Creare un calendario: idee, segreti e consigli per un calendario efficace

Creare un calendario: idee, segreti e consigli per un calendario efficace

Alessandro Bonaccorsi Pubblicato il 10/23/2019

Creare un calendario per un marketing silenzioso ed efficace

Cos’è quella cosa che tutti hanno in casa e guardano quasi ogni giorno?
Voglio dire, a parte la tv?

Ok…a parte anche lo smartphone?

Non ha bisogno di elettricità, fruscia quando si ha la finestra aperta e ci ricorda cosa dobbiamo fare. È un assistente quotidiano che se ne sta silenzioso, ma sa farsi vedere. E ci aiuta anche al lavoro, ricordandoci gli appuntamenti e i meritati giorni di vacanza.

Non è costoso, non è un maggiordomo, non è una segretaria.

Vi arrendete?

È il calendario (sì, lo so, era scritto nel titolo…).

Storia del calendario stampato: curiosità, usi e perché resiste al digitale

Prima di capire perchè ogni professionista crea il suo calendario stampato ancora oggi, partiamo con un brevissimo riassunto sulla storia del calendario. L’idea di una misurazione del tempo e di una visualizzazione della sua scansione, giorno per giorno, risale all’antichità. Le civiltà del passato hanno adottato diversi modelli per essere consapevoli del momento dell’anno in cui si era. Le fasi lunari, la distanza del sole dalla terra e quindi le stagioni, si ripetevano ogni anno e il calendario era lo strumento per orientarsi nel tempo ciclico della natura e permettere, ad esempio, una certa pianificazione in agricoltura.

Calendario cistercense del X secolo, fonte https://it.wikipedia.org

Creare un calendario su un supporto materiale è quindi usanza antica, come le prime civiltà: da strumento usato da astronomi e sacerdoti è diventato, con il passare dei secoli e dei millenni, uno strumento per tutti.

Lo possiamo consultare sullo schermo dello smartphone, ma anche dentro appartamenti, studi professionali, negozi, aziende, chiese, scuole, ministeri, auto officine, conventi… insomma dovunque!

Il calendario ci serve per sapere, ogni giorno, la data in cui siamo.

Nonostante l’assalto del digitale, il calendario cartaceo resiste e continua ad essere insostituibile compagno di lavoro o di mansioni domestiche, tanto che il suo pensionamento sembra davvero lontano (e improbabile, per ora).

Nelle sue tante forme, il calendario resta uno strumento utilissimo ed è proprio per questo che l’azienda o il professionista crea ogni anno il suo personale calendario da regalare ai propri clienti.

Creare calendario: a ciascuno il suo!

In commercio se ne trovano di tanti tipi, ma perché non distinguersi e provare a creare un calendario da soli?

Per un creativo, per un’azienda o un’organizzazione il calendario aziendale è uno strumento promozionale unico e vantaggioso: può rappresentarci e ricordare, per tutto un anno, chi siamo e come lavoriamo. Non ci sono strumenti promozionali che verranno guardati così spesso e per così tanto tempo come i calendari aziendali.
Dal punto di vista del marketing, il calendario soddisfa due aspetti fondamentali: è utile e gradevole. Unisce un’utilità di funzione ad una bellezza della forma, ovviamente sempre che si investa nella sua progettazione per creare un calendario di qualità.

Infatti, il punto chiave per creare un calendario è proprio la progettazione, ciò che fa la differenza.

La funzione del calendario viene svolta egregiamente anche da una semplice griglia grafica su fondo bianco: la differenza la faranno le immagini e l’eventuale particolarità dell’oggetto in sé (quindi packaging, fustelle, forme particolari, etc).

In questo articolo ci concentreremo sui calendari da muro più semplici e alla portata di tutti, per far capire quanto i calendari aziendali possano essere fondamentali per la promozione di qualsiasi attività.

