Riepilogo Contenuti
Affiliate marketing: come funziona
Aziende e PMI possono utilizzare diverse strategie di marketing per promuovere e vendere i propri prodotti e servizi: dall’email marketing alle campagne pay-per-click su Google, passando per la pubblicità sui social come Facebook e Instagram. Molto spesso però si sente parlare anche di Affiliate Marketing, un sistema che consente di ridurre i rischi e aumentare le vendite o l’acquisizione di contatti in target.
Conosciuto in italiano anche come “affiliazione marketing”, è una strategia win-win per tutte le parti in gioco, che consente alle aziende di affidarsi al marketing portato avanti da soggetti terzi e di pagare una commissione solo a vendita avvenuta. Dall’altra parte ci sono coloro che promuovono il prodotto, gli affiliati, che percepiscono la commissione promuovendo i prodotti dell’azienda.
In questa guida scopriamo cos’è l’Affiliate Marketing, perché conviene attivare questa strategia e come avere successo in questo campo, sia per le aziende di e-commerce sia per chi vuole guadagnare online.
Affiliate Marketing: cos’è e come funziona
L’affiliate marketing è una strategia di promozione e vede diverse figure e tecnologie chiave per il suo svolgimento:
- Il merchant: detto anche advertiser, è l’azienda che vuole promuovere i suoi prodotti e servizi. Può essere un’azienda di qualsiasi tipo e settore merceologico.
- Il publisher: detto anche affiliato o editore, è il soggetto che promuove la proposta del merchant. Può essere un libero professionista, una società o il detentore di un sito web, canale YouTube, pagina Instagram o altri canali online che generano traffico.
- Il network di affiliazione o programmi di tracking: i network fanno da “ponte” tra merchant e publisher, semplificando varie operazioni. Qui l’azienda può condividere i propri prodotti o servizi, consentendo ai potenziali affiliati di promuoverli in cambio di una commissione sulle vendite o altre azioni che compiono gli utenti finali. In alternativa le aziende possono scegliere anche solo un software per il monitoraggio della campagna di affiliazione, oppure creare la propria campagna di affiliazione senza passare da un network.
- Il consumatore finale: è colui che acquista il prodotto o servizio, oppure lascia i suoi dati di contatto, tramite un link unico pubblicizzato dal publisher.
In sostanza l’Affiliate Marketing consente alle aziende di pubblicizzare e vendere i propri prodotti e servizi a basso costo (non assume infatti un team di marketing per farlo), e agli affiliati di guadagnare una commissione, concordata in precedenza, sulle azioni (acquisto, iscrizione, compilazione di form, etc.) prodotte dalle sponsorizzazioni attuate dal publisher.
Il funzionamento nella pratica è molto semplice:
- Il merchant crea il prodotto o servizio: può essere ad esempio un e-commerce che vende scarpe, oppure un’azienda che vende materiali per la pesca. In sostanza tutti possono creare qualcosa da poter vendere o promuovere in affiliazione. Si può ad esempio creare un info-prodotto come un corso online e lasciare che gli affiliati lo promuovano.
- Il publisher promuove il prodotto: lo può fare con un contenuto che, grazie a un link con all’interno un codice unico (serve a tracciare la provenienza di chi compra), rimanda al sito web del merchant, oppure al suo e-commerce, negozio su Amazon o altri portali del genere. Il link in affiliazione ha sempre un codice cosiddetto di “referenza”, infatti contiene sempre la dicitura ref=“codice-affiliato”. Il contenuto atto a pubblicizzare questi link può essere di varia natura: dall’articolo classifica alla recensione del prodotto su un sito web. Da un video su YouTube con link in descrizione a un post in organico o sponsorizzato su social come Facebook o Instagram.
- Il consumatore atterra sul sito del merchant/piattaforma di vendita tramite il link affiliato: a quel punto compierà un’azione come comprare, iscriversi a una newsletter o scaricare una determinata app. In questo modo, grazie al codice di referenza, il merchant saprà da dove proviene l’azione dell’utente finale, e pagherà una commissione al publisher.
