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Nati all’inizio degli anni 2000, i temporary shop (o pop-up store) sono dei negozi aperti per un breve periodo di tempo, la cui durata può variare da qualche settimana a un paio di mesi. Talvolta l’inaugurazione di un negozio di questo tipo può coincidere con eventi internazionali o ricorrenze stagionali, come Natale o S. Valentino. I negozi temporanei possono avere obiettivi diversi: lanciare una nuova collezione o un’edizione limitata, promuovere il brand dandogli maggiore visibilità e migliorando l’interazione con la clientela, incentivare le vendite con particolari sconti e promozioni. In certi casi, le aziende arrivano a creare dei temporary brand, ovvero dei marchi ideati ad hoc dalla durata limitata.
A cosa serve un temporary shop?
In generale, aprire un pop-up store è una strategia di marketing molto potente usata da moltissime imprese (fisiche e virtuali) per rafforzare l’immagine del loro marchio e aumentare la fidelizzazione della clientela, oltre che per dare una sferzata alle vendite. La forza dei temporary shop risiede proprio nel loro carattere effimero che suscita maggiore curiosità e coinvolgimento nel pubblico, spingendolo ad acquistare dei prodotti percepiti come “unici” perché disponibili per un arco di tempo limitato.
I negozi temporanei rappresentano una risposta efficace a un mercato sempre più mutevole e frammentato, in cui le imprese faticano a guadagnare visibilità e a indovinare i gusti del pubblico. I costi di apertura, nettamente inferiori rispetto a un negozio tradizionale, li rendono una soluzione molto appetibile anche per le piccole e medie aziende e le startup che offrono prodotti o servizi al pubblico o per gli artisti, artigiani e designer che vogliono esporre le proprie opere in uno spazio particolare.
Secondo un’indagine condotta su 6.000 rivenditori in tutto il mondo dal College of Retail dell’Università del South Carolina e da Storefront, la piattaforma internazionale specializzata nell’affitto di spazi commerciali temporanei, l’apertura di un pop-up shop porta al raggiungimento di tre risultati principali:
- maggiore visibilità sul mercato
- incremento delle vendite
- un più ampio coinvolgimento del pubblico sui social media
Tuttavia, proprio per la loro durata limitata nel tempo, queste iniziative richiedono una programmazione attenta e dettagliata, sia per quanto riguarda la scelta della location e del periodo dell’anno, che per quanto concerne la progettazione del negozio. Vediamole insieme.
Temporary Shop: Consigli sulla scelta del luogo e dell’allestimento
Se un buon allestimento non può funzionare senza una location ad alto traffico pedonale, è altrettanto vero che uno spazio commerciale ha bisogno di essere progettato nei minimi dettagli per esprimere tutte le sue potenzialità.
Prima di tutto, scegli un luogo adatto al tipo di pubblico che vuoi attirare e in linea con l’identità del brand: negozi-nei-negozi, gallerie d’arte, centri commerciali, vetrine che si affacciano sulla strada o strutture create ad hoc. In realtà, con i pop-up store non esistono limiti alla creatività, come dimostrano alcuni esempi originalissimi riportati qui sotto.
Fantasia e innovazione possono creare dei punti vendita scenografici e d’impatto, in grado di aumentare la popolarità del brand e di generare un forte passaparola mediatico. Una volta scelto il luogo e il format più adatto, inizia a progettare gli spazi in modo strategico.
Pianifica la distribuzione degli spazi e l’allestimento della merce
Crea un percorso all’interno del punto vendita, con l’ausilio di cartelli o adesivi per pavimento che guidino il cliente attraverso lo store. Ricordati, la permanenza all’interno del negozio non dev’essere troppo breve: prepara dei tavoli o degli espositori che impediscano al visitatore di accelerare e posiziona la cassa alla fine. Consiglio: sfrutta al massimo la parete a destra dell’ingresso, esponendo i prodotti a cui vuoi dare maggiore visibilità; pare che il 90% dei clienti giri a destra una volta entrata in un negozio!
Sfrutta il visual merchandising
L’allestimento delle vetrine, i colori, le luci, l’arredo, la segnaletica interna, i dispositivi digitali per rendere lo shopping un’esperienza interattiva e personalizzata: tutto deve avere lo scopo di attirare i passanti all’interno del negozio e guidarli verso l’acquisto. La durata temporanea dell’attività commerciale ti permette di risparmiare budget utilizzando arredi più economici ed essenziali, e di investirlo in supporti visivi originali e di grande impatto come la carta da parati, gli adesivi e le lettere in cartone.
Né è un perfetto esempio il bar aperto ad Amsterdam dall’azienda olandese produttrice di banana bread SUNT, in occasione del National Banana Day. Il negozio, che è rimasto aperto solo un giorno, aveva un obiettivo ambizioso: sensibilizzare il pubblico sullo spreco di cibo, dandogli la possibilità di portare le banane troppo mature per ricevere gratuitamente una fetta del dolce prodotto dalla start-up olandese.
Un’operazione di marketing molto furba che ha permesso a SUNT di ricevere ampia copertura sui giornali e i canali social. Dato il budget limitato, l’azienda ha ridotto all’essenziale gli arredi, utilizzando degli adesivi e allestendo una parete colorata perfetta per invitare il pubblico a scattare foto all’interno del locale e favorire il passaparola sulle piattaforme social.
Se non hai il tempo e le competenze necessarie per curare personalmente l’apertura di un negozio temporaneo, in Rete esistono moltissimi operatori che si occupano di organizzare e allestire i temporary shop per conto delle aziende, curando anche la ricerca della location e il disbrigo delle procedure burocratiche e fiscali imposte dalle normative in materia.