Crea un calendario per lasciare ogni giorno un messaggio: il calendario parla al tuo cliente

Avete mai pensato di fare un regalo di fine anno ai vostri clienti o ai vostri contatti? Se lavorate in un’azienda probabilmente sì, e già alle porte dell’autunno, lo state progettando.

Il calendario è un regalo gradito, che viene spedito nel periodo di Natale, rafforzando l’idea nel destinatario che lo abbiate a cuore in un periodo di festa. A chi non fa piacere ricevere un regalo?

Le banche lo hanno sempre saputo e spesso regalano calendari aziendali. E che dire del vostro farmacista? O dell’elettrauto? Quanti calendari bianchi a strappo avete ricevuto e usato?

Più di quelli che adesso riuscite a ricordare.

Provate ad immaginare cosa succede quando viene regalato un calendario ben progettato, con immagini fantastiche.

Un esempio è la Banca di San Marino che, negli ultimi anni, ha affidato i suoi calendari ad artisti affermati, tra i quali Lorenzo Mattotti, per realizzare le immagini dei loro calendari.

Fonte Banca di San Marino https://www.bsm.sm/it/notizie-calendari-bsm.php?
Fonte: https://www.heads.it/it/portfolio/cuamm-calendario-agenda.html

Creare un calendario: anatomia di un buon calendario

Per creare un calendario occorre capire com’è fatto.

Dal punto di vista squisitamente tecnico, il calendario è un oggetto tipografico molto semplice: si compone di fogli singoli, a volte stampati fronte e retro, rilegati con una spirale (che appositamente sagomata ne favorisce la messa alla parete) oppure spillati e in seguito forati (sempre per permettere al chiodo di sostenerlo quando appeso al muro); può essere costituito da più pagine, una per ogni mese, oppure da un solo foglio dove appaiono tutti i mesi dell’anno.

Fonte: https://www.bespoketruckee.com/stationery/2016-coffee-tea-wall-calendar

L’apparente semplicità del calendario è una trappola in cui cadono in molti: spesso, infatti, cercando di abbellirlo lo rendono più complesso e, quindi, più confuso.

(Non essendo questo un blog personale, mi è difficile mostrare dei calendari aziendali davvero brutti, ma credo che ognuno di noi abbia bene in mente di cosa stiamo parlando…).

Il fatto è che un calendario funziona proprio per la sua estrema semplicità.

Con un rapido sguardo al calendario appeso alla parete dobbiamo sapere, sempre e senza ombra di dubbio, che giorno è oggi.

Uno dei primi ad insegnarci questo principio base per creare un calendario fu il grande Massimo Vignelli, uno dei designer più conosciuti e citati al mondo: fu lui a progettare due dei calendari più famosi di tutti i tempi, utilizzando soltanto il font Helvetica, il bianco della carta e il nero della stampa.

Sono il calendario perpetuo della NAVA e il calendario da parete Stendig, esposto al Museum of Modern Art di New York (il MOMA).

Fonte: http://www.studiomarcushay.com/smh-blog/2015/8/7/inspiring-icon-massimo-vignelli
Fonte: http://www.stendigcalendar.com/Stendig_Calendar/Welcome.html

I calendari come oggetto “di culto”: esempi ai quali ispirarsi

Il calendario aziendale può essere un oggetto di culto, ambito e desiderato.

È il caso del grande successo che ha sempre avuto il Calendario Pirelli, definito nella sua versione inglese “The Cal”, ovvero “IL” calendario.
Come si vede dall’immagine, tutto il fascino del prodotto è suscitato dalle foto, in cui sono coinvolte famose attrici o Top Model, fotografate dai più grandi fotografi del momento (vi si sono cimentati maestri come Helmut Newton e Karl Lagerfeld).

Il calendario Pirelli

La grafica è semplice perché deve svolgere la sua funzione informativa in modo chiaro, veloce e definitivo. La ricchezza dell’oggetto è data dalle fotografie, dal tipo di carta e dalla qualità della stampa. Oggetti-calendario bellissimi sono stati prodotti anche da altre grandi aziende, come Eni o Campari che ne hanno fatto un prodotto di stile e moda, strettamente legato alle campagne pubblicitarie.

