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Fateci caso: molto spesso la carta, il packaging, i libri, ma anche i prodotti in legno sono accompagnati da un particolare acronimo – FSC – e da un marchio a forma di alberello. Che cos’è? La certificazione FSC è una certificazione ambientale che garantisce una gestione responsabile delle foreste ed è anche applicata a molti prodotti derivati – come la carta, il legno, il pellet.
Oggi vi raccontiamo meglio cos’è la certificazione FSC, come è nata e come funziona!
Che cos’è la certificazione FSC: definizione
La certificazione FSC è una certificazione ambientale volontaria, ha valore internazionale ed è rilasciata da un’organizzazione non-governativa: il Forest Stewardship Council (in breve, appunto, FSC). La certificazione è indipendente: vuol dire che è rilasciata da una terza parte, il Forest Stewardship Council appunto, che media tra diverse esigenze economiche, sociali e ambientali.
La certificazione FSC ha come scopo una corretta gestione delle foreste e garantisce la tracciabilità di tutti i prodotti derivati. Per prodotti derivati si intendono oggetti o materie prime che sono realizzati a partire dalle foreste, come la carta – ad esempio – o il legname dei mobili.
In particolare, il certificato FSC è un modo per dimostrare che il legno o la materia prima utilizzata nei prodotti certificati arriva da:
- Foreste gestite in maniera sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico
- Foreste tracciate
- Materiali riciclati tracciati
Inoltre, la certificazione FSC garantisce che siano rispettate anche le comunità locali nei territori in cui sono situate le foreste e che sia stato pagato il giusto prezzo ai lavoratori.
Quando è nata la certificazione FSC?
Il Forest Stewardship Council nasce in America nel 1993, raggruppando gruppi ambientalisti, aziende, proprietari di foreste e altri attori interessati alla gestione forestale. L’organizzazione non governativa e il suo certificato affondano dunque le proprie radici nelle discussioni nate nei primi anni Novanta intorno al problema della deforestazione. FSC Italia nasce nel 2001 come associazione no-profit che opera in armonia con gli obiettivi di FSC Internazionale.
Oggi il marchio FSC – che ha la sua sede principale a Bonn, in Germania – rappresenta una delle filiere certificate più estese al mondo con oltre 200 milioni di ettari di foresta gestiti secondo gli standard della certificazione.
Chi fa parte del Forest Stewardship Council?
Il Forest Stewardship Council cerca di rappresentare diversi interessi che ruotano attorno alle foreste: interessi ambientali, economici e sociali. Per questo al suo interno trovano rappresentanza mondi molto diversi tra loro.
I membri del Forest Stewardship Council sono circa mille e si dividono in diverse categorie con eguale diritto di voto sulle decisioni. Ecco come funziona:
- La camera sociale (social chamber): comunità indigene, sindacati e unioni dei lavoratori, organizzazioni di comunità
- La camera ambientale (environmental chamber): associazioni ambientaliste, centri di ricerca, gruppi di interesse ambientale, ad esempio WWF e Greenpeace
- La camera economica (economic chamber): aziende che producono prodotti derivati dal legno, ad esempio Tetrapak e IKEA.
Le tipologie di certificazione FSC: foreste e tracciabilità dei prodotti derivati
Il Forest Stewardship Council, dunque, emette e gestisce la certificazione FSC per promuovere una gestione sostenibile delle foreste e un uso equo delle loro risorse. In particolare, i certificati FSC sono due:
- La certificazione FSC di gestione forestale, che riguarda il modo in cui vengono gestite le foreste;
- La certificazione di Catena di Custodia, che riguarda la tracciabilità dei prodottI: ovvero garantisce che il prodotto sia composto da materiale proveniente da foreste gestite secondo gli standard FSC.
Quali sono i prodotti che possono essere certificati FSC? Tutti quelli di origine forestale: il legno (la legna da ardere ad esempio, il cippato o il pellet), i prodotti a base di legno come mobili o legno da opera, e anche i derivati: la pasta di cellulosa e la carta.
Ci sono infine altri prodotti forestali che possono essere certificati: il sughero, resine, gomme, ma anche funghi, miele e frutti di bosco.
La carta certificata FSC, per esempio, garantisce che per realizzare il prodotto sia stata usata cellulosa e materie prime che arrivano da foreste che rispettino gli standard ambientali del marchio. Quindi, se troviamo della carta con apposto il logo FSC, sappiamo che non sono state abbattute foreste primarie e che l’equilibrio dell’ecosistema sia stato rispettato.
Le etichette FSC: 100%, riciclato, misto
I marchi sui prodotti derivati dal legno e certificati da FSC compaiono sotto forma di etichette rappresentate dall’ormai famoso albero (in inglese denominato check-mark tree).
Ecco le tre tipologie di etichette FSC che potete trovare su un prodotto:
- FSC 100%
- FSC Riciclato
- FSC Misto
Il certificato FSC 100%, e la corrispondente etichetta, identifica prodotti realizzati con materie prime esclusivamente provenienti da foreste certificate FSC.
Il certificato FSC Misto invece indica che almeno il 70% della carta (o del legno) all’interno del prodotto proviene da foreste certificate.
Infine il certificato FSC Riciclato garantisce cheil materiale utilizzato è stato riciclato o recuperato secondo particolari standard.