Perché fare Affiliate Marketing: i vantaggi per merchant e publisher
I motivi per fare Affiliate Marketing sono diversi e tutte le parti traggono un vantaggio dall’utilizzo di questo sistema. In particolare, le aziende che si aprono all’affiliazione marketing dei propri prodotti o servizi riescono a:
- Vendere di più con un investimento inferiore: le aziende infatti pagano la percentuale all’affiliato solo se avviene un’azione specifica, come la vendita del prodotto o servizio o l’acquisizione dei dati di un lead (potenziale cliente). Non si deve quindi assumere un team specifico per la vendita, ma lasciare ai publisher il compito di fare marketing.
- Si raggiungono più persone: l’Affiliate Marketing può servire anche per vendere un prodotto all’estero e in diversi Paesi, se viene pubblicizzato da un influencer con un grosso bacino di follower.
- Lanciare prodotti e servizi con un rischio molto basso: con altri sistemi di marketing, ad esempio le campagne sui social o quelle pay-per-click, è molto difficile sapere quanto costerà un lead o conoscere in anticipo il ritorno sull’’investimento di marketing. Con l’Affiliate Marketing invece la spesa è decisamente sotto controllo, perché è l’azienda stessa che può decidere la commissione da pagare su un determinato prodotto o servizio.
- Il publisher monetizza il suo pubblico: l’affiliato può guadagnare anche velocemente su internet se ha già un folto bacino di pubblico. Può infatti monetizzare il traffico del proprio sito web, canale YouTube o pagina Instagram, proponendo ai propri follower contenuti su determinati prodotti. Ad esempio, un canale di tecnologia potrebbe parlare dell’ultimo smartphone disponibile sul mercato e inserire il link affiliato all’acquisto.
Affiliate Marketing, come iniziare: la guida per avere successo
Creare una strategia efficace di Affiliate Marketing può consentire alle aziende di aprirsi a un nuovo e più ampio pubblico, oppure alle persone di guadagnare laute commissioni da ciò che vendono o fanno conoscere. Ecco i passi necessari per i merchant e publisher che vogliono cominciare, bisogna:
- Capire a fondo la propria nicchia di pubblico: la prima cosa da fare è studiare il proprio target, cioè a chi si rivolgono i prodotti o servizi che l’azienda vuole pubblicizzare in affiliazione. Comprendendo il proprio pubblico, l’azienda può capire a quali publisher affidare la promozione tramite affiliazione dei propri prodotti o servizi, come ad esempio influencer, amministratori di siti web tematici e molto altro.
- Scegliere un network di affiliazione: la soluzione per velocizzare molti processi è quella di affidarsi ai network di affiliazione. Sul web ci sono a disposizione tantissimi network, alcuni molto affidabili, altri un po’ meno, quindi bisogna scegliere con attenzione. Tra i migliori ci sono sicuramente Amazon, Clickbank, Awin e Rakuten. Appoggiarsi a un network permette di delegare la gestione dei pagamenti, la generazione e il tracciamento dei link per l’affiliato e per il merchant. Entrare in un network è la soluzione più veloce anche per i publisher, che troveranno così le migliori offerte di prodotti o servizi da pubblicizzare all’interno dei propri contenuti.
- Alternative ai network: le aziende possono in ogni caso utilizzare unicamente il proprio sito per mettere a disposizione i prodotti da vendere in affiliazione, quindi farlo senza passare dai network. Non passando da un network però l’azienda che vuole iniziare a fare Affiliate Marketing ha bisogno di un software che riesca a tracciare i link unici dei publisher, per capire da dove arrivano le vendite e a chi dover pagare le commissioni. Tra i migliori, ovviamente a pagamento, ci sono ad esempio Post Affiliate Pro e Tapfiliate.
- Scegliere i giusti obiettivi: a questo punto bisogna individuare gli obiettivi dell’azienda riguardo le performance dei propri prodotti o servizi. Più vendite? Più lead, contatti o potenziali clienti? Solo rispondendo a queste domande si può creare la giusta strategia di affiliazione, quella che risponde alle esigenze specifiche dell’azienda. A questi obiettivi corrispondono diversi tipi di commissioni, ed è utile conoscerle per valutare poi le KPI. Per CPA si intende “cost per acquisition”, cioè quando il merchant paga al publisher una commissione solo a vendita ottenuta (o app scaricata). CPL invece sta per “costo per lead”, che indica la commissione che viene fornita quando c’è l’acquisizione di un lead, ad esempio dopo l’iscrizione a una newsletter, concorso o evento.