Fonte: http://pirellicalendar.pirelli.com/en/the-three-eras-of-the-cal

Dato che i calendari aziendali vengono inviati soltanto ai migliori clienti, alle persone influenti, ai giornali giusti, diventano un oggetto del desiderio; non c’è nessun altro modo di riceverlo se non quello di essere una persona importante per l’azienda. Questa esclusività alimenta un sottomercato di persone fuori “dal giro” che ambiscono ad avere certi calendari aziendali e li fanno diventare oggetti di culto.

Il calendario d’Internazionale

Un esempio di grande successo nell’editoria italiana è il calendario della rivista Internazionale, ispirato nel formato quadrato, con rilegatura spillata, al calendario del “New Yorker”, famosa rivista di opinione americana.

Fonte: https://www.newyorker.com
Fonte: https://www.internazionale.it/bloc-notes/2018/12/28/il-calendario-di-franco-matticchio

Ogni anno Internazionale commissiona ad un diverso illustratore le tavole che accompagnano i mesi del suo calendario aziendale (ZeroCalcare, Gipi, Franco Matticchio e molti altri): i lettori lo espongono con orgoglio nelle loro case, sentendosi parte di un club esclusivo di persone informate e sensibili a certi argomenti.

Il calendario di Erbolario

Un altro punto di riferimento tra i calendari aziendali dati in omaggio in Italia, è quello de L’Erbolario, azienda che da sempre utilizza illustrazioni naturalistiche ad acquerello di squisita fattura, coerenti con la brand Identity della ditta lombarda.

Fonte: https://www.erbolario.com/it/calendari/calendario-erbolario-2019-3433.html
Fonte: https://pbs.twimg.com/media/DcLWNnBX0AEYKSp.jpg

In questo caso, il calendario aziendale svolge una funzione decorativa molto ricercata, data la bellezza delle immagini.

Creare un calendario: consigli pratici per realizzare un calendario aziendale

Creare un calendario non è un gioco! Un calendario ispirato può diventare un oggetto di culto, o rendere un professionista o un’azienda immediatamente riconoscibili agli occhi del suo possessore, nell’artco di un anno intero.

Quali sono gli insegnamenti che possiamo trarre da questa breve carrellata di esempi?

  • Il calendario aziendale è uno strumento importante per qualsiasi attività. Non dobbiamo pensarlo soltanto adatto ai marchi del lusso o della moda, ma adatto a tutti quei settori, come l’industria pesante, che hanno soggetti quanto mai affascinanti da fotografare.
  • Il calendario aziendale è uno strumento di storytelling: la sequenza dei mesi può raccontare una storia (quella aziendale per esempio?).
  • Il calendario deve avere una grafica chiara: si consiglia di usare un bel font associato a belle immagini, siano fotografie o illustrazioni.
  • Il calendario deve avere un concept che faccia da filo conduttore del progetto e leghi insieme le varie immagini che utilizzerete.
  • Il calendario aziendale è un oggetto che verrà visto ogni giorno per tutti i giorni dell’anno: deve avere un certo fascino e generare un interesse di lungo termine. Si può giocare con immagini semplici che non stanchino e facciano da arredamento, oppure puntare su immagini complesse che abbiano una curva di interesse più lunga.
  • Il calendario ha bisogno di un editing minuzioso: sbagliare il colore di una domenica o i giorni di un mese, può creare disastri per l’utilizzatore (per esempio, fargli perdere un appuntamento importante!).

In conclusione, il calendario deve essere ben progettato e curato. Se realizzato con cura, questo strumento tipografico dal fascino vintage potrà darvi molte soddisfazioni.
Iniziate a pensare, progettare e creare calendari aziendali per il prossimo anno, perché l’inverno si avvicina!

Buon lavoro.