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Dai primi diari online degli anni ’90 ad oggi, Internet ha ospitato, secondo le ultime stime, 600 milioni di blog. Queste bacheche virtuali permettono a privati e aziende di comunicare in modo regolare e diretto con il loro pubblico attraverso la pubblicazione di post, ovvero degli articoli contenenti del testo e/o vari materiali multimediali (foto, video, grafiche). In questo articolo vedremo come creare un blog aziendale da zero e quali vantaggi può portare a un business, sia in termini di brand awareness che di engagement del pubblico e conversioni. Spiegheremo poi come sviluppare un piano editoriale in chiave SEO, alcune strategie per promuovere i post attraverso i diversi canali aziendali e i KPI (Key Performance Indicator) utili a valutare il rendimento di un blog.
Perché aprire un blog aziendale
Prima di iniziare a creare un blog da zero, è importante chiederti se vale la pena investire in quest’attività di content marketing. Com’è noto, un blog è la sezione di un sito web istituzionale dedicata alla pubblicazione periodica di nuovi contenuti (post) finalizzati a presentare i prodotti e i servizi aziendali e a condividere notizie relative alle attività dell’azienda o al settore in cui opera.
Grazie al blog, le organizzazioni possono stabilire una comunicazione più diretta e spontanea con il pubblico, scegliendo tra diverse tipologie di contenuto: news, guide all’acquisto, tutorial, casi studio, interviste e articoli di carattere più o meno tecnico. Solitamente, i lettori possono commentare i post e condividerli sui loro canali social, aumentando in questo modo la visibilità online dell’azienda.
Non solo: se guardiamo le statistiche più recenti, il blogging è una delle strategie di marketing più efficaci a livello SEO, perché consente di migliorare il posizionamento organico del sito e di aumentare il traffico verso la piattaforma aziendale. Secondo DemandMetric infatti, i blog producono un aumento del 434% di pagine indicizzate dai motori di ricerca e un incremento di link indicizzati pari al 97%. Un’indagine di HubSpot ha rilevato invece come le aziende che pubblicano più di 16 post al mese ottengano un traffico 3,5 volte superiore rispetto a quelle che pubblicano fino a 4 post al mese.
I dati più recenti rivelano come il blog aiuti anche ad aumentare il tasso di conversione degli e-commerce: secondo BlogHer, il 61% dei consumatori ha effettuato almeno un acquisto basato su una raccomandazione presente in un post.
Vediamo allora quali sono i vantaggi per le aziende che decidono di aprire un blog e di utilizzarlo all’interno di una strategia di marketing.
Miglioramento della reputazione aziendale
Grazie alla pubblicazione di contenuti originali, di qualità e pertinenti, un’organizzazione può mostrare la sua esperienza e competenza in un determinato settore, costruendo un rapporto di fiducia con i clienti e rafforzando il proprio posizionamento sul mercato.
Generazione di traffico qualificato
Attraverso lo sviluppo di un piano editoriale SEO, in cui gli articoli vengono progettati in base alle principali query degli utenti inerenti al settore in cui opera l’impresa, è possibile aumentare la visibilità del brand e attrarre lead qualificati sul sito.
Aumento del tasso di conversione
La pubblicazione di guide, articoli e tutorial di qualità può facilitare il processo di conversione, spingendo il visitatore ad acquistare i prodotti dell’e-commerce o a richiedere i servizi dell’azienda.
Miglioramento della visibilità organica
Come abbiamo visto, la pubblicazione regolare di articoli sul blog aiuta a migliorare il posizionamento organico del sito web sui motori di ricerca. Inoltre, permette di ottenere backlink di qualità da siti autorevoli, aumentando il ranking del sito.
Engagement e fidelizzazione
Un blog permette di stabilire un dialogo più diretto e spontaneo con il pubblico, migliorando la brand experience e offrendo contenuti informativi che aiutano a fidelizzare la clientela.
Come creare un blog aziendale
Installazione e configurazione di un blog
Se lavori per un’azienda con un dominio e una piattaforma web già in uso, è sufficiente chiedere allo sviluppatore o all’agenzia web di riferimento se è possibile installare e configurare una sezione blog all’interno del sito web principale. In caso contrario, dovrai scegliere una piattaforma di blogging e un hosting provider e acquistare un nuovo dominio.
Sviluppo di un piano editoriale in chiave SEO
A questo punto è necessario sviluppare un piano editoriale che identifichi i temi da trattare, il formato dei contenuti e la frequenza delle pubblicazioni. Un’analisi delle parole chiave più comuni sui motori di ricerca può aiutarti a individuare le domande frequenti e gli argomenti più rilevanti per il pubblico di riferimento. Per questo tipo di analisi puoi utilizzare piattaforme come SEOZoom, Ubersuggest o Semrush, che consentono inoltre di visualizzare il posizionamento organico dei competitor e i contenuti di maggior successo. Consulta anche Google Search Console per identificare le query più frequenti con cui gli utenti hanno trovato il sito. Infine, è importante analizzare i quesiti e le richieste dei clienti pervenute attraverso i diversi touchpoint aziendali: social media, servizio clienti, ecc.
