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Women in Type: le donne danno impulso alla tipografia
La tipografia è fondamentale per la rappresentazione testuale delle lingue e l’alfabetizzazione delle comunità. Ma tralasciando la visione utilitaristica, questo strumento al servizio della comunicazione visiva fa acquisire ai testi una dimensione che va al di là del contenuto. Ci sono caratteri che producono sensazioni o addirittura ci trasportano in altri luoghi.
Sebbene alla fine del XIX secolo si siano mossi i primi passi per rompere con i modelli tipografici tradizionali, è stato solo all’inizio del XX secolo che sono state poste le basi della tipografia moderna. Movimenti d’avanguardia come il futurismo, il dadaismo o il costruttivismo hanno esplorato le possibilità della tipografia come materiale espressivo e sono stati un riferimento per i designer nei decenni successivi. La pubblicità fa sì che vi sia un crescente interesse per l’argomento.
Si presume spesso che i caratteri tipografici siano opera di un unico designer, quando in realtà sono il risultato di una serie di processi che coinvolgono molte persone, come la maggior parte degli oggetti industriali. E, anche se non riconosciuto, le donne hanno contribuito in modo determinante al processo di progettazione di molti famosi caratteri tipografici emersi nel corso del XX secolo. Evidenziare il loro lavoro è esattamente ciò che intende giustamente fare Women in Type.
Le donne nelle aziende di type design
Il progetto è il risultato di un’indagine del Dipartimento di Tipografia e Comunicazione Grafica dell’Università di Reading, in Inghilterra, svolta tra marzo 2018 e novembre 2021 e diretta dalla Professoressa Fiona Ross insieme ad Alice Savoie, ricercatrice principale, ed Helena Lekka, assistente post-dottorato.
La ricerca mostra che diversi produttori di caratteri in Europa, come Deberny & Peignot (Francia), Simoncini (Italia), Monotype e Linotype (Regno Unito) e Berthold (Germania), e con ogni probabilità anche negli Stati Uniti, impiegavano donne come type designer, o meglio donne che lavoravano in dipartimenti di sviluppo tipografico, come venivano chiamati all’epoca.
Il fulcro del lavoro svolto da questi dipartimenti consisteva nel trasformare un’idea di design tipografico originale in un carattere tipografico funzionale. Ciò includeva l’espansione dei set di caratteri (punteggiatura, accenti, maiuscolo) e anche l’adattamento alle varianti (grassetto, corsivo, condensato). E non si sono limitati alla scrittura latina, ma hanno prodotto caratteri tipografici per alfabeti arabi e varie regioni dell’Asia.
Per quanto riguarda le abilità richieste, le ricercatrici spiegano sul sito web del progetto che le candidate dovevano avere una mente logica, buone capacità di disegno e un acuto senso delle proporzioni.
Un ruolo chiave non riconosciuto dall’industria del design
Ci sono diversi motivi per cui queste aziende assumevano donne per lo sviluppo e la produzione di caratteri tipografici. Uno dei principali è perché il loro stipendio era sostanzialmente inferiore a quello degli uomini. In genere erano giovani donne single che avevano un’età in cui potevano già ottenere il “permesso” di svolgere un lavoro retribuito “fuori casa” prima di sposarsi e di occuparsi dei bambini e delle faccende domestiche. Pertanto, il turnover delle lavoratrici è stato enormemente alto, il che ha contribuito a mantenere bassi i salari senza che esse venissero incoraggiate a sviluppare le proprie competenze.
La storia del type design ha trascurato per questo motivo il ruolo determinante di queste donne nella crescita del settore. Ma le ricercatrici sottolineano anche che molte delle donne con cui hanno parlato non sembrano riconoscere il valore dei propri contributi, e sperano che studi futuri mettano fine all’invisibilità di queste persone nelle attuali narrazioni della storia del design.
Il sito web del progetto raccoglie materiale testuale e fotografico
I risultati di Women in Type possono essere seguiti attraverso una pagina web interattiva che raccoglie articoli in vari campi di studio. Un vasto materiale fotografico che documenta il lavoro di queste donne si può trovare anche negli studi di design tipografico, in particolare quello di Monotype e Linotype, e anche un’ampia selezione bibliografica che affronta argomenti come la storia del design tipografico o il ruolo delle donne nel settore.