. C’è da dire che in quegli anni Frank Herbert aveva proposto il suo libro a una ventina di editori che però avevano rifiutato l’opera. Finché un editor della Chilton Books pensò che quello fosse il testo giusto per dare il via a una nuova collana di narrativa.
Il risultato? I primi numeri commerciali di Dune furono pessimi e l’editor che aveva scelto il manoscritto fu licenziato. La saga divenne infatti famosa solo qualche anno più tardi.
Ecco spiegato perché la copertina della prima edizione di Dune non sembra essere quella di un libro di fantascienza: non era quella la specialità dell’editore! Il lettering in copertina utilizzato potrebbe far pensare a un romanzo fantasy, mentre il nome dell’autore è relegato in un angolo. L’illustrazione invece è quella realizzata da John Schoenherr e già utilizzata in una dei numeri seriali di Dune pubblicati da Analog.
Vista oggi, la copertina mantiene comunque un certo fascino vintage… non male per una casa editrice di manuali d’auto!
Le copertine psichedeliche disegnate da Bruce Pennington
Dopo che Dune ebbe finalmente il successo meritato, Frank Herbert si occupò di espandere l’universo da lui creato realizzando una vera e propria saga fantascientifica. A partire dal 1969 pubblicò altri cinque volumi appartenenti al ciclo Dune ai quali – negli anni Duemila – si aggiunsero altri due romanzi scritti da suo figlio, Brian Herbert. In totale la saga di Dune conta dunque otto libri.
Negli anni Settanta, tra le case editrici che pubblicarono i volumi della saga ci fu anche la britannica New English Library, specializzata in libri di fantascienza, fantasy e mistero. Le copertine furono affidate a Bruce Pennington, pittore britannico famoso per le sue copertine di fantascienza (tra cui quelle dei libri di Isaac Asimov) e libri di genere.
Per Dune, Pennington si discostò dal solco tracciato da John Schoenherr e optò per un’interpretazione decisamente libera del testo. Il risultato sono delle bellissime copertine che, anche grazie al carattere tipografico scelto, donano ai volumi un certo sapore esotico e psichedelico che ben si sposa con il mondo ideato da Frank Herbert.
La copertina di Dune usata anche per un altro libro
Un curioso aneddoto riguarda una delle copertine realizzate da Bruce Pennington perDune. La cover in questione è quella del primo libro del ciclo, ripubblicato nel 1972 dalla New English Library. L’illustrazione di Pennington mostra un abitante del pianeta Dune con i suoi tipici occhi tutti blu: la peculiare colorazione è un effetto collaterale della “spezia”, una sostanza stupefacente che dona particolari poteri a chi la assume regolarmente.
È abbastanza strano trovare qualche anno dopo la stessa identica copertina utilizzata da un’altra casa editrice per tutt’altro libro. Ad oggi, non si sa ancora bene il motivo per cui l’editore americano di libri tascabili Manor Books nel 1978 decise di usare proprio la stessa cover per “Le tre stimmate di Palmer Eldritch”, un libro di fantascienza di Philip K. Dick – autore che ha creato capolavori della fantascienza che hanno ispirato successi cinematografici come Blade Runner.
Le copertine con i temibili vermi delle sabbie
Oltre la già citata “spezia”, un’altra delle invenzioni più fortunate di Frank Herbert sono i vermi delle sabbie. Questi esseri angoscianti che abitano il pianeta Dune viaggiano sottoterra e sono attirati dalle percussioni regolari sul suolo – proprio per questo gli abitanti del pianeta hanno imparato ad adottare una strana andatura.
Un’immagine così iconica – i vermi delle sabbie sono lunghi più di 400 metri e dotati di una bocca enorme e denti aguzzi – difficilmente poteva non finire in copertina. Abbiamo dunque scovato due ottimi esempi a riguardo. La prima è la copertina del 1974 disegnata da Don Ivan Punchatz e utilizzata nell’edizione pubblicata da Ace Books, la più vecchia casa editrice statunitense dedicata alla fantascienza.
L’altra è la copertina della prima edizione illustrata a colori e in bianco e nero di Dune – a cura di John Schoenherr, pubblicata nel 1978 dalla Berkley Windhover Books.
Due copertine minimaliste di Dune: una bella, l’altra… meno!
Il complesso mondo creato da Frank Herbert è zeppo di echi esotici, fantastiche invenzioni, suggestioni enigmatiche. Allo stesso modo, fino a tutti gli anni Ottanta (e oltre) le copertine di Dune sono state abbondanti ed evocative – nel tipico stile fantascientifico di quel periodo.
Nei decenni successivi qualcuno ha provato però a discostarsi e a proporre delle cover minimaliste di Dune – con alterne fortune. La copertina creata da Francis O’Connell per l’edizione del 50esimo anniversario (pubblicata nel 2015 dalla londinese Hodder&Stoughton) è un esempio decisamente apprezzato. Ritorna il motivo del verme della sabbia, qui solo accennato nella sua silhouette che crea uno squarcio verso il mondo sabbioso di Dune. Il font graziato strizza l’occhio invece a un’estetica più consueta per il genere.
Decisamente meno felice e apprezzata è invece la copertina minimalista dell’edizione 1990 (e riproposta nel 1999), pubblicata da Ace Books. Su uno sfondo principalmente nero si vede in un piccolo riquadro il desertico pianeta.
Le geometriche copertine di Dune con il titolo in verticale
A partire dal 2018 Ace ha ripubblicato i sei libri del ciclo di Dune scritti da Frank Herbert. Per l’occasione ha affidato la realizzazione delle copertine al grafico e illustratore Jim Tierney che sotto la direzione artistica di Adam Auerbach decide di optare per un curioso titolo verticale.
Il font utilizzato è un attuale bastoni che si discosta da molte delle scelte tipografiche del passato. Le illustrazioni dai colori accesi terminano il lavoro di “ammodernamento”, donando finalmente alla saga di Dune un tocco estremamente contemporaneo. Queste copertine sono già un classico da collezione.
Le copertine di Dune che annunciano il film
“Presto un grande lungometraggio”, oppure “Ora un film oltre ogni vostra immaginazione”: a partire dagli anni Settanta sulle copertine di Dune era facile trovare un bollino che ne annunciasse future o presenti trasposizioni cinematografiche.
Il fantastico mondo di Dune ha infatti da sempre ingolosito Hollywood. Spesso però si è rivelato una sorta di maledizione per i registi e produttori che hanno provato a cimentarsi con la realizzazione di una pellicola sull’arido pianeta sabbioso.
Per questo a molti bollini in copertina in realtà non è mai seguito un film, se non molti anni dopo. Negli anni Settanta ad esempio il regista e artista cileno Alejandro Jodorowsky provò a farne un lungometraggio. L’immaginifico progetto, che includeva nel cast addirittura il pittore Salvador Dalì, naufragò: ciò che ne rimane è un documentario. A riprovarci fu il produttore italiano Dino De Laurentiis che affidò il film di Dune a David Lynch. La lunghissima lavorazione durata quasi un decennio si risolse tuttavia in un film poco apprezzato.
La maledizione dei film di Dune sembra oggi essere stata sfatata dalla fortunata trilogia firmata da Denis Villeneuve. E ovviamente le copertine delle ultime edizioni seguono questo atteso e meritato ritorno di fiamma. Ecco qui, per esempio, un’edizione di Dune del 2021, pubblicata da Ace Books, che riporta in copertina l’immagine dell’ultimo film di Denis Villeneuve.
Voi cosa ne pensate? Preferite le copertine di Dune più vintage o quelle più hollywoodiane?