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Oggi attraversiamo una storia lunga 68 anni – saremo brevi, non temete. Parliamo dell’evoluzione del logo di Burger King, uno dei marchi più celebri nel mondo dei fast food. Superfluo citare il rivale con cui si contende il trono da decenni, poiché tra le aziende prosegue un botta e risposta a suon di creatività passato alla storia – vale la pena riguardare la celebre campagna McDonald’s a cui Burger King risponde così. Che dire… geniali!
Senza schierarci, qui ci concentriamo sull’identità visiva di Burger King. Parliamo di un logo che ha subito tantissime trasformazioni prima di raggiungere, a nostro parere, il perfetto bilanciamento di colori e forme. Iniziamo!
Giusto due parole sulla storia dell’azienda
Dal 1953 a oggi, Burger King ne ha viste (per rimanere in tema) di cotte e di crude. Viene fondata nel 1953 a Jacksonville, in Florida, con il nome di Insta Burger King. Nel 1954 iniziano le prime difficoltà finanziarie, David Edgerton e James McLamore decidono di acquistare la società e di rilanciarla. Il nome viene accorciato in Burger King. Da questo momento in poi il fast food passa di proprietà in proprietà, e a ogni passaggio la sua identità visiva subisce nuove trasformazioni. Fino a oggi: l’azienda ora fa parte del gruppo Restaurant Brands International e la sua identità visiva è ancora in evoluzione.
Il logo di Burger King: 68 anni di storia (in breve)
Ci sono voluti 68 anni e 7 riprogettazioni per trovare il logo giusto – anche se dal 1969 in poi si è trattato solo di piccoli ritocchi. A proposito: sapete che l’identità visiva è fresca fresca di riprogettazione? Ne parliamo tra poco, come ultima tappa di questo viaggio che parte dal lontano 1953.
1953, il primo logo
Il logo di Insta Burger King è molto semplice e presenta l’icona di un sole che sorge. È l’alba di una nuova era per il mondo dei fast food.
1954, un logo ancora più minimale
Il nome del fast food viene ristretto in Burger King e anche il logotipo viene semplificato. Rimane solo il lettering in grassetto, in un sans serif personalizzato dai bordi irregolari, senza alcun orpello. Il logo, che piaccia o no, rimane invariato per tre anni.
1957, una rivoluzione!
Il logo diventa più complesso, si arricchisce di dettagli e la sua tavolozza di colori si riempie. Si affaccia, per la prima volta, il king, comodamente seduto su un hamburger, con in mano una bibita. La scritta, in arancione, è racchiusa su un fondo giallo-oro brillante, il carattere è giocoso e divertente. Ed è accompagnata da un nuovo slogan “Home of the Whopper”.
1969, nasce un logo iconico
Nel 1969 nasce il primo antenato dell’attuale logo di Burger King. La scritta – rossa, spessa e disposta due righe – è inserita dentro l’iconico panino come un doppio hamburger. Il font è sempre un sans serif arrotondato, con i bordi irregolari.
1994, piccoli ritocchi Il logo rimane pressoché invariato ma cambia il carattere, che diventa un po’ meno tremolante e più solido, e cambiano anche i colori, che si fanno più brillanti.
1999, il logo diventa più dinamico
Il redesign del 1999 è opera dell’agenzia Sterling Brands. Gli elementi del logotipo vengono ridisegnati: il logo viene posto in diagonale, e acquisisce così un effetto più dinamico, la scritta cambia carattere e viene ingrandita – ora straborda dal panino in una celebrazione dell’abbondanza. Un nuovo elemento si aggiunge al logotipo: una mezzaluna blu incornicia il suo lato sinistro accentuandone il dinamismo.
2021, abbiamo un nuovo (vecchio) logo!
CNN Business ha definito la nuova identità visiva di Burger King “retro-influenced”. Scompare l’accento blu introdotto nel 1999 in un’operazione che è volutamente nostalgica. Il nuovo logo dal sapore retrò si pone in diretta continuità con il logotipo del 1969, come a voler celebrare la lunga storia di un marchio che compie 68 anni. Ma che, almeno a livello visivo, mantiene intatta la sua giovinezza, allegria e giocosità.