Seleziona le query informazionali con un buon volume di ricerca pertinenti al tuo business, corrispondenti a delle ricerche finalizzate ad avere informazioni su un determinato argomento, prodotto o servizio. In questo modo eviterai il rischio di cannibalizzazione delle parole chiave tra il blog e il sito: se un blog post dovesse posizionarsi bene per una query transazionale, rischierebbe di entrare in competizione con la pagina descrittiva del prodotto o servizio corrispondente e di far perdere delle conversioni al sito. Un’altra strategia per ottenere un buon posizionamento organico con un blog consiste nello scegliere parole chiave a coda lunga, che hanno volumi di ricerca minori, ma anche un livello di competizione inferiore rispetto alle keyword più brevi.
Una volta terminata la ricerca delle keyword e dei temi più pertinenti per il “cliente ideale”, dovrai stilare un calendario editoriale che includa:
- La parola chiave scelta per il post (principale e keyword correlate)
- La tipologia di contenuto (es. tutorial, case history, confronto prodotti, intervista, ecc.)
- Lunghezza approssimativa in parole
- L’obiettivo principale dell’articolo
- Data di pubblicazione e scadenza per la produzione del post
- Autore
- Categoria: le categorie di un blog permettono di suddividere gli articoli secondo i diversi argomenti trattati. In pratica, con l’inserimento di ogni categoria è possibile creare una vera e propria pagina web, ottimizzabile dal punto di vista SEO, che contiene una raccolta di post su un determinato tema.
- Tag: sono delle “etichette” utili a classificare gli articoli pubblicati in modo indipendente rispetto alle categorie. Anche i tag possono essere indicizzati da Google e sono ottimizzabili a livello SEO.
Ricorda che un blog, per avere successo, deve offrire contenuti realmente utili al pubblico, quindi concentra gli sforzi sulla produzione di post che abbiano un valore informativo chiaro e tangibile.
Stesura dei contenuti
Una volta terminato e fatto approvare il calendario editoriale, puoi iniziare a pianificare la stesura dei diversi post. Se hai competenze di scrittura per il web e SEO copywriting e il tempo necessario puoi occupartene da solo, in caso contrario è meglio affidarti a un bravo copywriter, concordando in anticipo la scaletta degli argomenti e le keyword da utilizzare.
Come promuovere il blog
Una volta che avrai iniziato a popolare il tuo blog di contenuti, dovrai pensare a una strategia di promozione che includa diversi strumenti e canali:
- Social media: oltre a condividere il link all’articolo, puoi adattare e modificare parte dei contenuti pubblicati secondo le peculiarità di ogni piattaforma e la tipologia di pubblico presente. Ad esempio, pubblicando delle infografiche su Pinterest che contengono i dati più interessanti, oppure caricando un video su Facebook e/o Youtube che rimandi all’articolo completo.
- Email marketing: l’invio di email e newsletter alle liste di contatti aziendali sono un altro metodo molto utilizzato per diffondere i blog post.
- Guest blogging: questa pratica, che consiste nell’invitare altri blogger a scrivere articoli sul tuo blog, permette di offrire una maggiore varietà di contenuti e di farsi conoscere da nuovi potenziali clienti. Questo articolo di Semrush spiega tutti i vantaggi del guest blogging.
Monitoraggio delle performance
Per valutare l’efficacia del blog, è opportuno tenere monitorati i seguenti indicatori di performance:
- Il traffico mensile
- Le sorgenti di traffico (da dove provengono gli utenti: social media, campagne pubblicitarie, ecc.)
- Il tempo medio di lettura dei post
- Gli articoli più visualizzati e quelli che hanno ricevuto più backlink.
- Se il post contiene dei link interni, andrà considerata la sua efficacia in termini di CTR (click-through rate).
- Posizionamento organico delle diverse pagine.
- Per valutare il tasso di engagement del pubblico, oltre al numero di commenti sotto al post sarà utile analizzare anche il coinvolgimento degli utenti sulle diverse piattaforme social (like, share, commenti).
Sulla base dei dati raccolti, sarà possibile vagliare l’efficacia dei diversi contenuti, pianificando eventuali interventi di ottimizzazione dei post esistenti e la pubblicazione di nuovi post in linea con l’intento di ricerca del “cliente ideale”.
Creare un blog e svilupparlo nel tempo è un’attività che può portare moltissimi benefici alle imprese, sia in termini di brand reputation e brand loyalty che di fatturato. Chi sceglie di investire in una strategia di blogging dovrà però saper costruire un piano di comunicazione efficace, orientato alla produzione di contenuti originali, interessanti e coerenti con l’identità aziendale.