Arte botanica su carta

Arte botanica su carta

Anabel Herrera Pubblicato il 6/6/2022

Un pezzo di legno su cui crescono funghi ostrica con cappelli larghi e decine di pieghe al loro interno. Una farfalla posata sulle delicate foglie di un mazzolino di fiori. Un mazzo di ravanelli appena raccolti che hanno ancora le loro lunghe radici. Gli insetti, le piante e gli alimenti ricreati da Ann Wood sono così realistici che devi guardarli davvero attentamente per renderti conto che sono fatti di carta.

La creatrice, cresciuta in una fattoria in Iowa, negli Stati Uniti, immersa nella natura, fin da piccola aveva chiaro di volersi dedicare all’arte, pur non sapendo in quale contesto. Disegnava, dipingeva, cuciva, fotografava. La comunicazione visiva è diventata molto importante per una ragazza che aveva dei problemi di dislessia. Sua madre l’ha sempre sostenuta e le ha sempre fornito tutto ciò di cui aveva bisogno per realizzare il suo sogno. Quando Ann era un’adolescente, ad esempio, dipingeva la sua stanza di bianco per poterla poi decorare seguendo le proprie idee. E passava ore e ore a sistemare gli scaffali e a dipingere animali e figure su tutte le pareti.

Fonte: https://www.instagram.com/woodlucker/

Al Minneapolis College of Art and Design (MCAD), dove ha studiato scultura e incisione, Ann ha incontrato il suo futuro compagno di vita: Dean Lucker. Poco dopo la laurea, hanno inaugurato il loro studio, WoodLucker, e sono diventati famosi nelle principali fiere di artigianato, gallerie e negozi di musei in tutto il paese.

La natura come filo conduttore

Il passaggio ai progetti in carta è avvenuto qualche anno fa, in coincidenza con la scomparsa del padre. Durante la fase finale della sua vita, Ann ha iniziato a concentrarsi sulla bellezza del mondo naturale; in particolare, su alcune piante della regione. In quel momento di profondo dolore e trasformazione, Ann è giunta alla conclusione che il suo lavoro non poteva avere lo stesso significato. E vedeva nella natura un modo per entrare in contatto con le persone, anche quelle che normalmente non sono interessate all’arte.

Fonte: https://www.instagram.com/woodlucker/

È così che ha iniziato a sezionare piante, fiori e frutti del suo giardino, trasformandoli in delicate sculture di carta che ha condiviso sul suo account Instagram. L’idea era quella di catturare la fragilità della vita, il momento preciso in cui un fiore passa dall’essere in piena fioritura al morire per effetto del vento, ad esempio. E ancora, una pesca può avere piccole macchie scure o le foglie di un’ortensia possono apparire smangiucchiate da un insetto. Le tante foto del suo lavoro e la risposta positiva da parte dei suoi follower l’hanno incoraggiata a continuare ad esplorare.

La carta diventa un oggetto evocativo

Inizialmente, Ann ha lavorato su fotografie e disegni, ma la sua ricerca del livello massimo di realismo l’ha portata a coltivare le proprie piante per esaminarle e studiarne le forme e le strutture prima di tradurle in modelli di carta. Ultimamente, ad esempio, lavora sui kit per la coltura dei funghi. Passa anche ore ad osservare gli insetti che trova nel suo giardino.

Fonte: https://www.instagram.com/woodlucker/

Il motivo della scelta della carta come materiale per le sue creazioni è perché risulta economica, puoi acquistarla ovunque ed è un materiale pulito con cui lavorare. Presenta un’ampia varietà di tipi e grammature, dalla carta velina superfine al cartoncino rigido. Inoltre, Ann utilizza anche fili e legno per sostenere le strutture; taglia, piega e manipola i materiali con le sue mani e piccoli strumenti e poi li dipinge fino a farli diventare un oggetto evocativo. Il momento in cui la carta inizia a prendere vita è proprio il motivo per cui adora creare.

Fonte: https://www.instagram.com/woodlucker/

L’artista di Minneapolis lavora meticolosamente su ogni pezzo per giorni o addirittura settimane. Una farfalla, ad esempio, può occuparla per due giorni, mentre per una pianta complessa ha bisogno di una settimana di lavoro per cinque ore al giorno. Inoltre, gli piace sfidare se stessa e creare elementi sempre più difficili. Ora sta lavorando a un murale gigante nel suo studio che spera raggiunga i 500 esemplari e un giorno venga esposto sulla parete di un museo.