- Offrire commissioni importanti: questo aumenterà notevolmente la qualità degli affiliati che vogliono lavorare con una determinata azienda. Un tasso medio di commissione di affiliazione per l’e-commerce dovrebbe essere compreso tra il 5 e il 15%. Bisogna anche controllare i concorrenti nella propria nicchia di mercato, cercando di lanciare il proprio programma con le commissioni più elevate che l’azienda può permettersi di pagare. In alternativa si possono anche creare delle strutture di commissioni personalizzate in base all’affiliato e al traffico/pubblico che riesce a raggiungere.
Le fonti di traffico per raggiungere il pubblico
È molto difficile generare vendite o acquisire contatti senza traffico verso il proprio sito o link di affiliazione. La prima cosa da conoscere cosa prima di lanciare una campagna di affiliazione marketing sono i volumi di ricerca inerenti alle keyword sulle quali l’azienda vuole puntare, ad esempio con software come SeoZoom o Semrush, così da scovare anche come si stanno muovendo i concorrenti. Il merchant deve poi considerare una serie di canali per esporre il più possibile i propri prodotti o servizi al proprio target. Lo può fare rivolgendosi a:
- Siti di coupon: se l’azienda offre un nuovo prodotto o un servizio ancora non molto popolare sul mercato, può decidere di creare una partnership di affiliazione con un sito di coupon. Le persone, infatti, amano i coupon e i codici sconto. Il merchant può fornire ai publisher anche dei coupon sconto da poter regalare al proprio pubblico, e questo aumenterà sicuramente l’appetibilità dell’offerta, per vendere di più o intercettare nuovi lead.
- Contenuti editoriali: le aziende che vogliono portare avanti una strategia di Affiliate Marketing possono contattare blogger, siti o creatori di contenuti che già scrivono o parlano di un determinato tema verticale. Per farlo si può ad esempio fare una semplice ricerca su Google delle parole chiave che interessano all’azienda, andando poi a contattare gli amministratori dei siti che si posizionano al meglio sui motori di ricerca su quelle determinate keyword. Questi siti risultano molto utili alla strategia di affiliazione, perché hanno sicuramente già un pubblico verticalizzato che conoscono a fondo. Sanno quali contenuti creare per attirare la loro attenzione, magari fornendo anche codici sconto e offerte personalizzate ai lettori.
- Magazine o siti di recensioni: ormai internet ha aperto le porte alle recensioni di qualsiasi prodotto o servizio. Chi ha intenzione di acquistare spesso si rivolge a questi siti per scoprire le caratteristiche, le funzionalità e il parere del recensore riguardo un prodotto o servizio. Questi possono diventare partner affidabili se si vuole entrare nell’Affiliate Marketing, ma sono utili anche alla brand awareness di qualsiasi tipo di azienda.
- E-mail marketing: si tratta di una delle comunicazioni più “antiche” sul web, ma che funziona ancora a dovere, soprattutto per chi ha un folto pubblico. Ciò accade ad esempio per i creatori di contenuti e responsabili di newsletter da decine di migliaia di iscritti, da poter contattare per inserire i link in affiliazione della propria azienda.
- Influencer e social media: anche se si può sfociare nell’Influencer Marketing, è prassi contattare anche coloro che hanno un grande pubblico sui social, che sono facilmente aperti a sponsorizzare link affiliati in cambio di commissioni. Si tratta di una prospettiva molto interessante per le aziende, perché di solito un influencer si rapporta a un pubblico estremamente fedele e interessato a nicchie specifiche di prodotti o servizi.
- Traffico a pagamento: è sicuramente il modo più veloce, ma anche più costoso, adottato dai publisher per acquisire traffico verso landing page che propongono prodotti o servizi di affiliazione. Di solito si tratta di annunci pubblicitari sui social, banner o motori di ricerca. Le piattaforme più famose dove creare annunci a pagamento sono Facebook Adse Google Ads.
È chiaro quindi che l’Affiliate Marketing, sia per le aziende che per i creatori di contenuti che vogliono guadagnare tramite le commissioni, è un mondo molto vasto e complesso, ma ricco di opportunità per tutti, soprattutto per le piccole e medie imprese che vogliono emergere in un mercato spesso pieno di competitor.
Iniziare non presuppone grossi investimenti, ma per avere successo serve una strategia chiara e strutturata, ponderando al meglio le commissioni da applicare. Solo in questo modo è possibile avere una strategia sostenibile di Affiliate Marketing.